Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
La tutela delle persone si ottiene valorizzando le strutture sociali nel territorio
Nella frazione di Mezzana da sempre c’è una struttura sociale patrimonio della collettività, nel tempo divenuta il punto di riferimento della popolazione delle frazioni del lungarno.
Li avevano trovato sede la circoscrizione, li erano presenti studi medici, li venivano effettuati i prelievi del sangue, ed ospitavano anche diverse associazioni. Quel luogo racchiudeva un idea di servizi sociali nel territorio, vicini al cittadino.
Con la crisi, e le varie ristrutturazioni di questi anni, quasi tutti i servizi sono stati dimessi, il comune ha accentrato di nuovo i servizi nel capoluogo, i servizi medici sono usciti, la pubblica assistenza nel frattempo costituitasi anche nelle frazioni di GHEZZANO COLIGNOLA MEZZANA è andata in un luogo piu decentrato e piu piccolo invece in quella sede poteva trovare un posto più accogliente, li sono rimasti solo i Vigili Urbani, ed alcune associazioni, compreso lo SPI/CGIL. Ed il futuro di quella struttura, patrimonio della intera collettività, rischia di cessare la sua funzione, e la sua esistenza perché ceduta.
Noi pensiamo che questo scelta, se attuata sia sbagliata. Nella situazione di crisi quale noi siamo, le persone vedono ogni giorno ridursi i servizi, e le tutele collettive e individuali, con costi anche economici molto pesanti, se poi si riducono ulteriormente le strutture territoriali al servizio del cittadino si aggrava la condizione delle persone.
Vendere quella struttura pensiamo sia un errore, perché è patrimonio della collettività, perché senza costi aggiuntivi li potrebbero di nuovo essere concentrati servizi alla persone, anche servizi dello stesso comune, perché quella realtà potrebbe di nuovo essere un punto di riferimento per la popolazione.
Questo vale per la struttura di Mezzana ed altre strutture presenti nel territorio sangiulianese. La crisi economica non può essere il deterrente per smontare un patrimonio sociale, costruito nei decenni dalle generazioni che ci hanno preceduto, per portare un maggiore benessere e socialità alle persone.
Si pensi di nuovo ad una diversa organizzazione della macchina comunale, si pensi a come le associazioni del territorio possono operare in modo decentrato coi medici di base nelle sedi pubbliche. Si abbia una idea alta e lungimirante della presenza territoriale e ci accorgeremo che le cose possono essere fatte anche senza costi aggiuntivi, se non c’è questa idea alta della società diviene difficile trovare situazioni compatibili con le esigenze della popolazione.
Per quanto ci riguarda, come abbiamo fatto nel passato continueremo, a batterci per soluzioni che salvaguardino quel patrimonio pubblico che può portare benessere alla collettività .
SPI/CGIL SAN GIULIANO-MEZZANA