Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
L'autunno è una stagione che nel suo significato connotativo simboleggia il periodo della maturità che precede la vecchiaia. L’estate è finita.
L’autunno avanza piano piano e vela le cose di malinconia, l’animo del poeta è triste. Il tempo migliore dell’esistenza è ormai passato: presto giungerà l’inverno dell’anno e della vita.
Autunno. Già lo sentimmo venire
nel vento d'agosto,
nelle piogge di settembre
torrenziali e piangenti,
e un brivido percorse la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora passa e declina,
in quest'autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio.
Cardarelli attraverso le belle immagini della poesia trasmette lo scorrere del tempo, del distacco da un periodo più lieto e del presentimento della morte, tutti temi presenti ossessivamente nell'opera del poeta.
La poesia di Caldarelli è descrittiva e lineare, legata a ricordi passati di qualunque tipo, siano paesaggi animali persone e stati d'animo, che vengono espressi con un uso di un linguaggio discorsivo e nello stesso tempo impetuoso e profondo.
Vincenzo Cardarelli è stato un uomo solo, ha vissuto nella solitudine quasi tutta la vita ed è morto a Roma il 18 Giugno 1959 nell'Ospedale Policlinico, solo e povero.
Io non mi rivedo certo nella melanconica vita del Poeta, come vedete non sono solo, ma non posso fare a meno di pensare al mio autunno e ai ricordi che cadono come le foglie della mia quercia, foglie e ricordi che una parte di me ri-raccoglie e ri-abbraccia attraverso un simbolo di una nuova primavera.