none_o

Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Cooperativa Teatro del Popolo- Miglarino
none_a
Massimiliano Angori, Presidente
none_a
Doppio evento a Vecchiano per l'80esimo anniversario della Liberazione d'Italia.
none_a
•Governo Renzi
Presidente Mattarella
•Governo .....
Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Raccontino di Giancarlo Montin
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
di Angela Baldoni
none_a
none_a
Magnifico salvivico silenzio
È il primo maggio, uno slpendore
Grazie all'esodo di tutte le persone
che lontane da casa
vivon la percezione
di fruire .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
IL PROVERBIO
Le smarrite si ritrovano.....

15/8/2011 - 10:17


Il proverbio di oggi:

Le smarrite si ritrovano
le perdute no.
 
Il modo di dire:
Levarsi il pane di bocca.
Aiutare qualcuno in un momento di difficoltà sia pure facendo un grande sacrificio personale.
Un grande sacrificio come quello di dividere il pane con chi è più affamato di noi.
 
Dal libro “Le parole di ieri” di G.Pardini
 
 
SCANGIO  (accento sulla “i”)
Lett: SCANGIO.
In italiano troviamo un arcaico “scangio” che ha il significato di [scambio] e che, anche per il diverso accento, sembra non avere riferimento con il dialettale scangìo.
Scangìo significa striscio: “m’e preso di scangìo!” : mi hai colpito solo di striscio.
Il contrario era “m’è preso pieno” ad indicare invece di essere stati colpiti in pieno.
Difficile ma interessante sarebbe risalire alle origini di questo strano e buffo termine usato ancora oggi nel parlare comune.
 
SCAPIGLIATO
Lett: SCAPIGLIATO. [Che non ha la testa a posto, sventato, sfrenato].
In dialetto scapigliato aveva invece perduto il suo contenuto negativo per assumere semplicemente il significato di senza cappello, con la testa scoperta.
 
SCARBATRA
Lett: SCARDOVA. [Scardola, (scardova) comune pesce di padule, che predilige le acqua a fondo erboso e melmoso, con “carne poco saporita e spinosa”].
Questa caratteristica rende questi pesci veramente poco appetibili e spiega il motivo per cui il termine sia usato in dialetto anche per indicare certe signorine non troppo piacenti.
Per indicare quest’ultime si usava anche il termine di scarbonchio.
 
SCACIARE
Lett: SCACCIARE . [Mandare via bruscamente]
Letteralmente sarebbe levare il cacio che in questo caso non sarebbe sinonimo di formaggio, bensì di quelle piccole secrezioni rapprese, talvolta presenti in qualche parte del nostro corpo non perfettamente pulita. Tipico il cacio della zona genitale maschile (solco balano-prepuziale).
Probabilmente l’origine del termine è proprio da scacciare, con la perdita di una c, come spesso avviene alle parole in Toscana, ed assume un significato più vigoroso di “mandar via bruscamente”, con un maggior senso di rimprovero e di esclusione:
m’hanno scaciato!” è appunto sinonimo di cacciato, ed anche in malo modo.
Scaciato dalle peggio fie” era un’espressione offensiva tipica livornese per indicare un rifiuto anche da parte di ragazze poco piacenti.
 
SCARTINO
Lett: nc.
Scartino non ha un significato preciso che si possa, cioè, tradurre con una singola parola italiana. Esisteva un “giocare a scartino” che significava giocare al pallore dribblando la palla invece che fare, come si soleva dire: “du’ tiri in porta”. Andare di scartino voleva dire usare moderazione, leggerezza, delicatezza.
Si, ma vacci di scartino!” si poteva dire alla mamma che medicava con lo spirito le piccole sbucciature dei ginocchi, ed anche “e ci s’è andato di scartino!” quando una persona esagerava, a suo favore, in una divisione tra amici (!) di beni comuni.
 
 (Foto: sposalizio di Mario del Luperini-qualche anno fa!)

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

15/8/2011 - 13:18

AUTORE:
P.C.

Il termine scangío deriva dalla volgarizzazione della parola italiana scancío: sghimbescio, sghembo ma usata prevalentemente in forma di avverbio: di scancío, a scancío che significa di traverso, obliquamente, a sguancio. L'origine etimologica è incerta ma si tende ad accreditare il termine scancío come derivante dal francese antico guenchir che significa andar di traverso. In architettura è usato il termine sguancio per indicare lo strombo, la strombatura ossia l'allargamento verso l'interno di una porta o di una finestra o di un'apertura in genere.