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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
IL PROVERBIO
Settembre, l'uva è matura...

10/9/2011 - 8:59



Il proverbio di oggi:

Settembre, l’uva è matura
e il fio pende.
 
Il modo di dire:
Morire agganghito!
Morire dispiaciuto per aver subito torti o angherie.
 
Dal libro “Le parole di ieri” di G.Pardini
 
 
PIATTONI
Lett: nc.
I piattoni sono parassiti della pelle, pediculum pubis, parenti stretti dei pidocchi (pediculum capitis) che infestano le zone pilifere, specie quella genitale, degli adulti, e che un tempo erano considerati sinonimo di contatto carnale con persone infette, di solito prostitute o comunque donne di facili costumi.
Oggi quasi scomparsa, l’infestazione da parte di questi parassiti, insieme allo scolo (blenorragia, gonorrea) erano i rischi che si correvano con queste equivoche frequentazioni.
Gli adolescenti di un tempo talvolta si vantavano di questa patologia, fastidiosa ma non grave, che rappresentava il segno, spesso ostentato, dell’inizio delle loro attività amatorie.
La terapia consisteva in una rasatura completa della zona interessata ed in un’ energica disinfestazione con una polvere insetticida un tempo molto famosa, il Mom.
Pidocchio, oltre ad essere il parente domiciliato più in alto, nei capelli, era anche termine dispregiativo, come il suo aggettivo pidocchioso, usato per indicare una persona meschina, avara, spilorcia.
 
PICCHEGGINO
Lett: PICCA. [Per picca, fare a picca: termine toscano: entrare in puntiglio, gara].
Dalla picca, una sorta di arma con un lungo manico ed una punta di acciaio, deriva il termine piccheggino ad indicare una persona puntigliosa, cocciuta, ostinata e litigiosa.
 
PICCHIANTE
Lett: PICCHIANTE. [Sostantivo arcaico indicante un manicaretto di carne battuta].
Con picchiante si indicava il cuore del vitello utilizzato per fare un piatto che prendeva lo stesso nome. Di solito preparato in umido con le patate era piatto più povero dello spezzatino, ma ugualmente saporito. Al cuore, dal cui movimento probabilmente origina il nome della pietanza, si univa spesso anche il polmone, facenti parte entrambi di quegli scarti di lavorazione, o almeno di quelle parti meno pregiate dell’animale che venivano comunque utilizzate anche se più coriacee e laboriose da cucinare.
 
PIGGIA
Lett: nc.
Piggia si chiamava anche la sfilza di pomodori uniti a formare una specie di grappolo, che veniva riposta in cantina, nella baracca o sotto il portico, e che doveva durare per il periodo invernale.
I pomodori adatti erano quelli piccoli tondi, si chiamavano da brodo, e venivano colti a piccoli mazzetti che venivano poi posti uno sopra l’altro legati con uno spago che poi veniva fissato in alto ad una trave o ad un chiodo robusto. Talvolta venivano spolverati zolfo e alcuni contadini mettevano in cima anche un rametto di pungitopo, per allontanare proprio questi abituali frequentatori delle cantine e rimesse.
 
PIGIO
Lett: PIGIO. [Bastone per pigiare, calca (pigia-pigia)].
Era quel bastone, più grosso in fondo, che serviva per pigiare l’uva nella bigongia prima di essere versata nel tino o nella botte per mezzo della tramoggia (vedi piggello).
Si definiva come pigio anche una persona fiacca e lenta, inadatta, incapace, pasticciona:
 “se’ proprio un pigio!” si diceva.
 

 
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