L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
Ieri sera nel corso di un’iniziativa sulla”Resistenza”, alla Casa del Popolo di Vecchiano sono state consegnate delle targhe in memoria di tre soci fondatori del circolo, venuti a mancare. Io sono stata invitata a ritirare la targa di uno di loro, il Compagno Antonio Spinesi, in qualità di segretaria di sezione del PRC, partito al quale Antonio era iscritto. Accettando l’invito ho però sottolineato che prima di tutto Antonio era mio zio ed alla richiesta di dover dire due parole in suo ricordo, ho replicato che non mi sarebbe stato facile farlo senza commuovermi, ma il problema non si è certo posto all’occasione! Ieri sera poi, l’orario dell’evento è stato anticipato ed io trovandomi lì prima del tempo per puro caso, ho assistito, subendola, ad una scena che non riesco a qualificare. La relatrice presentando l’evento parla di DUE targhe a DUE soci fondatori, ed io lì per lì non comprendo, penso ad un di lei lapsus, come quello avuto sul nome di Antonio, ma quando si arriva al distinguo politico, allora si è tutto chiaro: due targhe fatte fare per iniziativa del circolo PD di Vecchiano ed una quella di Antonio fatta su iniziativa del Circolo Arci!!! Ora mi chiedo:< ma se l’intento era quello di ricordare 3 cittadini storici, che han partecipato a nascita e vita del circolo, era necessario il distinguo partitico? Era necessario sottolineare che neanche dopo morti si è uguali??? Forse perché il tutto avveniva in sede di festa PD ed allora era necessario sottolineare divergenze d’ideali?!? Ringraziando, comunque, sentitamente il circolo ARCI, mi scuso con tutti i miei zii e cugini che ieri sera son usciti di casa per le ventidue, certi di far cosa gradita ad Antonio ed alla sua memoria e che arrivati alla casa del popolo si son trovati di fronte al fatto compiuto. Eh si perché per la nostra famiglia era una questione di sentimento, di rispetto per la memoria e per il ruolo di socio fondatore del circolo, di cui mio zio, il Compagno Antonio Spinesi, era sempre andato fiero ed aveva sempre rivendicato.
Lara Biondi, nipote di Antonio Spinesi