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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani viene trattato un argomento basilare per la società dell'epoca, la crescita culturale della popolazione e dei lavoratori, destinati nella stragrande maggioranza ad un completo analfabetismo, e, anzi, il progresso culturale, peraltro ancora a livelli infinitesimali, era totalmente avversato dalle classi governanti e abbienti, per le quali la popolazione delle campagne era destinata esclusivamente ai lavori agricoli, ed inoltre la cultura era vista come strumento rivoluzionario. 

Sei fuori tema. Ma sappiamo per chi parli. . .
. . . non so se sono in tema; ma però partito vuol .....
Quelle sono opinioni contrastanti, il sale della democrazia, .....
. . . non siamo sui canali Mediaset del dopodesinare .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ma è vero giuro è vero
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Al cuore
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LUCCA - Garfagnana - Alpi Apuane
Roberto Balatri: Traforo Tambura = Disastro Ambientale

29/9/2011 - 13:18

TRAFORO TAMBURA = DISASTRO AMBIENTALE
 
Ci risiamo, il Ministro Matteoli rinnova l’impegno per la realizzazione del traforo della Tambura non tenendo conto del disastro ambientale che tale opera porterà.Il tratto di galleria che si vorrebbe realizzare interessa una delle aree più ricche di condotte carsiche delle Alpi Apuane, sede del più grande “serbatoio” acquifero della Toscana e già messo a dura prova dall’attività estrattiva, non sono certo novità gli intorbidamenti delle sorgenti e gli inquinamenti da oli legati ad essa.


Questo acquifero ogni hanno riversa 200 milioni di metri cubi di acqua dalle proprie sorgenti, che alimentano oltre che il Fiume Serchio, i Torrenti della Versilia e i Torrenti che da Fivizzano confluiscono nel Fiume Magra.
E’ passato poco più di un anno dalla scoperta di una nuova grotta a sviluppo verticale, che fa ritenere allo Speleoclub Garfagnana Cai, che sotto il massiccio della Tambura possa esistere un sistema carsico complesso ed ancora da esplorare, di importanza pari al sistema dell’Antro del Corchia. Le prove con i traccianti hanno permesso di dimostrare il collegamento idrogeologico di questo abisso con le Sorgenti del Frigido nel versante massese.
L’acquifero carbonatico delle Alpi Apuane, a conseguenza della sempre maggiore richiesta di acqua ed della siccità che coinvolge sempre più anche la Toscana settentrionale, diventa sempre più di interesse strategico.
Non è  più accettabile che in nome del “profitto economico”, per sfruttare in galleria l’estrazione del “pregiato” materiale lapideo, oltre che a cancellare meravigliose “sculture” sotterranee forgiatesi goccia a goccia in migliaia di anni, si possa mettere a rischio quello che è già definito  l’Oro Blu del futuro, l’acqua. Risorsa sempre più preziosa, che dobbiamo far diventare Patrimonio e Bene Comune di tutti gli esseri viventi, garantendone il diritto di accesso a tutti.
 I Beni Comuni, di cui non fa parte solo l’acqua che beviamo, ma anche l’aria che respiriamo, l’ambiente, il paesaggio, la cultura, la salute, non possono essere assoggettati alle leggi del mercato e del profitto, ma devono essere gestiti pubblicamente.
Ci siamo già dimenticati dell’esito referendario di giugno?
I cittadini di Vagli, che sono certo amano oltre ogni modo l’ambiente che li circonda e il loro territorio, hanno bisogno di poter valorizzare quelle magnifiche caratteristiche ambientali e storiche che contraddistinguono il loro territorio, a partire dal “gioiello” di Campocatino, incoronato dal Monte Roccandagia e dall’azzurro e terso cielo delle Apuane e per far questo hanno soprattutto il bisogno dei quei servizi essenziali, per la loro permanenza sul territorio e di una politica non fatta di voli pindarici e di grandi interessi economici per pochi, nascosti dietro l’alibi del collegamento con la Versilia, ma della ricostruzione di una microeconomia basata sulle ricchezze ambientali, tramite virtuose politiche agro-forestali e turistiche, che ben si amalgamino senza distruggerlo, ad un così stupendo territorio, valorizzandolo sempre di più.
 
Lucca 29 settembre 2011
Roberto Balatri
Coordinatore provinciale ambiente Federazione della Sinistra

Fonte: Roberto Balatri
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