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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani viene trattato un argomento basilare per la società dell'epoca, la crescita culturale della popolazione e dei lavoratori, destinati nella stragrande maggioranza ad un completo analfabetismo, e, anzi, il progresso culturale, peraltro ancora a livelli infinitesimali, era totalmente avversato dalle classi governanti e abbienti, per le quali la popolazione delle campagne era destinata esclusivamente ai lavori agricoli, ed inoltre la cultura era vista come strumento rivoluzionario. 

Sei fuori tema. Ma sappiamo per chi parli. . .
. . . non so se sono in tema; ma però partito vuol .....
Quelle sono opinioni contrastanti, il sale della democrazia, .....
. . . non siamo sui canali Mediaset del dopodesinare .....
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TOSCANA-Blocco dei tir
Il mondo cooperativo Toscano: "Inaccettabili minacce ai lavoratori. Le prefetture intervengano..

26/1/2012 - 14:25


Legacoop Servizi, Confcooperative/Federlavoro e Agci: “Le intimidazioni sono opera di una minoranza che sta danneggiando tutti. Il diritto di protestare è sacro, ma lo è anche quello di dissentire”. Anche in Toscana episodi di violenza, difficile consegnare le merci.
 

 

“Intimidazioni inaccettabili ai lavoratori, gravi danni all'economia, ai cittadini e alla stessa categoria degli autotrasportatori, anche sul piano dell'immagine”.  E' la situazione causata dai blocchi dei tir che viene denunciata dal coordinamento toscano sui trasporti di Legacoop Servizi, Agci e Confcooperative/Federlavoro, che rappresenta oltre 100 imprese e più di 8000 addetti.“Le nostre cooperative – dicono Giovanni Giuliacci, Silvano Contri e Federico Pericoli, responsabili Trasporti di Legacoop Servizi, Confcooperative/Federlavoro e Agci – ci raccontano che gli autisti hanno paura a viaggiare per i danni minacciati e a volte compiuti ai mezzi e a loro stessi.
In Toscana la situazione è meno tesa che in altre parti d'Italia ma c'è comunque stato qualche episodio di violenza ed è molto difficile lavorare”. I punti caldi segnalati dalle cooperative in Toscana sono il porto di Livorno, le zone tra Montecatini, Pontedera e Altopascio, il basso Grossetano. “Quello che stiamo vedendo e subendo non è opera degli autotrasportatori in generale, ma di una piccola minoranza”, continua il coordinamento toscano sui trasporti delle tre centrali cooperative. “La maggior parte degli autisti, pur non essendo d'accordo con le decisioni annunciate dal governo, sta continuando a lavorare normalmente per garantire i rifornimenti a piccola e grande distribuzione.

A questi lavoratori va la nostra piena solidarietà”. Anche perché, ricordano Legacoop Servizi, Confcooperative/Federlavoro e Agci, “è in corso una trattativa con il governo, che ha già recepito alcune richieste della categoria”. “Per noi, mondo cooperativo, il diritto di protestare e di manifestare a sostegno delle proprie idee è sacro, ma non sono tollerabili atti di violenza e di illegalità. Una larga maggioranza di imprese e lavoratori del settore comprende il merito dei problemi ma dissente totalmente su metodi e comportamenti che danneggiano i cittadini ed alla fine anche la stessa protesta.
 
Per questo – conclude il coordinamento sui trasporti di Legacoop Servizi, Confcooperative/Federlavoro e Agci – chiediamo che le Prefetture diano immediatamente seguito, con atti concreti, all'intenzione annunciata dal governo di non tollerare più i blocchi”.
 
ufficio stampaPaolo Ceccarelli
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