S. GIULIANO: BILANCIO IN EMERGENZA FINANZIARIA
I TAGLI DEL GOVERNO RIDUCONO PROGETTI E SERVIZI
 
Le manovre finanziarie del Governo degli ultimi due anni si sono abbattute pesantemente sui Comuni. Dopo l’eliminazione dell’ICI sull’abitazione principale, vi sono stati pesanti tagli ai trasferimenti erariali che hanno messo in seria difficoltà i Bilanci degli Enti locali.
Lo dimostra anche il Bilancio di Previsione 2012 del comune di San Giuliano Terme presentato questa mattina a Palazzo Niccolini alla presenza del Sindaco Paolo Panattoni, dell’ass. Franco Pizzi e del direttore generale Maurizio Perna.
“Un bilancio – ha sottolineato il Sindaco e responsabile dell’Anci Toscana Panattoni – che subisce inoltre  l’inasprimento dei vincoli del Patto di stabilità che hanno di fatto bloccato la capacità dei Comuni di fare investimenti sul territorio, danneggiando tra l’altro uno dei segmenti più vitali delle economie locali dei singoli territori.

Le manovre dell’ex governo Berlusconi con i nuovi vincoli hanno poi impedito di pagare molti fornitori e le imprese che già avevano effettuato forniture e lavori per conto dell’Ente, mettendo in seria difficoltà le aziende che lavorano per il comparto degli Enti locali.

 Consideriamo che tutto questo sta deprimendo economia e occupazione sui territori, visto che in Italia il 70% degli investimenti è possibile grazie alle attività dei Comuni. Di fatto, il disegno politico dannoso e paradossale, è stato quello di allontanare e indebolire l’ente più vicino ai cittadini a cui si rivolgono ormai famiglie, singoli, imprese e altri  che non trovano ormai risposte da altre parti”.
 
I dati presentati questa mattina sui tagli apportati dal Governo sono eloquenti:

Tagli trasferimenti 2010:  400.000
Ulteriore taglio 2011: 1.030.000
Taglio previsto 2012: 1.362.000
Totale cumulato: 2.792.000


A ciò si devono aggiungere i più pesanti vincoli del patto di stabilità che nel biennio 2011-2012 che porteranno a un’ulteriore limitazione di spesa per € 1.774.673,00.
“Complessivamente quindi – ha dichiarato Franco Pizzi - l’impatto sul nostro Ente si può calcolare in una riduzione di capacità di spesa di € 4.566.673,00.  In questo quadro noi, come molti altri Comuni, abbiamo provato a far fronte all’emergenza attraverso la realizzazione di operazioni straordinarie (vendita del patrimonio), che a causa della situazione di crisi economica e della congiuntura del mercato immobiliare stanno riscontrando difficoltà nella loro realizzazione.

 Per il Bilancio 2012 saremo costretti ad effettuare una manovra che dovrà quindi andare a compensare complessivamente le difficoltà indotte da questo quadro generale. A partire ovviamente dal taglio delle spese, ma non basta. Le difficoltà però tendono purtroppo a crescere Consideriamo che ad oggi ci è stato sottratto il 20% delle entrate e il 12% della capacità di spesa. Ho l’impressione che le persone non si rendano bene conto della gravità e la portata di ciò che ha combinato il governo verso i comuni e quindi verso loro stessi”.

 “Purtroppo – hanno sottolineato Panattoni e Pizzi -  il quadro vero si rivelerà dal gennaio 2012 quando verranno meno servizi, contibuti e bonus. Tutto questo a fronte di un preoccupante impoverimento della popolazione. Infatti nonostante risultiamo il terzo comune della provincia di Pisa come Pil prodotto, ogni mese vengono distribuiti 250 pacchi alimentari e 256 famiglia hanno bisogno del contributo affitto. Non ci piace e non faremo né i lamentoni né gli scaricabarile.

Ma certamente stiamo operando in condizioni drammatiche anche per salvare una tradizione di buon governo e di attenzione al disagio sociale e alla qualità dei servizi”.

 “Lo stato di difficoltà degli Enti locali – ha detto Maurizio Perna - è stato spesso rappresentato dall’Associazione nazionale dei comuni italiani negli incontri tenuti con gli organismi statali. Non solo i tagli di risorse, ma spesso anche la confusione delle norme rendono in questa fase estremamente difficoltosa la gestione. Piove quindi sul bagnato”. (pc)
 
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