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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Quando si recrimina a Prodi e Ciampi di aver accettato .....
. . . v'ha fregato anda e rianda con il no all'Europa .....
Dinno a Livorno : Con leuri e cianno assistemato
. . . gredigi🤔 con la vecchia lira ora una pizza .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Lentamente, gradatamente
mi affiorano i ricordi.
La tua testimonianza,
mamma carissima,
e non la donna
cinica e prepotente
ormai assente
e così .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
MIGLIARINO: Teatro del popolo
Il Medioevo a San Giuliano

10/11/2011 - 22:28



Peccato che la stragrandissima maggioranza dei cittadini vecchianesi e sangiulianesi (ancor di più) non sappiano niente di (butto lì a braccia, senza ordine):
San Donato di Macadio, Borgo Nuovo, Campolungo, San Prospero di Macadio, Bottano, San Pietro di Macadio, Cornazzano, Covinaia, Lugnano, Carraia, Albaro, Tabbiano, San Biagio a Vulmiano, San Michele di Vecchializia, San Filippo di Vecchializia, Pero, Cafaggioreggio, Lame, eccetera eccetera.


Beh, se foste venuti mercoledì sera al Teatro del Popolo di Migliarino, vi sareste potuti levare la curiosità!


Ma di curiosità ce n’è stata ben poca fra le migliaia di paesani dei due comuni che avevano avuto la fortuna di aver trovato persone che si sono impegnate a divulgare un poco della nostra storia, ma non hanno saputo cogliere l’occasione.
Alcuni soci della Sezione  Val di Serchio-Versilia di Unicoop Firenze,  in collaborazione con il Gruppo Archeologico Vecchianese, avevano  organizzato alcune serate  di informazione storico-archeologica sul nostro territorio.

Dopo quella di qualche mese fa,  che illustrava il ritrovamento delle sepolture di fronte alla chiesa di Sant’Alessandro in Vecchiano, si era pensato di farne altre con il tema  “Medio Evo”, vecchianese il 26 ottobre e sangiulianese il 9 novembre, ma siamo sempre lì col conto, quattro gatti la prima e otto la seconda (perché c’erano quattro metatesi che ringraziamo).
Ci siamo chiesti se era stato sbagliato qualcosa, ma se fosse così l’errore sarebbe stato il sopravvalutare i paesani che… non posson certo pensare ai sassi.


Resta comunque nei presenti la sorpresa di aver visto quanta storia ci sia stata (stata, bada bene!) intorno a noi e quanto interessanti siano  le spiegazioni che il bravo Alessio Giannelli del Gruppo archeologico vecchianese  ci ha offerto.

 

Per qualche curioso ecco le vestigia del nostro passato, senza date e senza indicazioni.

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11/11/2011 - 13:42

AUTORE:
Daniele N.

Io consiglio sempre di rilasciare queste informazioni storiche su Wikipedia, in modo che siano disponibili a chiunque. E' difficile avvisare tutti gli interessati di un incontro di paese. Ma è facile scrivere in modo neciclopedico tutte le informazioni disponibili in modo che diventino patrimonio di tutti.

11/11/2011 - 9:26

AUTORE:
Piero

Caro Umberto, nel ringraziarti per il commento alla serata e per le belle foto, che speriamo riescano a far nascere o rinascere la curiosità in tanti cittadini che li faccia avvicinare alla conoscenza del passato (e del presente) del proprio territorio, e che se al momento le presenze non sono state tanto numerose quanto l'impegno e il valore che le iniziative meritavano,noi che abbiamo la testa un pò dura, non demordiamo e insisteremo per fare altre iniziative che vadano nella direzione di far conoscere ancor meglio il nostro passato e il nostro presente, perché senza conoscenza ci è precluso il futuro.