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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

. . . i bidoni maanche i bagni chimici li trovo sulla .....
Troppe chiacchere per i mi gusti. I bidoni ci sono .....
. . . al mondo intero; però faccio notare che i bidoncini .....
nelle mie lunghe camminate sulla spiaggia ho visto .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Ancora a Viareggio
FUMO DI PADULE

14/8/2011 - 23:27

Oggi pomeriggio un altra telefonata da una giovane amica che era al mare a Marina di Vecchiano e che mi chiedeva se da casa vedevo quello che dalla spiaggia sembrava un enorme incendio "dietro" la pineta.

E' bastato che mi spostassi cinquanta metri che si è dimostrato quello che è un classico estivo come i gavettoni ferragostani: l'incendio delle cannelle del padule viareggino-massarosese.

Dicono che sono i cacciatori che appiccano il fuoco alle cannelle ormai secche per fare "pulizia" laddove "le istituzioni" (secondo loro) non provvedono.

E' una storia che sento da moltissimi anni e che, se prima ne condividevo la necessità, ora ho qualche dubbio sulla sua efficacia.

A parte il fatto che il cacciatore pulisce il padule perchè gli fa comodo avere spazi liberi dove i trampolieri possano fermarsi per essere sparati, e non per scopi naturalistici, non vedo di buon occhio distruggere, con le cannucce e il falasco, una miriade di animaletti della microfauna che vivendo possono essere una bellissima base di quella famosa piramide alimentare che tutti conoscono, ma che non frega niente a nessuno.

Non sono un verde, non sparo (ho sparato tanto, anche ai pipistrelli e me ne vergogno), mi piace la selvaggina viva e anche cotta, rispetto chi pratica quel passatempo (non lo chiamo senz'altro sport) tanto da allontanarmi silenziosamente dalle postazioni scelte, ma predicare che queste cose sono la salvezza dell'ambiente...!! mi vien che ridere, anzi... che piangere!

 

aspetto con gioia argomentazioni dei "veri cacciatori", non degli sparatori!

 

p.s. osservate alla destra dell'ultima foto. Sono decine i focolai e non sono opera di un piromane, ma di una corporazione!

Ci sta che sia una prassi del Consorzio, mi sembra strano, ma mi piacerebbe saperlo.

Questa mia non è una denuncia di un maldisfatto, ma di un semplice fatto di cronaca.

Fonte: u.m.
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5/9/2011 - 17:39

AUTORE:
Andrea

Volevo informarti che nel lago non si caccia più da qualche decina di anni. Detto questo, hai fatto bene ad informare degli incendi nel padule, ma colpevolizzare a spada tratta la categoria dei cacciatori non mi sebra giusto. Perchè non parlare piuttosto dei pescatori che da questanno potranno allamare di nuovo le specie ittiche?. Concludo dicendo che se il lago tornasse agli usi civici, come peraltro lo era nel passato, ci sarebbe più cura e meno degrado quello che si è creato con la mala gestione del nostro caro territorio.