none_o


L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . quanto ad essere informato, sicuramente lo sono .....
Lei non è "abbastanzina informato" si informi chi .....
. . . è che Macron vuole Lagarde a capo della commissione .....
"250 giorni dall’apertura del Giubileo 2025: le .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
VECCHIANO
Trentotto pale eoliche alte cento metri di fronte a Bocca di Serchio

6/10/2011 - 10:11


PISA. Trentotto pale eoliche alte 100 metri in mezzo al mare (4 km al largo dalla foce del Serchio), in pieno Parco di San Rossore, per produrre energia elettrica e collegate alla rete nazionale con cavi sottomarini. La proposta si trova affissa all’albo dei Comuni dell’area pisana. La richiesta, presentata al ministero delle Infrastrutture (e alla Capitaneria di porto di Livorno), è di una società di Aosta, la Seva Srl.Gli enti locali ne sanno ben poco, al momento. Ma mettono le mani avanti. Il sindaco Marco Filippeschi: «Non ne so niente, ma non mi piace molto». In Provincia dicono che di questo progetto non hanno traccia, però «le perplessità sono tante». A Vecchiano, il sindaco Giancarlo Lunardi è più esplicito: «Un altro progetto offshore dopo la Olt, anche se per energie rinnovabili. Dobbiamo verificare. Così, non mi trova molto d’accordo. E se contrastasse con il paesaggio sarei doppiamente contrario». Sabato scadono i termini per le osservazioni. Poi sarà già tempo di conferenza dei servizi. Le premesse sono "calde".

Fonte: Il Tirreno
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17/10/2011 - 12:08

AUTORE:
Dario

Caro Solent, io i dati te li ho confutati e ho spiegato perchè le tue (mi permetto anche io di darti del tu) considerazioni non sono condivisibili.
Tu confuta i miei di dati, ad esempio il costo zero della produzione di energia (se ci riesci).
Per parlare della navigazione, visto che è su quello che sono dirette maggiormente le tue offese (il resto di quel che hai scritto mi pare sia svanito tipo bolla di sapone, tramonti e orzignano compresi), torno a ripetere quello che ho scritto nel mio precedente intervento: ma se in Danimarca ce l'hanno, in Inghilterra lo fanno (e potrei continuare coi siti ma finiamola qui), perchè farlo qui è un problema così insormontabile per la navigazione? che di punto in bianco diventeremmo totalmente impossibilitati a usare imbarcazioni? le installazioni disterebbero 600m l'una dall'altra (almeno così viene riportato nell'intervento depositato) e vista la zona in cui verrebbero installate, dubito che ci transiterebbero petroliere o imbarcazioni di dimensioni che possono impossibilitare il passaggio (no perchè sul fondale la profondità è la stessa anche senza torri eoliche).

16/10/2011 - 14:30

AUTORE:
avanese

Non posso rispondere alle tue domande perchè non sono un esperto della materia eolico. Dario, forse ha fornito qualche risposta.
Secondo me questa discussione può servire ad esprimere dubbi e opinioni delle persone comuni (e meno comuni...) da cui i nostri amministratori possono prendere spunto, ma non possiamo fare noi il progetto del parco eolico...
Le raccolte dati e gli studi per progetti di produzione eoilica sono lunghi e complessi.

Provo a darti qualche "inutile" risposta...
Tu dici "Perché al largo di una riserva naturale?" forse perché nel bando del ministero era già indicata approssimativamente l'area? (non so)
Tu dici "E perché secondo i gusti dell'avventore di turno?" Forse perché l'avventore di turno (che in teoria potevano essere più d'uno) ha fatto le sue valutazioni tecnico/economiche e le ha riassunte in un progetto. (non so)

Già che ci siamo ti faccio un appunto (amichevole), non sono tuo concittadino ma tuo compaesano, trattandosi Avane un paese...
Nicola, (l'unico compaesano che era in classe con te).

15/10/2011 - 0:15

AUTORE:
Dylan Dog

Caro 'rmi' Nativo, Leninista mi pòle sta anco bene: certo io 'un mi posso defini' come 'rNiccolai che Màrchese par che l'abbi' stuniato e anco Lienine; io sono un po' più nostargi'o di lui e 'nvece d'esse' tollerante 'ome te, Nativo, riaprirei e' Gulagghe 'he sembrin' fatti apposta per e' socialisti e anco per quelle tronfiotte 'he a Vecchiano 'un gni ci garba sta!
D'artro 'anto te c'ha' 'rsarmastro 'he t'entra ner ceppione, io 'nvece no: ma òra ti gratti anco te, vedrai vando ti ci stiocchino 38 molini 'he alle vorte ti lasceranno all'asciutto e artre ti spruzzeranno 'nghigna anco 'rpuzzo de' pelli'ani morti!
Bisogna 'o're a' ripari: io ci metterei varche cestino della spazzatura, anco al largo 'ndove le barche c'avran da fa' la gincana per iscansa' le pale!
Òra s'è appena levato er piedi destro dalla Kea e c'è già da principia' a ffa' ccasino per l'eoli'o: peccato 'un c'è l'elezione perché 'nse'nò saddio vale lista civi'a t'avrebbero 'nfilato per ave' quest'artr'affari vi!
Comunque te piazzeli 'ndove ti pare e' molini: te la porto io una squadra bòna, un ber piatto di 'nzuppa eppoi lo vedi ll'eoli'o! Va bene anco d'intorno a Orzignano, stai tranquillo: vella lì li'è 'na 'osa 'he funge da tutte le parte!

14/10/2011 - 19:12

AUTORE:
Attentissimo

Lo vedete che il Berlusca ha lasciato il segno, ora anche il Solent dice cribbio.

14/10/2011 - 15:37

AUTORE:
"Nativo" di Migliarino

Disse Luciano del Luperini fratello di Ilio al Maresciallo dei Carabinieri una trentina d'anni fa: te, caro mio siei puovuto bene! se lieri 'nSicilia e volevi fa rispetta la legge 'ome fe' vì, potevi esse già con le pall'all'aria. Quì ci ste' bene perchè tutti parlano e tutti sanno tutto di tutti e perdipiù siemo il 74% di 'omunisti.

Io a differenza del (sembrerebbe un leninista) Dilandogghe che ti vorrebbe mandar a piovere da un'altra parte, ti voglio quì fra noi gente buona e di intelligenza qb.
Ilic Lenin diceva: il comunismo nel mondo si realizzerà quando non ci sarà più un capitalista.
Temeva il confronto quel testa pelata.
Un altro esempio è stata la pena capitale (sbagliata) per Saddam Hossein. Se era per me lo condannavo a vivere a Vecchiano; anzi a Migliarino che siamo assai più tolleranti e essendo più vicini allo iodio del mare si ha il cervello più ossigenato e quindi (modestamente)siamo più intelligenti ed il vantaggio naturale di non essere piovuti si vede fra i "nativi" che han respirato bene fin dal primo vagito. Ma non è mai troppo tardi; praticando la brava gente si diventa bravi "naturalmente" ma..piovendo hai avuto fortuna e scappando non credo (modestamente) che tu trovi di meglio.
Auguri comunque; noi autoctoni si coltiva la tolleranza e consideriamo i lucchesi, livornesi, fiorentini - pisani come noi- ed anche i neri son bianchi come noi.

Pure le donne le consideriamo uomini come noi(parola del mio amico Roberto Benigni)
Salute

14/10/2011 - 15:25

AUTORE:
Solent

Chi mi fraintende chi mi da del saccente "offendendomi" (mi si confuti i dati cribbio) chi mi... etc
Ritorno nel silenzio dei cavoli miei che è anche più gradevole visto il contesto.. si fa per dire ma prima :
Alessio Niccolai non avevo frainteso nulla scherzavo sul pannolone che ancora per fortuna non mi serve ma se mi fai dei complimenti.. non garantisco la tenuta.
A Dario vedo che TE (scusa la confidenza) di navigazione non sai un cazzo prova a stare zitto e parla solo dopo esserti documentato e non dimenticare che le torri eoliche hanno un gambo e li (nel gambo) se il mare è formato, con un fondale di pochi metri o hai motori super potenti e lunghezza dello scafo adeguata o ci sbatti dentro.. senza se e senza ma.
Alla signora che premetto a mio avviso fa di ogni erba un fascio e evidenzia il suo disagio a convivere con noi poveri tapini del Comune di Vecchiano dico che mi richiama alla memoria un poeta che sulla sua lapide fece scrivere "Disse male di tutti fuor che di Cristo scusandosi con il dir non lo conosco".
A lei auguro maggior fortuna in altri lidi visto che questo è il suo espresso desiderio, noi cercheremo comunque di farcene una ragione e di sopravvivere.
Chiudo definitivamente l'argomento e mi scuso se non sono riuscito a far capire esattamente il mio pensiero ma purtroppo e/o per fortuna tecnico nacqui e come tale sono cresciuto e invecchiato poeta e scrittore non lo sono diventato figuriamoci filosofo.
Saluti a tutti gli uomini e donne e.. (sono al passo con i tempi)di buona volontà.

14/10/2011 - 14:27

AUTORE:
Dylan Dog

Se la gente di Vecchiano s'interessa alle 'ose, li'è un ber lavoro! Per scopri' cosa c'è che 'un va a livello lo'ale bisogna prima di tutto guarda' più 'nsu, 'ndove le decisioni si pigliano, no 'ndove si subiscano.
E se 'un ti garba sta' a vVecchiano la soluzione c'è: ti levi di 'ulo e bell'e cche ffatto, vai a provincialeggia' 'ndove ti pare senza rompe e' 'orbelli a Vecchianesi che en più 'ndignati di vell'artri.
Ri'orditelo, llo scivolo 'un c'è solo a Nodi'a: onni 'omune c'ha 'rsuo e basta e tu principi a monta' la scaletta d'un artro per fa ffesta e 'un rompissi più lle scatole.

14/10/2011 - 13:15

AUTORE:
piovuta a Vecchiano

Da quando ho cominciato a leggere questo giornale ho scoperto che a Vecchiano ci sono un'infinità di esperti in tutte le materie, dalla giurisprudenza all'ingegneria, dall'archietettura alla gestione del terr itorio, dall'ambiente all'ecologia, dalla filosofia alla scienza, dalla tecnica all'informatica, dalla letteratura al teatro, dal cinema alla televisione, dalla finanza all'economia. Non c'è materia che non abbia esperti a Vecchiano. Perciò mi domando: “ma perchè questa gente non si mette in luce e va al governo dell'Italia”? Con esperti così l'Italia diventerebbe il primo paese del mondo. Io vi giuro che di saccenti ne ho conosciuto molti ma come a Vecchiano mai. Se tutti la smettessero di dire sciocchezze e si mettessero a curare il loro piccolo comune otterrebbero molti risultati in più. Su questo giornale leggo delle cose che fanno drizzare i capelli e sono convinta che quelli che le dicono ci credono davvero e pensano che chi legge i loro interventi li consideri dei colti e magari li invidi perfino. Povera me in che posto sono venuta ad abitare!!!!!! Ma appena possibile vi saluto e me ne vado ad abitare dove la gente è più pulita e pià modesta.

14/10/2011 - 11:28

AUTORE:
Dario

A largo di Copenhagen (ecco non proprio il posto meno trafficato a livello marittimo del pianeta) è attivo e funzionante un impianto da 40 MW. La Gran Bretagna entro il 2020 si doterà di impianti off shore che serviranno a rifornire tutte le utenze domestiche.
Ora o sono tutti impazziti o sarebbe il caso di darsi una svegliata ed evitare polemiche inutili.
Per rispondere a Solent, mi limito alla parte sulle domande tecniche, anche perchè quella sui tramonti e sulla gincana delle barche e sul pericolo per la navigazione faccio finta di non averle lette per rispetto dell'intelligenza delle persone che scrivono qui sopra...
l'altezza delle installazioni e delle pale è variabile e dipende dalle condizioni presenti sul sito di installazione.
Sulla distanza dalla costa si cerca di ottenere un compromesso tra le condizioni di vento ottimale per il funzionamento a regime dell'offshore e il minore impatto a livello ambientale.
Sulla questione barimetrica ecco bene ma non benissimo: se a 6 miglia il vento non permette di avere la produzione a regime è pressochè inutile installarcele, sulla curvatura terrestre da 4 a 6 miglia non commento per lo stesso motivo evidenziato sopra.
Così come non commento sulla eventuale installazione a Orzignano...
Il sito non so se sia il migliore possibile, di sicuro è un sito che può garantire produzione d'energia pulita e direttamente in loco (quindi evitando tutta quella serie di costi di trasmissione e trasporto che ne lieviterebbero il prezzo al Kw).

14/10/2011 - 10:53

AUTORE:
Alessio Niccolai

Mi riferivo all'Avanese, Solent: non ho assolutamente niente da ridire sul tuo intervento che non ha bisogno di ulteriori specifiche o precisazioni.
Troppo repentinamente ho cambiato destinatario della comunicazione ed in modo poco avveduto: non è a te che domandavo i vari «perché» ma, appunto, al mio incuriosito concittadino (nel senso di Avanese).
Quello che tu dici è assolutamente chiaro e condiviso dal sottoscritto.

14/10/2011 - 0:47

AUTORE:
Solent

Altrimenti il buon Niccolai mi fa mettere il pannolone.
Pensavo che esistono anche dei sistemi eolici a sviluppo verticale in pratica al posto del palone tipo mulino a vento tanto poco caro a Don Chisciotte, hanno un elicoide tipo vite senza fine.
Normalmente hanno dimensioni di pochi metri in altezza e circa un metro di diametro, chiaramente producono molto meno di quei giganti ma se è vero che l'unione fa la forza pensavo di metteli lungo le autostrade come spartitraffico e anche come guard rail, prenderebbero il vento naturale più quello generato dal passaggio degli autoveicoli in velocità e se opportunamente intervallati da un po' di verde forse non sarebbero nemmeno brutti.

13/10/2011 - 14:08

AUTORE:
Alessio Niccolai

Solent è drammaticamente preciso, come in tutti i suoi interventi non frequentissimi, ma ottimamente congegnati.
La domanda che di fronte a queste accorte riflessioni pongo al mio concittadino è: perché se le pale eoliche sono di per sé facilmente rimovibili, fare il primo tentativo in mare aperto, dove invece sia l'installazione che l'eventuale rimozione non sono così scontate? Perché al largo di una riserva naturale? E perché secondo i gusti dell'avventore di turno?

10/10/2011 - 19:29

AUTORE:
avanese

Interessanti osservazioni ma credo che tu ti sia addentrato in dettagli tecnici che devono valutare gli ingegneri nel progetto.
Secondo me quello a cui ti riferisci farebbe parte della seconda fase dell'operazione, la prima è quella di stabilire se si vuol cogliere l'opportunità di produrre energia pulita a Km 0...

Quello che mi lascia un po' perplesso è il silenzio intorno a questa vicenda.
Mi sembra che tutti quelli che normalmente si occupano pubblicamente di ecologia non hanno il coraggio di prendere posizione.
Come si dice... si all'energia pulita, ma non nel mio giardino...

10/10/2011 - 16:21

AUTORE:
marco

tutti amanti del GREEN,il referendum ha ulteriormente confermato che saremo un popolo orientato verso il GREEN..ora bisogna farlo..
domandina :

quale cittadino e' disposto ad averlo vicino a casa'?
La sensazione che ho,che il GREEN sta molto bene nel giardino del vicino...tutti noi avremmo una buona scusa per dire che e'meglio la e non qui.

Pero' la parola GREEN e' FASHION !!!!!!!!!!!!!!!!!!

Un saluto GREEN a tutti

9/10/2011 - 23:56

AUTORE:
Solent

Premesso che sono favorevole a produrre energia da fonti rinnovabili, vi voglio richiamare ad alcune osservazioni che non mi sembrano banali e che necessitano a mio avviso della conoscenza di dati che non necessariamente fanno parte del bagaglio culturale di ciascuno di noi.
1)- perchè a 4 km dalla costa?

2)- perchè alte 100 mt e non 75 ?
3)- devono essere illuminate per il traffico aereo.
4)- devono essere illuminate per il traffico marittimo, bei tramonti immagino.. da cartolina.

5)- con il mare grosso non rappresentano un pericolo alla navigazione in quanto distanti poche centinaia di metri? 1/3 di miglio una dall'altra?

6)- Ora con il porto di marina si farà anche la gincana con le barche a vela?

7) La batimetrica è intorno agli 8 mt perchè non ci si sposta a 6 miglia se ricordo bene il fondale è ancora sabbioso sui 16 mt? avremmo anche il vantaggio che complice la curvatura terrestre e la foschia sarebbero molto meno visibili?

8)-chi di voi ha visto la mappa della velocità media annuale del vento in quella zona? e dato che la media è come quella del pollo troppo spesso dalle nostre parti ci sono per giorni venti troppo forti da costringere le torri a mettere le pale a bandiera (in sicurezza)mentre invece molti altri siamo a regime di brezza che se non supera i 6 mt al secondo non muove nemmeno le pale?
Mi viene da domandare ma a chi serve questa operazione?

probabilmente se questo parco ( aridaglie) eolico lo facessero nella zona di Orzignano/san giuliano renderebbe molto di più ma...
Mistero di fede

9/10/2011 - 18:29

AUTORE:
avanese

Le pale eoliche si possono togliere in qualsiasi momento! senza lasciar traccia!
Quindi, se non ci sono motivazioni ostative forti e urgenti, si può provare a installarle?
In germania le installano addirittura nei laghi!
Le produzioni alternative dell'energia riducono l'inquinamento e migliorano la salute. Sono una medicina per l'ambiente ma non possiamo pretendere che la medicina sia anche dolce! Se la medicina è amara va presa ugualmente!

8/10/2011 - 21:37

AUTORE:
Alessio Niccolai

...il Parco Eolico sia un progetto scellerato o da evitare aprioristicamente: ho detto una cosa ben diversa, e cioè che se la programmazione territoriale venisse fatta secondo il principio che ho dettagliatamente illustrato, non si arriverebbe alla battaglia senza quartiere in zona cesarini tra favorevoli e contrari su qualunque progetto.
Si può prevenire, anziché curare? Se - sentita la collettività - una convenzione di Enti Pubblici stabilisce che in una certa area si possa fare una certa cosa, definendo a priori irreversibilmente quale dimensione essa possa avere, tutto si muoverebbe in un altro modo, secondo un criterio più avanzato e in una direzione decisamente diversa.
Perché installare 38 sequoie d'alluminio al largo di una riserva naturale, quando magari i Marinesi potrebbero essere disponibili ad ospitarne 5, i Viareggini 8 e i Torrelaghesi 2 (è un esempio di pura fantasia!)?
La risposta è semplice: la amministrazioni locali vivacchiano in una dialettica perversa con i loro livelli superiori, interagendo osmoticamente con il vuoto di contenuti e idee di «taluni» partiti, finché non arriva l'investitore pronto a gettare il fumo negli occhi a popolo e paese (e qualche «obolo» nelle tasche di qualche sensale compiacente), o la leggina nazionale ad hoc per spiazzarne ambizioni e aspettative.
Se, a dispetto della vocazione l'Italia è diventato un Paese di imprese edili e di costruttori, è anche per questo... oltre naturalmente ad una mancata cognizione delle risorse, figlie di un'ignoranza dilagante, e di una totale assenza di sogni e obiettivi.
Questa è però un'altra storia di cui parlerò per rispondere sul Forum a chi non si spiega come possa nutrire un odio così profondo per la GDO e in particolare per Ikea, e ammirare invece quell'essere straordinario che fino a 3 giorni fa portava il nome di Steve Jobs e che oggi inizierà quel percorso di «beatificazione» che lo tradurrà da ex-mito vivente verso la leggenda.

8/10/2011 - 10:04

AUTORE:
marco

tutto vero..tutto bello.vorrei vedere chi desidera avere 1 -10-100 pale intorno a casa,ma ad ogni novita',c'e' sempre chi ci guadagna e chi ci rimette,abbiamo deciso in italia di abbracciare la politica dell'energia pulita (referendum) ora tocca a noi metterla in pratica,senza tanti discorsi e tavole rotonde,altrimenti ci rimangiamo il voto di alcuni mesi fa.

7/10/2011 - 22:45

AUTORE:
Lettore

Se non basta questa considerazione di Alessio Niccolai voglio vedere chi è capace di farne una migliore.

7/10/2011 - 14:14

AUTORE:
Alessio Niccolai

Cari dibattenti-di-pale-eoliche, fossi in voi proverei a ribaltare un attimo il ragionamento per capire come sia corretto e opportuno che le cose vengano fatte.
Va innanzitutto denunciata la carenza - per non dire latenza - programmatica delle PA, venute meno troppo spesso al proprio ruolo e alla propria vocazione: sarebbe in realtà loro compito preventivo programmare di quali modelli di sviluppo investire il territorio che amministrano.
Ciò significa evitare il cosiddetto «sviluppo a macchia di leopardo», fondato sulla sollecitazione del momento, sulla scarsa lungimiranza e, sempre più spesso, su una concezione clientelare del rapporto pubblico-privato.
Prevenire le ingerenze dei grossi interessi privati su un territorio, significa definire a priori, innanzitutto ciò che vi può essere fatto, in secondo luogo blindare le aree destinate allo sviluppo zero, identificare quelle che si conformano al modello adottato e definire irrevocabilmente quanti e quali attività e, soprattutto, di quale dimensione, vi possono essere installate: ciò è ben lungi dalla formulazione dei Regolamenti Urbanistici canonici, in genere eccessivamente esposti alle avances, alle pressioni ed ai giochetti politici degli interessi privati di qualunque dimensione.
La PA dovrebbe sostanzialmente avvocare a sé delega in materia di configurazione del territorio, in barba alle "pubbliche utilità" come le antenne telefoniche sancite dalle leggi dello Stato (questo sì che sarebbe federalismo serio!): una volta che una PA abbia identificato un'area in cui possono essere installate ad esempio delle pale eoliche, a quel punto e solo a quel punto l'ipotetico investitore dovrebbe intervenire manifestando il suo interesse per l'insediamento di propri beni strumentali.
Una delle prime contraddizioni del MDP capitalistico da cancellare è proprio l'arbitrarietà attraverso cui un soggetto privato identifica un'area come di proprio interesse, in barba alle esigenze collettive e alle vocazioni territoriali, la elegge a obiettivo da acquisire senza mollare la presa finché non abbia ottenuto il risultato auspicato.
Non mi sono ancora fatto una precisa idea di quale impatto possa avere un progetto come quello delle 38 pale eoliche, benché l'istinto mi dica che l'affaire non sia dissimile da quello di Ikea a Vecchiano (e ora, purtroppo, anche a Pisa!), quindi da scartare a priori, ma di una cosa sono certo: sta alla PA delimitare - compatibilmente con una visione territoriale organica, complessiva e col proprio modello di sviluppo dichiarato - ad esempio un'area marina, lacustre o fluviale in cui ad esempio possano essere insediati dispositivi in grado di produrre energie rinnovabili; se poi ci possano essere insediate solo 5 pale eoliche anziché 38, più che 54 pannelli solari in luogo di 650, etc., questo è problema del privato investitore; e in ugual misura sta alla PA determinare di quali proporzioni debbano essere gli impianti, quanto e come possano attingere alle risorse territoriali, e quale impatto debbano avere sull'ambiente circostante... è ovvio che se tali misure risultano troppo restrittive per il potenziale investitore, significa che la volontà di quest'ultimo non coincide con quella della collettività, dunque può andare a farsi benedire.
Non si possono fare a posteriori le battaglie per la salvaguardia delle vocazioni territoriali, per la difesa del patrimonio ambientale, naturalistico, paesaggistico, monumentale, storico e letterario: si deve giocare a carte scoperte, in modo che la tentazione speculativa sia bandita a priori e che nessun sensato e ragionevole soggetto privato possa reperire su quel territorio un sensale, on Ustascia, un tirapiedi pronto a calpestare la propria comunità per i propri vezzi personali.
Cosa interessante è che tutta la PA ad un tempo reciti coralmente questo principio, in modo da ridimensionare ambizioni irrefrenabilmente individualiste, sfrenatamente anti-collettiviste e inopportunamente speculative dei più pressanti interessi privati, da neutralizzare le smanie politiche dell'impresa privata e di riaffermare un sacrosanto ruolo del pubblico.

7/10/2011 - 11:22

AUTORE:
Dario

le energie rinnovabili e pulite queste sono. Se preferite il nucleare avevate a votare a favore di questo all'ultimo referendum.
A me sembra che la gente qui non abbia la benchè minima idea di cosa dice e apra bocca essenzialmente per sentirsi importante perchè fa figo essere sempre contro a tutto.
Premesso che il progetto deve essere vagliato e capito e fino ad allora nessuno può dire A PRIORI si o no. Nel caso in cui la cosa fosse fattibile, vorrei una spiegazione plausibile all'eventuale rifiuto.
Non volete le pale eoliche? Allora facciamo installare una bella bicicletta in ogni piazza del comune con una dinamo collegata a accumulatori elettrici e a turno ogni cittadino si mette a pedalare per produrre energia. Ma forse sarà troppo faticoso pedalare e allora anche in quel caso arriveranno i soliti paladini del parco o della salvaguardia della bellezza del paesaggio che diranno che contrasta con il background.
Sapete che c'è? io tornerei alle candele, quelle sì che non creavano problemi di inquinamento ambientale e del paesaggio!

6/10/2011 - 17:31

AUTORE:
alessandro

siamo tutti ecologisti ,nn vogliamo il petrolio l inquinamento e lo sfruttamento delle risorse....però tutti vogliamo andare in macchina,accendere la televisione e i riscaldamnenti,purtoppo queste sono le energie pulite che abbiamo (o ci fanno credere che abbiamo al momento)e queste al momento dobbiamo tenerci,solare eolico geotermico,da qualke parte le pale vanno messe ma nessuno le vuole davanti casa.meglio avere le pale a 4 km dalla riva che avere una centrale nucleare a 4 km da casa,e poi quando troveremo (o ci riveleranno)altri sistemi per produrre energia pulita allora porteremo i nostri figli a fare le visite guidate alle pale per fargli vedere come eravamo tecnologicamente arretrati............

6/10/2011 - 16:17

AUTORE:
marco

gioca..gioca ai video giochi finche' c'e' elettricita',poi ti ciucci il dito,nucleare
no,pale eoliche si,ma a lontano da casa nostra,non ci rimane la bicicletta con la dinamo.....tante volte e' importante sapere cosa si vuol fare da grande,dire sempre no,il risultato e' certo,si torna indietro..

un saluto a tutti..vado a allenarmi

6/10/2011 - 15:49

AUTORE:
roberto

non c'è pace, dopo il tentato sfruttamento (per fortuna finito bene!)commerciale e ambientale di IKEA ora ne arriva subito un'altro.
Sembra di attirare una disgrazia dietro l'altra,possibile che non ci lascino in pace.....,ma non ci sarà lo zampino politico di qualcuno.

6/10/2011 - 15:36

AUTORE:
marco

Il comunicato non è chiaro.Se mi sono sbagliato me ne scuso con la redazione!

6/10/2011 - 15:26

AUTORE:
marco

Leggete ammodo i comunicati prima di scrivere .
La prima sarà situata a 4 km a largo di Tirrenia l'ultima a 8 km da Viareggio, perciò davanti la foce del serchio saranno a circa 4 miglia marine e non 4 Km.
Nonostante sia favorevole alle energie alternative resta da valutare bene l'impatto ambientale!

6/10/2011 - 12:00

AUTORE:
Golia

Come nei videogiochi distrutto un mostro(parco commerciale) ne appare subito un'altro.
Distruggeremo anche questo.