Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.
Il mio nipotino più piccolo, diciannove mesi, non parla: gesticola e mugola. Non per questo non è capito, anzi l'innata italica gesticolazione è come una lingua, e questo fatto di avere rispondenza immediata al comando dell'indice teso, lo giustifica a non imparare a parlare.
Ora incomincia a sillabare "iaa", parola che rivolge a tutti noi, cane compreso, convinto che sia il nostro nome.
In questi giorni, ascoltando il verso delle galline della famiglia dirimpettaia, ha scoperto che quegli animali possono essere chiamati: cookk..kò, alla dura maniera gutturale tedesca, e ci ride vedendo noi contenti.
Mi sono domandato perché "cocche" e non "mamma" (o nonno!) e mi son venute in mente le "coccole"!
Certi tipi di alberi fanno le "coccole", noti il cipresso e il ginepro, ma niente a che vedere con le effusioni e le docezze date e ricevute da chi si ama. Se il nome delle bacche deriva dal greco "koccos", il nostro è un allungamento della parola cocco (uovo) e per estensione gallina dall'onomatopeico dialettale "cocca" derivante dal verso coccodè quasi fosse l'annunciazione alla livornese di aver fatto l'uovo, il cocco appunto.
Se poi si associa l'amore del pennuto per la sua figliolanza e le cure che dimostra, quasi unico animale a fare questo, ai piccoli rischiando a volte la vita per difenderli, ecco che pulcino uovo cocco cocca gallina amore, si fondono in una sola parola quando si dimostra affetto e protezione: le coccole.
cocco di mamma, cocchino mio, bella mia cocchina, dai fammi due coccoline, vieni che ti coccolo, coccolami e via dicendo.
e allora facciamo come il ginepro della foto e facciamoci strapazzare anche noi come Topo Gigio