none_o


L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Di Gavia
none_a
di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
none_a
di Mollica's
none_a
Di Siciliainprogress
none_a
Non cancellerò
Quella foto tua
Come la gioconda
E la rosa gialla
Sulla pelle mia
Stare insieme a te
In quest anni miei
Insieme a tutto il resto
Tu .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
MIGLIARINO - Teatro del Popolo
Odore di libri e di cucina

16/12/2011 - 8:21


Odore di libri e di cucina 

L’Associazione Culturale La Voce del Serchio, in collaborazione con Slow Food, organizza, al Teatro del Popolo di Migliarino venerdì 16 dicembre alle 21.00, “Odore di buono”, serata artusiana (posti esauriti) in omaggio a “Odore di chiuso”, l’ultimo giallo “di Marco Malvaldi con protagonista Artusi, di cui ricorre il centenario della morte.

 

Saranno presenti lo scrittore Marco Malvaldi, che è a casa sua, e il prof. universitario Mauro Moretti, che parlerà su Artusi e la vita culturale fiorentina del suo tempo. Interverrà il gruppo teatrale Attiesse.

 Ha assicurato la sua presenza anche Felici Editore, la Casa editrice pisana che ha pubblicato “Scacco alla torre”, una particolare guida di Marco Malvaldi alla nostra città.

Per gentile concessione dell’autore, che ringraziamo tantissimo, pubblichiamo questo suo articolo sui segreti e sapori della cucina. “Io studente al corso di cucina” 

 

MARCO MALVALDI  a una scuola di cucina trovi gente di tutti i tipi. Alberto, per esempio, cinquantenne divorziato che non ha mai toccato una pentola in vita sua, e ha la faccia allegra e fiduciosa di chi attraversa il mare che c’è tra il dire e il fare con la consapevolezza che la cosa più importante è la nuotata, e non l’approdo.

Remo invece ha trent’anni, una laurea assolutamente inutilizzabile in storia del cinema: rilevato un bar da un annetto, adesso vorrebbe proporre qualche piattino appetibile all’ora di pranzo, invece dei cannelloni surgelati che fanno tanto mensa carceraria.

 Su dieci solo due donne, però carine, e inaspettatamente under 20. E, soprattutto, c’è il cuoco.

Batoni. Si è presentato così, col cognome, “piacere Batoni” (ed è venuto fuori presto il perché, dato che una quarantina d’anni fa lo hanno battezzato Denaldo), un sorriso sincero e una panza rassicurante.

 Ogni mercoledì prepariamo un pasto completo, uguale per tutti. Poi, una volta finitolo, si mangia tutti insieme, e ognuno è responsabile di come cenerà. Ma di sicuro, ci assicura Batoni, l'ultima volta mangerete meglio della prima. Speriamo.

Come si fa una cena?

Innanzitutto, ci spiega Batoni, usando bene la cucina che avete.

 Tutte le cene che prepareremo qui hanno tre piatti: uno sul fuoco, uno al forno, uno crudo o freddo.

 Così non si hanno tempi morti e non ci si incasina con i fuochi.

 Secondo, usando con criterio le pentole; non pensate mai di usare la stessa padella per farci saltare la pasta, poi lavarla e riutilizzarla per farci saltare le verdure. Vi farete saltare solo i nervi.

Sarà. Intanto, ho l'impressione che i nervi a volte stiano per saltare a lui. Come quando Sabrina, di fronte a carota, cipolla e sedano (sacro trittico del soffritto) ha chiesto dove fosse la mezzaluna. La mezzaluna la usano le mezzeseghe, ha risposto Batoni in falsetto.

 Nessun cuoco usa la mezzaluna. Col coltello si fa meglio e si fa prima. Ma io mi trovo meglio con la mezzaluna, ha detto Sabrina. È una tua impressione, ha risposto Batoni recisamente, e le ha messo in mano il coltello.

 Dopo qualche settimana, devo ammettere di aver imparato parecchie cose. La principale è che cucinare richiede il suo tempo, e i suoi tempi; non puoi cuocere la carne più velocemente alzando la temperatura, non puoi far lievitare il pane soffiandoci dentro. Bisogna tenerne di conto.

L'altro aspetto che credo di aver compreso appieno è che non si possono fare errori. Ne basta uno per rovinare tutto il tuo lavoro. Non conta che tu abbia fatto bene tutto fino a quel momento; se lasci soffriggere l'aglio un attimo di troppo, se metti troppo sale, se primo e il secondo sono pronti contemporaneamente, è un casino.

 La piacevolezza di quello che mangerai ne risulta irrimediabilmente compromessa.

 Per me, figlio del computer e della possibilità di cancellare, correggere e riscrivere senza lasciare tracce, è una lezione non da poco.

C'è un'ultima cosa, infine, che ho capito: che quello che mangio mi piace principalmente perché l'ho fatto io, e so quanta attenzione mi ci è voluta. Lo stesso piatto messomi davanti al ristorante non avrebbe tutti questi sapori.

 (da La Repubblica, 1 ottobre 2011)




+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri