Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Sono ritornato e ritorno a "parlar... d’amor!"
Da un blog su Benigni:
“E’ noto che il metabolismo individuale influenza l’indole caratteriale delle persone. La stitichezza si sposa per vocazione e definizione ad atteggiamenti di grettezza ed avarizia, spingendo inevitabilmente verso stati d’animo di inquietudine ed introversione, mestizia e reticenza, mentre la scioltezza di corpo infonde sentimenti più aperti ed ottimistici, induce all’espansività e alla generosità, alla gioia di vivere e alla loquacità. Agli esordi della sua carriera artistica Roberto Benigni dedicò un irriverente e surreale inno al corpo sciolto chiamato, non a caso, “L’inno del corpo sciolto“. In questo poemetto satirico il comico pratese esaltava la scioltezza intestinale, cantando che chi è sciolto di corpo è sciolto anche di spirito ed è sciolto con la favella. Chi evacua facilmente e frequentemente l’intestino è una persona tendenzialmente ironica, allegra e spiritosa, che tratta le parole con familiarità ed è in grado di afferrare i concetti più sofisticati.”
Roberto Benigni (1979)
E questo è l'inno-o
del corpo sciolto
lo può cantare
solo chi caca dimorto
se vi stupite
la reazione è strana
perché cacare soprattutto è cosa umana.
Noi ci si svegliamo
e dalla mattina
i' corpo sogna sulla latrina
le membra riposano
ni' mezzo all'orto
che quest'è l'inno
l'inno sì del corpo sciolto.
C'hanno detto vili
brutti e schifosi
ma son soltanto
degli stitici gelosi
i' corpo è sano
lo sguardo è puro
noi siamo quelli che han cacato di sicuro.
Pulissi i'culo
dà gioie infinite
con foglie di zucca
di bietola o di vite
quindi cacate
perch'è dimostrato
ci si pulisce i'culo dopo avè cacato.
Evviva i cessi
sian benedetti
evviva i bagni,
le tualet e gabinetti
evviva i campi
da concimare
viva la merda
e chi ha voglia di cacare.
I'bello nostro è che ci si incazza parecchio
e ci si calma solo dopo averne fatta un secchio
la vogl'arreggere
per una stagione
e colla merda poi far la rivoluzione!
Pieni di merda
andremo a lavorare
e tutt'a un tratto si fa quello che ci pare
e a chi ci dice,
dice te fa' questo o quello
noi gli cachiam addosso e lo riempiam fino al cervello:
cacone!
puzzone!
merdone!
stronzone!
la merda che mi scappa
si spappa su di te !
Quanti stitii ner mondo!