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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani viene trattato un argomento basilare per la società dell'epoca, la crescita culturale della popolazione e dei lavoratori, destinati nella stragrande maggioranza ad un completo analfabetismo, e, anzi, il progresso culturale, peraltro ancora a livelli infinitesimali, era totalmente avversato dalle classi governanti e abbienti, per le quali la popolazione delle campagne era destinata esclusivamente ai lavori agricoli, ed inoltre la cultura era vista come strumento rivoluzionario. 

Sei fuori tema. Ma sappiamo per chi parli. . .
. . . non so se sono in tema; ma però partito vuol .....
Quelle sono opinioni contrastanti, il sale della democrazia, .....
. . . non siamo sui canali Mediaset del dopodesinare .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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SAN GIULIANO
Una mozione di Sinistra unita per San Giuliano sugli attraversamenti dei fossi

2/2/2012 - 0:59

 
 
MOZIONE DI SINISTRA UNITA PER SAN GIULIANO
 
Il Consiglio Comunale di San Giuliano Terme
Premesso
Che l’ Amministrazione Provinciale di Pisa sta inviando a migliaia di cittadini del nostro Comune una comunicazione dai toni a dir poco intimidatori, con la quale si imputa loro di aver realizzato “interferenze” su beni appartenenti al demanio idrico di detta amministrazione;
Che in conseguenza di ciò viene chiesto a tali cittadini il pagamento di un esoso “canone ricognitorio” per l’ attraversamento di fossi e fossetti dei quali il nostro territorio è ricco, mediante ponticelli, callari o addirittura tubi o altri attraversamenti che nella piana sangiulianese sono necessari a costituire una continuità territoriale;
Che in moltissimi casi le opere che rendono possibile l’ attraversamento di detti fossi sono indispensabili per l’ accesso alle abitazioni ed ai campi e che sono state realizzate da secoli al fine di rendere coltivabile ed abitabile il nostro territorio;
Che, in altri casi, tali opere sono state effettuate dallo stesso Comune di San Giuliano Terme o la loro realizzazione è stata da questi imposta quale onere di urbanizzazione a chi intendeva costruire, al fine di realizzare sopra di esse marciapiedi o strade comunali;
CONSIDERATO
Che il canone ricognitorio preteso dall’ Amministrazione Provinciale è in molti casi superiore a quanto in passato è stato pagato per l’ ICI e che quindi costituisce un esoso balzello che colpisce la maggior parte delle proprietà insistenti sul nostro comune;
Che tale balzello non è finalizzato né alla manutenzione dei fossi né alla loro pulizia, come dimostra l’ arrogante risposta dell’ assessore Picchi ad una lettera del consigliere comunale Carioni, cosìcchè si appalesa come una pura e semplice tassazione delle proprietà immobiliari effettuata per rinsanguare le casse provinciali;
Che in realtà i canoni concessori sul demanio idrico, finchè questo è stato gestito dallo Stato erano in passato considerati dovuti solo da chi utilizzava porzioni di terreno golenale ai fini della propria privata utilità, mentre oggi, in ossequio di un malinteso federalismo a cui l’ Amministrazione Provinciale si è pedissequamente adeguata all’ unico fine di “far cassa” viene colpita nella totalità dei casi addirittura la possibilità di accesso alle proprietà private o quella di far accedere ai campi le macchine agricole;
Che in moltissimi casi le superfici ricavate dalla copertura dei fossi sono utilizzate quali pubbliche strade o marciapiedi a beneficio della collettività;
INVITA L’ AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE
A rivedere la normativa che si è data in tema di demanio idrico aprendo un tavolo di consultazione con i comuni interessati,
DELIBERA
Di istituire una commissione consiliare alla quale possano rivolgersi i cittadini sangiulianesi colpiti da tale esoso balzello, con il compito di esaminare caso per caso le richieste dell’ Amministrazione Provinciale al fine di fornire assistenza tecnica e legale ai cittadini che siano ingiustamente colpiti dai provvedimenti assunti dall’a Provincia
 
                   Claudio Bolelli
                   Marco Carioni
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