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La Pro Loco Ripafratta “Salviamo La Rocca” organizza per sabato 18 maggio una conferenza dal titolo “Crocevia di cammini - Il confine pisano-lucchese tra itinerari e cammini, beni storici, turismo sostenibile e volontariato culturale”. L’evento si terrà a Villa Roncioni, nel borgo di Pugnano, comune di San Giuliano Terme, alle ore 10

Teatro del Popolo Migliarino
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Domenica 12 maggio torna la Fiera di Paese a Migliarino
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Comune di Vecchiano
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. . . il sig Marino vuole metter becco dove da anonimo .....
Correva voce, al Circolo, che Bruno della Baldinacca .....
Il tuo forse lo ha guadagnato ultimamente ed il mio .....
Cara manuela
io non so con esattezza i pro e i contro .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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A cura di Erminio Fonzo
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da Museo del Bosco
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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Credevo di riuscirci mare
Ma non ti potei solcare
Ma è vero giuro è vero
Pur cambiando la vela e mura
Se gira il vento dritta
Al cuore
Per amarti .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
ITALIA
"Cittadinanza a bimbi stranieri nati in Italia". Tu che ne pensi?

23/11/2011 - 16:50

  • "Cittadinanza a bimbi stranieri nati in Italia".
     
     Tu che ne pensi?
  • Fa molto discutere l'appello lanciato ieri dal presidente Napolitano. L'idea sembra raccogliere consensi tra Pd, Idv e Terzo Polo; si dice invece fermamente contraria la Lega Nord. E tu, che ne pensi?

  • Commenta la notizia e dacci la tua opinione!

  • Mi auguro che in Parlamento si possa affrontare anche la questione della cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati stranieri" lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "Negarla - ha aggiunto - e' un'autentica follia, un'assurdita'. I bambini hanno questa aspirazione". Un auspicio, quello del Presidente, che ha raccolto un immediato coro di consensi, dal Pd a Casini, all'Idv, con l'eccezione della Lega.
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    29/11/2011 - 0:59

    AUTORE:
    S.C.

    Sono io che non avevo capito o interpretato correttamente il tuo post.

    Ciao,

    Simone

    27/11/2011 - 14:21

    AUTORE:
    Tiziano Nizzoli

    Non c'è stato nessun fraintendimento, la pensiamo nello stesso modo, ho solo voluto usare la tua montagna ed il tuo topolino per far capire a chi ci legge le dimensioni del fenomeno che ineluttabilmente incombe sulla nostra società, con un invito a gestirlo nel migliore dei modi, non a rifiutarlo "a priori". Un saluto cordiale

    27/11/2011 - 12:57

    AUTORE:
    Pippo l'Ortolano

    Io sono concorde alla proposta del nostro Presidente, anzi andrei oltre. Se è vero che la vita nasce all’atto del concepimento dell’essere umano, io gli darei la cittadinanza da quel giorno. Fornirei, infatti, tutte le coppie di stranieri che passano per il nostro Paese; per lavoro, per interessi diversi, per turismo, una confezione di stick per il test di gravidanza e se la prova risulta positiva, provvederei subito a rilasciale il documento di cittadinanza per il figlio o figlia che sia, e se poi sono gemelli permetterei di fare delle fotocopie in autocertificazione. Per far fronte alle inevitabili spese che l’operazione e la fornitura del presidio sanitario comporterà, abolirei tutte le esenzioni sulle prestazioni sanitarie e se non dovessero bastare i fondi metterei una forte tassa sulle scarpe da calcolare in base al numero in rapporto con l’altezza della persona, ovviamente differenziando: maschio, femmina, bambino. Tutto ciò rilevabile da un censimento nazionale da aggiornare mensilmente a cura di ogni cittadino italiano, a sue spese, che abbia la cittadinanza derivata da ius sanguinis.

    27/11/2011 - 9:03

    AUTORE:
    Oracolo (politico eclettico)

    ...non avremo proposte bislacche dei leghisti di ultima ora dato che il candidato della lega nord a Sindaco; Signiorini non ha avuto consensi neppure per entrare in Consiglio Comunale e..voleva far dimettere il nostro Sindaco pro tempore (forse per far contento il solo sig. Snauzer leghista solitario che acquistò tutti i flaconi d'enterogermina destinati a noi di sinistra per l'eventuale sconfitta elettorale inflittaci dal sig. Signorini e..(forse)li bevve tutti lui

    Suonare l'inno di Mameli prima di un Consiglio Comunale che ha all'ordine del giorno la pulitura delle fossette prima dell'inverno o del Fosso del Mulino e.."siam pronti alla morte l'ita-li-a chiamò-parapa parapa...sarebbe come suonare l'inno prima della partita calcistica di terza categoria fra il Pappiana ed il Metato; suvvia sig Valerio, la nostra/sua Italia ha altri problemi e se decidessero a livello mondiale che i trenta milioni di cittadini italiani partiti per le Americhe e per altri stati Europei nel secolo scorso dovessero per forza rietrare con a seguito una casa e lavoro certo ed in più con figlie e nuore incinte "bon pere mì fii"; conviene tenerci il milioncino di nuovi Italiani ed integrarci con loro come è successo nelle Americhe scoperte da Vespucci e Colombo qualche annetto fa.
    Anche noi contadini quando si "immigrò" in fabbrica negli anni /50/70 non si era ben visti dagli operai (Italiani come noi)perchè si era abituati a lavorare il doppio e si pretendeva la metà di loro.

    Ora siamo nel 2011 (anche a San Giuliano) e la nostra è una crisi di sovrappolazione mondiale (sette miliardi son troppi per un mondo solo, ma non si può allo stato attuale decidere : te si-te no! ci vuole un bel periodo di decrescita e di ben-essere non di ben-avere, come spesso ci raccomanda il buon Gesualdi da Nodica.
    Per quanto riguarda noi Italiani nuovi e vecchi è una crisi di sovraproduzione, basti vedere i migliaia di capannoni e villette a schiera con la scritta: vendesi-affittasi ed i banchetti anche dei mercati rionali con tremila cinture esposte per venderne due grandi ed una piccina nell'intera mattinata.

    In ultimo, se davvero vogliamo progredire anche nel nostro piccolo con l'opportunità che ci offre questo nuovo modo di rapportarci offerto dalla Voce del Serchio, vedo meglio altri argomenti che questo perchè io do per scontato che i neri son bianchi come noi e loro mi trattano di suo pari e che le donne sono uomini come noi e che il Presidente della Repubblica o del Consiglio dei Ministri non sono al di sopra delle leggi e della Costituzione Italiana.

    27/11/2011 - 1:07

    AUTORE:
    valerio ciacchini

    Sono un leghista anomalo, sono contro la secessione e l'indipendentismo, sono a favore dell'inno di Mameli, tanto che mercoledi discuteremo una mozione della lista a cui appartengo perchè sia suonato ad ogni inizio di consiglio comunale, ma sono pur sempre leghista e non è l'Italia che voglio quella invasa da donne incinta extracomunitarie e zingare. L'Italia agli italiani, gli ospiti devono fare anticamera qualche anno per diventare cittadini italiani, devono dimostrare di avere un reddito stabile,una casa in cui vivere, di avere appreso perfettamente la nostra lingua e accettato la nostra cultura e la nostra storia, questo pubblicamente, poi quando chiudono la porta della loro casa, all'interno possono fare quello che gli pare, inginocchiarsi verso La Mecca, leggere il Corano,imporre il loro assurdo maschilismo, ma poi si devono ricordare che quando riaprono quella porta, entrano in Italia.

    Valerio Ciacchini

    26/11/2011 - 19:46

    AUTORE:
    ABC

    La cittadinanza data d'ufficio, che è la stessa cosa che per forza, no eh Napolitano, via! Mi sa che la tua omonimia sia bizzarramente casuale. Non sarà che nel tuo concetto di democrazia si nasconda, a tua insaputa, come per la maggior parte degli italiani, qualcosa d'antico, anzi di rinascente?...

    Non è meglio una legge che dia la cittadinanza italiana fin dalla nascita ai bambini nati in Italia anche se figli di stranieri? Mai, naturalmente, contro il volere dei genitori, e sempre con la possibilità di rinunciarvi dal compimento della maggiore età.

    Ci sono questioni che riguardano esclusivamente la vita e la libertà delle persone, e tale libertà devono poter avere i cittadini, quando non vi siano leggi che non prescrivono e non vietano. E su certe questioni non vi devono essere leggi né che prescrivano né che vietino.
    Della libertà si parla quasi sempre retoricamente, ma è difficile conoscerla, e più difficile praticarla. Coerentemente.

    26/11/2011 - 10:59

    AUTORE:
    fabio

    oltre a regolarizzare i cittadini nati in Italia regolarizzerei tutti coloro che da tot anni risiedono stabilmente in Italia.
    Toglierei la cittadinanza a coloro che predicano secessione.

    25/11/2011 - 19:00

    AUTORE:
    Napolitano Francesco

    ... non ho niente in contrario, ma non so se sarebbero della stessa idea i genitori stranieri. Magari se sono contrari i genitori potrebbe essere data la nazionalità italiana d'ufficio per i nati in Italia al compimento dei 18 anni d'età, salvo rinuncia.

    25/11/2011 - 18:22

    AUTORE:
    ita

    la discussione sta andando fuori tema... interessanti, le osservazioni dell'oracolo ma l'articolo/sondaggio chiedeva: tu che ne pensi?

    25/11/2011 - 17:40

    AUTORE:
    S.C.

    Gent.le Tiziano, o mi sono spiegato male o non mi hai capito. Io sono a favore dell'integrazione fra culture diverse e sono a favore, da sempre, prima ancora che nascessi, sul dare la nazionalità italiana al bambino "straniero" che nasce in Italia. Io mi sento cittadino del mondo, perché non dovrebbero esserlo gli altri? Quando dico "la montagna ha partorito il topolino", intendo dire che per me erano e sono cose già scontate... ne parlavo con i miei genitori quando ancora prendevo le pappine della MILUPA. Spero di esser stato chiaro.

    Un saluto.

    25/11/2011 - 8:43

    AUTORE:
    Oracolo (politico-didattico)

    Anche nella cosiddetta padania valgono ancora la Costituzione Italiana. Il Suo Garante nella figura di Capo dello Stato eletto (non nominato) in seduta congiunta dalla Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

    L'Italia non è una Repubblica Presidenziale ed il Capo del Governo non è eletto direttamente dai cittadini ma dalla maggioranza dei rappresentanti dei cittadini.
    Quando questa maggoioranza viene meno e la crisi può essere parlamentare con voto di sfiducia ma anche exstra parlamentare come in questo caso dove il Presidente del Consiglio prevedendo la sua sconfitta con un voto parlamentare ha rimesso il suo mandato di capo del governo nelle mani del Garante dello Stato Italiano il quale per l' Autorità conferitagli dalle leggi Italiane e soprattutto dalla Costituzione Italiana ha l'obbligo (prima di sciogliere il Parlamento ed andare a nuove elezioni di ricercare all'interno del Parlamento una nuova maggioranza e due sono le possibilità del Garante: dare mandato esplorativo come fu dato a Nilde Jotti o dare direttamente il mandato ad una personalità anche indipendente come fu dato a Ciampi.
    Se la maggioranza ricercata esiste nei fatti e le consultazioni sono un atto di ricerca della eventuale maggioranza nuova.
    Poi tale maggioranza dovrà passare da un voto parlamentare nelle due camere e da li si avrà o meno un governo eletto dai rappresentanti dei cittadini Italiani.

    In conclusione: L'Italia non è una repubblica presidenziale ma parlamentare (è il Parlamento che elegge il presidente incaricato e la sua maggioranza).Il Capo dello Stato nomina i Ministri (o meno)indicati dal Presidente del Consiglio dei Ministri incaricato di formare un nuovo Governo della Repubblica Italiana.
    A differenza dei Sindaci; Sindaco sarà colui che appare bello o brutto che sia in quei (buffi) manifesti elettorali dove in alcune città vediamo una ventina di faccioni pretendenti a quella carica; più buffo ancora si è visto il sorriso a 32 denti del Presidente del Consiglio uscente in manifesti elettorali di mezza Italia con la pretesa di essere tutto lui da tutte le parti ma era un espediente per racimolare più voti possibili dato il suo (appeal)fra la povera gente..ma questa è un'altra storia non contingente all'attualità.

    Vorrei ricordare al sig. Ciacchini Valerio un'altra data: 17 Gennaio 1995 che su indicazione dell'allora dimissionario Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi indicò Dini Lamberto al Capo dello Stato Italiano nelle consultazioni e lo stesso Presidente di allora, con leggi immutate come adesso, dette l'incarico a Lamberto Dini di formare quello che si chiamò per la prima volta "governo tecnico".
    Questa è la nostra storia e non altre.

    nb, mi prendo la mia bella libertà garantita da questo giornale online di non mettere la mia firma per esteso per non essere bistrattato come persona (saputella) ma cosciente di dare un piccolo contributo nella lotta per l'affermazione di idee giuste e non la lotta sulle persone..scrivo sull'attualità.
    Salute.

    25/11/2011 - 0:38

    AUTORE:
    valerio ciacchini

    Monti avrà avuto anche la maggioranza dei voti dagli eletti dal popolo, ma il popolo è stato comunque raggirato,tradito,offeso.
    Sarà la vecchiaia,ma non ricordo quando sono andato nella cabina elettorale di avere letto il nome di Monti, mi sembra ma sono certo di non sbagliarmi che erano due le candidature a premier e due erano le coalizioni, il rispetto del voto democratico e popolare, sarebbe stato l'immediato ritorno alle urne, ne più ne meno come hanno fatto in Spagna in soli due mesi.
    Io non la bevo la storiella che sarebbe stato un disastro e che i vari Bersani e Alfano hanno rinunciato alle elezioni per evitarlo, ognuno ha da risolvere beghe interne e non avrebbero dato così per scontato, ognuno dalla sua posizione, il risultato elettorale e quindi meglio questa assurda ammucchiata.
    Viva la Lega Nord

    non anonimo Valerio Ciacchini

    24/11/2011 - 23:46

    AUTORE:
    Oracolo equanime (siamo tutti pari uguale)

    Scrive il Ciacchini Valerio:
    ...il colpo di stato che ha negato a quella parte di popolo che ha vinto le elezioni di vedersi governare dai propri rappresentanti democraticamente eletti,...
    Anche Marcello Lippi era campione del mondo e dopo quattro anni, con la stessa squadra..ritornò presto nella sua Viareggio e il titolo passò ad altri.
    Così come il cavaliere "vinse" e.. perse per strada i Casini ed i Fini; comprò gli Scilipoti e.. le Carlucci andarono nei Casini ed anche la maggioranza che fù non ci fù più.

    La "negazione" non si è registrata in parlamento così come volle il troppo buono Prodi ed il cavaliere "cascato dal cavallo" ci raccontò dopo averne contato solamente 308 dei circa 400 che ne aveva e che "era tanto che voleva scendere".
    Ora come dice il Primo Ministro Monti eletto da una larga rappresentanza di eletti dal popolo Italiano, c'è un governo d'impegno nazionale e fra 13 mesi, alla scadenza naturale della legislatura, si ricontano i pippoli e speriamo di contarli non con la legge porcata dell'ex Ministro Calderoli, ma che il popolo elettore possa scegliere da chi vuol essere governato e che i "nominati" dai segretari o padroni dei partiti, sia un ricordo riprovevole (per non dire peggio) di questa ultima epoca ventennale purtroppo decadente della Nostra Repubblica Italiana nata dalla Resistenza al nazifascismo.

    W l'Italia Unita
    W il Garante della Nostra Costituzione Repubblicana.

    24/11/2011 - 21:19

    AUTORE:
    Contadino-operaio-impiegato: nonostante il feudo

    Con in testa il giovane Giacomo non sanno quanto possono offendere la maggior parte di immigrati in terra Italiana che dal lavoro dei campi (erano il 93% ad inizio del secolo scorso) ed ora sono a parti invertite stessi lavoratori nelle industrie e nei servizi e..quando sento dire che per diventare Italiano un giovane nato in Italia deve aspettare la maggiore età mi sento offeso come a quei tempi che essendo contadino non potevo aspirare a diventare operaio delle industrie perchè il "padrone terriero" non rilasciava il libretto di lavoro.

    24/11/2011 - 19:29

    AUTORE:
    NNNNNN

    Nel 1938 l'Italia si distinse proprio per idee e pensieri uguali a quelli che alcuni esprimono qui. A parte Jacopo che probabilmente è ancora giovane e certamente immaturo, un altro meno giovane,ma ugualmente immaturo spicca come perfetto campione.

    24/11/2011 - 18:59

    AUTORE:
    valerio ciacchini

    Ci mancava anche il sermone di Napolitano sulla cittadinanza ai figli degli immigrati, in questo momento con le alluvioni,lo spred,la crisi economica, il colpo di stato che ha negato a quella parte di popolo che ha vinto le elezioni di vedersi governare dai propri rappresentanti democraticamente eletti, l'intervento di Napolitano sembra quasi, anzi sicuramente, voler sviare l'attenzione degli italiani su un argomento che crea per la sua natura, una aspra discussione fra pro e contro, e così come sempre mentre noi popolino ci scanniamo su un non problema, LORO non aboliscono le province, non riducono ad 1/3 i parlamentari, non aboliscono il vitalizio, non si riducono lo stipendio,anzi continuano ad aumentarselo in sedute in cui compatti vanno tutti d'accordo senza nessuno contrario e l'informazione di regime del PALAZZO non ce ne rende conto.
    Detto questo non voglio pensare alla eventuale invasione delle donne incinta extracomunitarie o zingare, molto meglio lasciare le cose come stanno e come fra l'altro sono regolamentate negli altri paesi.
    valerio ciacchini

    24/11/2011 - 18:39

    AUTORE:
    ita

    sopattutto per quanto riguarda l'esame per la cittadinanza!

    24/11/2011 - 17:45

    AUTORE:
    simone7002

    La proposta del Presidente della Repubblica fà eco alla proposta di qualche tempo fà di un altro presidente, quello della camera Fini, pertanto è possibile supporre che vi siano i presupposti politici affinchè tale iniziativa abbia un seguito concreto in tempi ragionevoli.
    Se l'idea in se è condivisibile poichè è una delle poche vie all'integrazione vera e propria, restano ancora delle perplessità dovute al fatto che le regole della nostra società sono ancora troppo complicate, contraddittorie, evasive ed incerte e determinano uno stato di diritto virtuale che consegue ad una scarsa propensione identitaria già negli italiani DOC, figurarsi negli stranieri.
    L'esempio che viene alla mente come esempio di integrazione è costituito dagli Stati Uniti dove chiunque sia riconosciuto come cittadino americano è educato ad essere ed esso stesso si sente parte integrante di quella nazione indipendentemente da origini, colore della pelle e stato sociale.
    Certo anche lì vi sono situazioni particolari e segni di razzismo non mancano, ma chiunque sà che se sgarra e viene colto in fragranza di reato paga, sia esso un politico, un economista, un milionario o un semplice poveraccio.
    Quando suona l'inno tutti si fermano, certo è anche ecesivo ma è un segno forte di appartenenza garantita dalle regole.
    In fondo gli USA prima del 1700 non c'erano come non c'era l'Italia, anche gli americani sono un mix di razze eterogenee sin dalle origini, noi abbiamo mille dialetti e mille campanili, non proprio razze, anche se a volte esondiamo in quella terminologia, per cui la tra noi e loro, ad esempio, la differenza è proprio nelle regole sociali composte da diritti e doveri uguali per tutti, cosa che da noi non è mai stato e che gli ultimi 20 anni semmai hanno largamente differenziato.
    Il processo di integrazione quindi và iniziato prima da noi stessi e che non sia solo la nazionale di calcio a unirci di strada ce n'è ancora parecchia da fare.

    24/11/2011 - 15:19

    AUTORE:
    odc

    La proposta del Presidente della Repubblica Napolitano mi sembra saggia.

    I bambini nati in Italia, ma figli di stranieri, parlano italiano, non anche italiano, soprattutto italiano, frequentano le scuole italiane e sono legati allo Stato italiano dal rispetto delle leggi e dallo "ius soli" (diritto di suolo).

    Il senso della proposta del Presidente mi sembra quello di adeguare l'Italia a una più civile situazione europea.

    24/11/2011 - 14:15

    AUTORE:
    Giacomo Mannocci

    Napolitano si metta l'animo in pace e continui pure nella sua retorica risorgimentale/ resistenziale. Non solo la Lega ma anche il PDL si opporranno aquesta proposta e Monti - saggiamente - non si è pronunciato in merito perchè sa che salterebbe il banco. Tacciono anche tutti i ministri. Il PDL (lo dico per l'articolista che non ha citato stranamente un partito con oltre il 25% del consenso. mah...) non fa parte del coro dei consensi a questa proposta. Un immigrato, se nato in Italia, è giusto l'acquisti (con esplicita richiesta) solo al compimento del 18esimo anno di età quando ha imparato la storia, i costumi, la lingua della nostra Patria. Non vorremmo che i "nuovi Italiani" tanto declamati da Napolitano (fortunatamente vicino anche lui alla fine del mandato) chiedessero poi l'applicazione della sharia, essendo in buona parte musulmani. Abbiamo visto cosa è successo in Francia e in Inghilterra con la c.d. seconda generazione di immigrati. Peggio quasi sempre della prima. Il multiculturalismo deve essere rigettato e calpestato con il dovuto disprezzo.

    24/11/2011 - 13:43

    AUTORE:
    ABC

    Io penso che un bambino di genitori stranieri e uno di genitori italiani che nascono oggi in Italia, per quanto riguarda la storia e la cultura italiana sono sulla stessa linea di partenza. Cresceranno insieme e insieme impareranno Dante e Leopardi, l'Unità d'Italia e la Resistenza (se ancora si ricorderà, la Resistenza, in questa temperie di revisionismi).
    Tuttavia, pur sulla stessa linaea di partenza -se le tradizioni civili avessero ancora un valore ma non ne hanno più- il bambino straniero sarebbe avvantaggiato poiché imparerebbe contemporaneamente due tradizioni: quella italiana e quella del paese d'origine dei suoi genitori.
    Non so quanto le famiglie straniere le conservino o le vogliano conservare; invece c'è da dire che oggi, quanto a tradizioni, le nuove generazioni italiane hanno imparato e conservano quasi esclusivamente
    quelle religiose -che sono un handicap per la civiltà e per il progresso. Se a questo si aggiunge che la generazione degli anni Ottanta-Novanta è cresciuta in un paese berlusconizzato, e dunque delle tradizioni di civiltà che contraddistinguono un popolo ha imparato pochissimo o niente, non vedo cosa possa insegnare di tradizionale ai propri figli.

    24/11/2011 - 11:04

    AUTORE:
    Mary

    Ancora non riesco a capire il perche un bambino nato in territorio italiano non diventa automaticamente italiano.

    Non sono per niente d'accordo che l'italianità sia solo un fatto di apparteneza ad una cultura e non un diritto di nascita.
    Non dobbiamo dimenticarci degli italiani che sono emigrati all'estero e per ovvi motivi non hanno avuto l'opportunità di leggere né il Manzoni, né di imparare la storia del proprio paese. Quelle persone sono italianissime dovunque si trovano!

    Nessun paese, per conservare la propria purezza culturale e razziale chiuderebbe mai le proprie frontiere in un periodo di massima globalizzazione e l'Italia non sarà l'eccezione.


    Ogni bambino nato in Italia è italiano!

    Mary, un italiana nel mondo.

    24/11/2011 - 0:21

    AUTORE:
    Jacopo Perrone

    Non basta nascere in Italia per essere automaticamente Italiani.
    L'Italia non è una zolla di terra,è lo spirito di un popolo.
    Per essere davvero Italiani bisogna dimostrare di essere imbevuti della cultura del nostro paese.
    Bisogna aver letto Leopardi e Manzoni,e bisogna saper parlare bene la lingua di Dante.
    Bisogna conoscere la storia del nostro paese perchè chi non la conosce è condannato a ripeterla.
    Queste cose,il figlio di due Italiani,le impara fin da quando è in fasce.
    Il figlio di due immigrati può abitare nel nostro paese per tutta la vita e non impararle mai.

    Per queste ragioni credo che anche un immigrato nato e cresciuto in Italia debba fare l'esame per la cittadinanza guadagnandosi il diritto di essere italiano.

    23/11/2011 - 23:14

    AUTORE:
    Tiziano Nizzoli

    La montagna ha partorito il topolino? Si, ma il topolino siamo noi, mentre la montagna è la mole di immigrati che tra poco avremo nel nostro Paese! Non possiamo sfuggire alla multietnicità, è il nostro futuro, il razzismo deve rappresentare un passato da non dimenticare e sicuramente un errore da non ripetere. L'immigrazione non è un fenomeno da ostacolare, ma da gestire! Considerare italiano un senegalese che nasce in Italia è inevitabile, come sarà inevitabile convivere con un italiano che lo considererà un "diverso"

    23/11/2011 - 19:10

    AUTORE:
    S.C.

    ... che il nostro Presidente lo esplicitasse in modo molto chiaro. La montagna ha partorito il topolino... adesso speriamo che la maggioranza del Parlamento (e il nuovo Governo) producano qualcosa di positivo, allontanando sempre di più il nostro pessimo trascorso storico delle "leggi razziali"...