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Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
AVANE - FILETTOLE - LUDOTECA
segue

7/12/2011 - 7:41



Per gratificare tutti i ragazzi che hanno scritto quei racconti che hanno destato interesse fra amici e parenti, fra assessore e professore, fra loro stessi  principalmente e alquanto pessimismo in qualche altro “lettore”, ecco il seguito delle storie “terribili” con la seconda e la terza classificata ricordando, se ce ne fosse bisogno,  che i nostri bambini giocano a fare i cattivi, è una moda forse discutibile, ma è l’allegria che fa scorrere un finto sangue e finti sbudellamenti con la loro ridanciana crudeltà  che si distanzia abissalmente da quella sottile subdola e politicamente nascosta dei grandi di negare anche del cibo, a qualcuno più sfortunato di loro, camuffandolo con le due note misere fette di pane (tanto per fare un piccolo esempio):
 
 
C’ERA UNA VOLTA BRUNO……
 
C’era una volta Bruno e le sue sorelle. La mamma  chiese loro  di pulire la dispensa piena di libri. Alla sorella di Bruno cascò un libro sulla testa, lo aprirono e, sfogliando le prime pagine, si accorsero che ne mancava una. Cercarono di trovarla nelle pagine avanti e ad un certo punto cascò qualcosa. Lo raccattarono e videro un foglio vecchio e sporco: era una mappa!
Guardarono la data e videro che era l’anno della vecchia cittadina, di 100 anni fa. Guardarono una foto e videro che la montagna di cui parlava la mappa era proprio quella davanti a loro.
La mattina all’alba si svegliarono, si prepararono, presero il furgone del papà e partirono verso la montagna  Arrivati alla montagna presero la mappa in mano e si misero in cammino. La mappa diceva di sorpassare le “Rocce del Diavolo”.
Fatta sera tirarono fuori le torce, perché la mappa diceva di guardare attraverso i cespugli. Qui trovarono una croce con un diamante nel mezzo. La mappa diceva di far passare la luce della torcia attraverso il diamante, per illuminare il sentiero da prendere. Si trovarono davanti a una grossa miniera d’oro. Bruno decise di seguire la miniera, che secondo lui portava davanti al luogo indicato nella mappa. Arrivati nel mezzo della miniera, stava crollando tutto. Corsero e in un battito di ciglia si ritrovarono davanti ad un mostro con la testa di lupo e il corpo di un dinosauro che combatteva per difendere il tesoro.
La sorella di Bruno prese la pistola laser che aveva in tasca e gli sparò. Il tesoro era la pagina segreta del libro.
Tornarono a casa e attaccarono la pagina e scoprirono la vecchia storia della cittadina segreta. Portarono il libro nel museo della vecchia cittadina e quel libro diventò la scoperta più bella che la cittadina segreta aveva. Tutti e tre andarono a letto e con un sospiro dimenticarono la loro avventura.
 
 ANDANDO NEL PARCO DI SAN ROSSORE GIOVANNINO……
 
……si annoiava molto, perché non c’era nessun bambino della sua età.
Giovannino, triste ed in solitudine, si allontanò senza accorgersene. Prima del tramonto Giovannino trovò una vecchia casa abbandonata: era piena di crepe, con la porta che cigolava, le finestre con i vetri rotti che si muovevano a destra e a sinistra, le tende erano strappate e sventolanti.
La casa aveva un aspetto orrendo. Giovannino non aveva intenzione di entrarci, ma non aveva altra scelta perché era in arrivo un temporale.
Quella casa era maledetta. Le leggende dicevano che nella notte di luna piena, cioè quella notte, un lupo avrebbe ululato sulla collina di fronte e quella casa si sarebbe riempita di fantasmi e di zombi.
Giovannino, facendosi coraggio, entrò nella casa. Appena entrato desiderò che gli zombi e i fantasmi fossero solo leggende. Aspettò ansiosamente la mezzanotte e, per sua sfortuna, la casa cominciò a riempirsi di zombi e fantasmi. Ad un tratto sulla collina di fronte apparve il lupo con il suo malefico ululato.
Giovannino scoprì come sconfiggere i fantasmi e gli zombi: era facendosi coraggio.
Dopo averne sconfitto uno, tutti gli altri scomparvero, pure il lupo. Giovannino si addormentò dalla stanchezza. La mattina dopo si svegliò e la luna piena era scomparsa. Tutto era ridiventato normale. Era stato talmente coraggioso che aveva spezzato l’incantesimo.
I suoi genitori, preoccupati, fecero cercare Giovannino dal suo cagnolino, un labrador marrone di nome Gioil, che era molto affezionato al suo  padroncino. Gioil lo riportò a casa, indicandogli la strada, dove lo aspettavano tutti ansiosamente.
Giovannino tornò a casa con Gioil e i suoi genitori lo accolsero benissimo, però lo misero in punizione perché non bisognava allontanarsi da casa senza avvisare. Giovannino credeva di essersi salvato, ma al contrario gli spiriti lo inseguirono e la notte di luna piena riapparvero. Egli si accorse che i loro poteri stavano crescendo a vista d’occhio. Era disperato, non sapeva più casa fare perché non sapeva più come sconfiggerli. Avendo perso tutte le speranze, andò allora alla casa per trovare una soluzione. Entrò e dopo qualche minuto che camminava sulle antiche mattonelle della vecchia casa pestò la mattonella più importante: era una specie di porta d’ingresso per l’archivio magico dei sette maghi.
L’archivio era pieno di pozioni, libri di incantesimi, erbe, fiori ecc…. Giovannino trovò un libro di incantesimi e dopo qualche ora trovò un incantesimo da fare con erbe, terra e fiori, che per fortuna conteneva tutti  ingredienti a sua disposizione. Preparò la pozione e aspettò che gli spiriti si avvicinassero.
Appena gli spiriti furono vicini, versò loro addosso la pozione magica e tutti gli spiriti scomparvero per sempre.
Per vendicarsi di Giovannino c’era però un altro tipo di spirito, molto più potente, che poteva anche incenerire una persona o creare una grande esplosione come il Big Bang. Era lo spirito più potente al mondo, nessuno l’aveva mai sconfitto perché era imbattibile: erano tutti gli spiriti del mondo uniti insieme. Solo la “pozione dell’infinito” poteva sconfiggerlo, ma secondo la leggenda era stata buttata nella galassia dal Re Pinance e da quel momento non fu più ritrovata.
Nel magico archivio però c’era uno slittino per viaggiare nella galassia e forse c’era una speranza per trovarla.
Dopo circa un giorno la trovarono e stavano aspettando per la lotta finale. Dopo  un altro giorno il momento arrivò: lo spirito non credeva ai suoi occhi, ma non poteva scappare perché ormai era troppo tardi.  Giovannino gli tirò quindi la pozione dell’infinito addosso e lo spirito scomparve per sempre.
Ormai Giovannino aveva vinto la battaglia e pianse lacrime di gioia  perché potè ritornare a casa.
Dopo tanti anni si fidanzò con una ragazza con la quale fece due figli, Nicola e Alessia. Vissero per sempre felici e contenti, ma aveva imparato la lezione e non dimenticò mai la sua esperienza.
 
 come vedete  "i bambini ci ridono" !

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