Una musica soave per salutare il nuovo anno, ma anche per lasciare alle spalle un 2011 difficile, complesso, che ha lasciato tante ferite nella terra della Lunigiana.
Il "Concerto per il nuovo anno" che il pianista Sandro Ivo Bartoli ha regalato ai numerosi presenti al teatro della Rosa è stato un modo per abbracciare il 2012 con ottimismo, senza dimenticare però le complessità e le avversità dell'anno trascorso: infatti il concerto è stato dedicato agli alluvionati.
Un appuntamento ormai abituale che il grande pianista, pisano di origine, ma ormai lunigianese d'adozione (da anni vive con la moglie nelle montagne dello Zerasco) ha definito come "un assoluto piacere e un grande onore".
L'abilità tecnica e l'esecuzione da parte di Bartoli sono state assolutamente mirabili. Si è stati quindi trasportati nella grazia formale del barocco del 1600 con un brano di Jean-Baptiste Lully, ma nelle mani di Bartoli le catene del tempo si sono subite spezzate e la polvere dei secoli si è diradata facendo emergere l'assoluta modernità della composizione, che solo i richiami del basso continuo riuscivano a datare con certezza.
Una grande coloritura e un tocco espressivo di forza hanno arricchito un brano straordinario come la Ciaccona di Bach nella trascrizione per pianoforte (l'originale è per violino) di Busoni.
Dopo questo tuffo nella musica barocca si è poi volati a cavallo tra '800 e '900 con due brani di Respighi e Liszt. In entrambi casi è emersa la gran
de ricerca stilistica del pianista che ha fornito prova di eccellente sensibilità riuscendo a dosare con sapienza i timbri e le evoluzioni armoniche dei brani. In particolare nel brano di Liszt (Mephisto Waltz n. 1, anche in questo caso nella trascrizione per pianoforte di Busoni) ha fatto emergere un'interpretazione complessa, un testamento raro e prezioso dello spirito visionario di un grande pianista sull'opera di un altro.
Il pubblico ha tributato un grande caloroso applauso che ha costretto il maestro a eseguire due bis, prima di invitare tutti i presenti a un piccolo rinfresco.
Grande musica e buon cibo, si poteva forse chiudere l'anno meglio di così? Prima dell'inizio del concerto c'è stato il saluto del sindaco Lucia Baracchini che, oltre a ringraziare il maestro Bartoli, ha voluto fare a tutti i presenti un augurio di un buon anno, mettendo poi in evidenza la grande tragedia che ha colpito il territorio lunigianese lo scorso 25 ottobre.