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Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.

Comune di San Giuliano Terme - comunicazione
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Prefettura di Pisa – Ufficio Territoriale del Governo
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Massimiliano Angori
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. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....

per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com

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IMMAGINA San Giuliano Terme
I nostri candidati
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Forza Italia Provincia di Pisa
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Di Umberto Mosso
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da Museo del Bosco
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
VECCHIANO
Il Regolamento Urbanistico: energie rinnovabili e recupero delle aree di cava

29/12/2011 - 17:27


Il Regolamento Urbanistico: energie rinnovabili e recupero delle aree di cava


Vecchiano –

 Il primo Regolamento Urbanistico del Comune di Vecchiano prevede un corretto impatto ambientale sul territorio. Punto di forza del fondamentale strumento urbanistico sono, infatti, le previsioni in tema di risparmio energetico.  Nello specifico, i nuovi edifici residenziali dovranno essere realizzati in modo da essere inseriti in classe A.

 In particolare, gli interventi di realizzazione di nuovi edifici dovranno usare le migliori tecnologie per il risparmio energetico ed idrico. Il RU prevede, inoltre, di favorire la produzione di energia attraverso fonti rinnovabili. Per quanto riguarda i nuovi edifici, è stata  prevista la realizzazione delle coperture fotovoltaiche.

Anche le abitazioni esistenti e di valore storico possono installare pannelli fotovoltaici, a patto che venga operata una progettazione appropriata dei pannelli stessi.

 “La possibilità di inserire i pannelli fotovoltaici rappresenta un punto di equilibrio tra l’importanza dei fabbricati, sia esistenti che futuri, e l’importanza delle energie rinnovabili”, commenta il sindaco Giancarlo Lunardi. “Tutto ciò ci permette di tutelare l’ambiente paesaggistico  e di incrementare le cosiddette energie alternative, così come previsto, peraltro, dal Protocollo di Kyoto”. Un’altra previsione del Regolamento Urbanistico si incentra sulla riqualificazione delle ex-cave presenti sul territorio, in attuale stato di degrado geo-fisico.

 Lo strumento urbanistico approvato permette di inserire, in queste aree, nuove attività ricreative e sportive, attrezzature pubbliche o di uso pubblico. Tra le soluzioni più innovative,  vi è anche l’opportunità di installare anche qui nuovi impianti per la produzione di energia rinnovabile. Tali interventi avranno la funzione di riconvertire l’uso delle aree stesse, conferendo loro una nuova funzione produttiva, compatibile con l’ambiente; in questo modo, inoltre, sarà esclusa qualsiasi operazione che comporti modifica morfologica e geologica dei fronti di cava.

 L'Amministrazione Comunale, infine, apre fin da subito il confronto con la cittadinanza e le proprietà interessate, al fine di poter fornire gli indirizzi progettuali di intervento per ogni area di degrado geofisico.

Le priorità saranno la messa in sicurezza e la salvaguardia paesaggistico-ambientale dei versanti rocciosi; accanto a queste, sarà sviluppata l’opera di riconversione funzionale di queste aree del territorio locale.
 
Ufficio Comunicazione

Fonte: Ufficio Comunicazione
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1/1/2012 - 19:44

AUTORE:
Vecchianese

...ma vero!

1/1/2012 - 18:43

AUTORE:
cittadina

Rimango stupita di quanto leggo in questo comunicato! Al consiglio comunale sul regolamento urbanistico ero presente e ho udito cose diverse sulle aree di cava. Il Sindaco Lunardi ha detto che non era urgente la loro messa in sicurezza, l'importante era averle chiuse. Ora ci vuol fare di tutto. Il confronto è aperto da anni: molti progetti sono stati fatti, ma in consiglio comunale Lunardi ha detto che non sono stati accettati perchè manca una SCHEDA APPOSITA che ancora l'ufficio tecnico non ha approntato. A Tradizione e Futuro che chiedeva che la messa in sicurezza delle aree di cava fosse una priorità Lunardi ha risposto che non aveva sentito NESSUN ABITANTE lamentarsi per questo come invece si erano lamentati in passato per chiedere la chiusura delle cave.
Incredibbile

30/12/2011 - 17:19

AUTORE:
aquila della notte

Guarda Tribulus che io e te non la pensiamo diversamente in merito all'importanza di realizzare edifici a consumo energetico zero.
La mia riflessione ha voluto esprimere i timori che la norma imposta possa non risultare sostenibile dall'attuale momento di mercato. Poi se mi sbaglio, sono il primo ad essere contento.
Non ti scaldare, basta aspettare e vedere cosa ci dirà il futuro.

30/12/2011 - 16:16

AUTORE:
Tribulus

ABCDEFG non sono solo lettere dell'alfabeto quindi solo per puntualizzare faccio un "vergognoso" copia e incolla.

||Dal 1 gennaio 2012, accanto alle indicazioni su superficie, posizione e rifiniture, chi cerca una casa da affittare o da comprare trovera’ anche l’indice di prestazione energetica. Sara’ cosi’ piu’ facile prevedere quale sara’ il costo annuale presunto per il riscaldamento e per l’acqua calda e quali le eventuali spese da affrontare.

L’obbligo riguardera’ tutti gli annunci immobiliari di vendita (cartacei, su internet, in tv, tramite volantini e cartelli) in applicazione dell’art.13 del DLgs n.28 del 03/03/2011 che stabilisce che ‘nel caso di offerta di trasferimento a titolo oneroso di edifici o di singole unita’ immobiliari, a decorrere dal 1 gennaio 2012 gli annunci commerciali di vendita riportano l’indice di prestazione energetica contenuto nell’attestato di certificazione energetica’.

L’indice di prestazione energetica dell’immobile e’ contenuto nell’Ace, l’Attestato di certificazione energetica, documento redatto da un tecnico abilitato che attesta la prestazione energetica dell’edificio e i parametri energetici caratteristici dell’edificio. Si tratta di una ‘etichetta di qualita’’ energetica simile a quella degli elettrodomestici: se e’ di classe ‘A’, l’immobile e’ ad altissima efficienza energetica, se di classe ‘C’ significa che rispetta le attuali normative, e cosi’ via fino alla classe ‘G’ destinata ad immobili di scarsa efficienza energetica.

Per la locazione di immobili gia’ dotati di attestato di certificazione energetica (lo posseggono quelli di recente costruzione o riqualificazione) la norma prevede che venga consegnato, anche in copia conforme, al conduttore. Alcune regioni, tra cui la Lombardia, hanno gia’ previsto pesanti sanzioni per chi non osservera’ gli obblighi, con sanzioni amministrative da 1.000 euro a 5.000 euro.

Secondo Confabitare, l’obbligo e’ destinato a influenzare in poco tempo il mercato delle case, determinando un vero e proprio punto di svolta nei tradizionali criteri di valutazione in campo immobiliare. Il provvedimento “favorisce un notevole passo in avanti verso un modo d’abitare piu’ sostenibile a livello economico ed ecologico – fa sapere l’associazione dei proprietari immobiliari – e conferma l’importanza crescente che va assumendo la certificazione energetica all’interno del mercato immobiliare italiano”.

A partire dal prossimo anno, infatti, la classe energetica diventera’ una variabile imprescindibile per stimare il reale valore degli immobili: gli edifici a bassa efficienza energetica perderanno di valore, mentre andranno a rialzo quelli che, ben coibentati e dotati di impianti di produzione di energia efficienti, consentiranno consumi ridotti”.

Articolo tratto da Nonsprecare.it ||.

Vorrei ricordare al pro-imprenditore visto che è molto sensibile ai problemi della categoria di ripercorrere la strada che porto' alla legge 10 nata ( in ritardo) per fronteggiare la spavalderia vergognosa degli imprenditori che sempre più costruivano a risparmio (per loro) mentre i prezzi ai cittadini lievitavano.

I muri a foglia di cipolla dove tutto si sente e per poco anche si vede sono il frutto di quella "oculata e responsabile" scelta di questi imprenditori, non mi dilungo su una lunga serie di nefandezze che hanno preceduto l'avvento di questa legge e le successive evoluzioni che il qualche modo hanno cercato di mettere un freno al libero arbitrio dei soli costruttori.
Concludo asserendo che l'incremento di costo per raggiungere la classe "A" viene assorbito dal delta consumi nel giro di qualche anno, l'immobile mantiene anzi incrementa il suo valore commerciale.
Mi si consenta dopo decenni di tecnica costruttiva risalente agli anni 60 era il caso di attivare nuove metodologie più consone alle necessità dei tempi, Tradizione va bene se fatta con le dovute regole (ma ormai dimenticate) Futuro è quello da attivare secondo le nuove possibilità offerte dal progresso.

Capito Aquila della Notte !!??

30/12/2011 - 7:47

AUTORE:
aquila della notte

La scelta operata dall'Amministrazione Comunale in relazione all'obbligo di realizzare nuove costruzioni che dovranno conseguire la classe energetica "A", è senza dubbio una scelta che è condivisibile, per le ovvie ragioni legate al contenimento dei concumi energetici ed al miglioramento della qualità delle nuove costruzioni. E' una scelta che và nella direzione giusta. Peccato che tale scelta non sia stata accompagnata da qualche misura di sgravio e faciliazione economica, che possa favorirne un reale e concreto sviluppo. Già a livello nazionale gli sggravi legati al recupero del 55% dei costi sostenuti per l'adeguamento emergetico del patrimonio edilizio esistente ha prodotto notevoli risultati, dando la possibilità a chi ha promosso interventi in tal senso di veder in parte riconosciuti i meriti della scelta operata. Le norme del nuovo R.U. invece, impongono tale scelta, senza fornire alcun incentivo. Costruire un edificio in classe "A" significa, per chi promuove l'intervento costi molto maggiori rispetto ad una classe "C" nella quale sono inserite le recenti costruzioni realizzate e che rispettano comunque i limiti normativi imposti dalla recenti Leggi in materia di contenimento energetico. Tali costi sono valutabili in una percentuale che si attesta sul 20% dei normali costi di costruzione. Tali costi non potranno che andare ad incidere sul costo di vendita delle nuove unità immobiliari, in un momento di mercato che vede l'edilizia in una crisi profonda. Sarebbe stato (e lo è ancora) auspicabile che unitamente a tale scelta, l'Amministazione comunale avesse abbinato sgravi sugli oneri di urbanizzazione che si corrispondono per il rilascio dei permessi di costruire. Questo avrebbe costituito un incentivo significativo alla promozione della sostenibilità economica degli interventi che il R.U. prevede. Diversamente i soggetti imprenditoriali, a varia scala (grande o piccola impresa) non potranno che rivolgere le loro attenzioni verso Comuni limitrofi che non hanno adottato tale scelta. L'attuale situazione economica non consentirà al mercato si "sostenere" quegli aumenti del costo degli edifici che tale scelta determinerà, mantendosi invariata la attuale costante tendenza dell'aumento del costo dei materiali. Incomprensibile appare inoltre l'obbligo di destinare al mercato degli affitti il 20% delle unità immobiliari che saranno costruite in ogni singolo intervento. Appare evidente che l'Amministrazione non abbia minimamente valutato il meccanismo dei finanziamenti (sempre più difficili da ottenere) che gli istituiti di credito erogano attualmente. Se consideriamo che nei casi più "felici" la marginalità imprenditoriale di una impresa d costruzioni si attesta sul 20%, si può osservare che tale percentuale corrisponda al guadagno. Bene, se all'impresa che ottiene tale risultato si sottrae la possibilità di remunerarlo alla fine dell'intervento (che consideriamo termporalmente pari alla massima durata del permesso di costruire = 3 anni) dovendo la stessa destinare al mercato degli affitti il 20% delle unità immobiliari costruite, le imprese che si accedono a mutui fondiari potranno trovarsi nella condizione di non poter estinguere in maniera totale le iscrizioni ipotecarie legate alle unità immobiliari da destinare agli affitti. La questione potrà essere risolta o accedendo a minori finanziamenti, ma (ovviamente) compensati da maggiori quantità di capitale privato dell'impresa. Non si vede chi non possa capire che nell'attuale momento economico tale scenario risulti praticamente impossibile da realizsarsi.
Al di là di tutte le altre problematiche legate ai vincoli imposti dall'Autorità di Bacino del Fiume Serchio in merito ai livelli di pericolosità idraulica del territorio d Vecchiano, che già da soli hanno limitato e limiteranno la possibilità dei nuovi interventi, non si ravvisava la necessità di imporre tali ulteriori scelte.
Venendo al patrimonio edilizio esistente, il nuovo R.U. impone, nell'ottica del contenimento energetico, l'obbligo di conseguire la classe energetica "B" per gli immobili soggetti a ristrutturazione edilzia. Esiste nel caso specifico la concreta possibilità che in alcuni casi, per vetustà dell'involucro edilizio, questo possa risultare impossibile, anche considerando i migliori materiali oggi presenti in commercio.
Il timore che queste poche righe vogliono esprimere, è quello di vedere vanificato quello sviluppo che il nuovo strumento urbanistico si prefigge, con evidenti conseguenze sul tessuto economico territoriale legato al mondo dell'edilizia. Esistono sicuramente strumenti che alla verifica (non sperata) dei timori sopra esplicati, potranno essere attivati, con revisione delle normative legati ad eventuali varianti. Ma sinceramennte, dato il momento economico, del quale c'è da chiedersi se l'Amministtrazione Comunale, abbia a pieno colto la reale portata, l'occasione risulterà sicuramente persa.
Con la sincera speranza di veder smentiti questi timori.