Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Toccato il fondo?
Diciamo toccato il fondo, solo perché più in giù del fondo non si può andare, e attacchiamoci a questo. Ma che cavolo succede? Non capisco molto di calcio, quindi che me lo spieghi qualcuno tecnicamente esperto: perché una bella squadrina battagliera si è così rapidamente trasformata in un equipaggio squinternato e incapace di difendere e di attaccare? Cosa è cambiato? In fondo sono in sostanza gli stessi giocatori, più o meno. Insomma che qualcuno me lo spieghi.
Per il resto non ho voglia di raccontare proprio niente, anzi sarebbe bene dimenticarci di quel che è successo oggi. E allora cosa rimane di questa partita? Solo cose tristi: gli incredibili errori della nostra difesa, l’infinita serie di palle lunghe senza costrutto, la quantità industriale di passaggi sbagliati, il silenzio della Curva Nord, i soliti commenti un po’ cinici della gradinata (“Andate a lavorare”, “Battini, non gli pagare lo stipendio”), il povero Genevier che si aggirava stralunato per il campo cercando di fare qualcosa di sensato.
E pensare che il francese nell’anno della mitica età dell’oro di Giampi era il giocatore che mi garbava di più: ragioniere geometrico e precisino a centrocampo, ma anche capace di vincere contrasti duri e di sparare legnate assassine (memorabili i goal in casa con Spezia e Lecce e fuori contro l’Albinoleffe); e poi anche nell’età della decadenza pomponiana era rimasto fino all’ultimo sulla nave che affondava (e non è poco di questi tempi), rassegnandosi perfino a farsi allenare da Giordano.
Insomma cari amici, che tristezza! Quando vedremo l’alba della riscossa?