Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
MOZIONE DI SINISTRA UNITA PER SAN GIULIANO
Il Consiglio Comunale di San Giuliano Terme
Premesso
Che l’ Amministrazione Provinciale di Pisa sta inviando a migliaia di cittadini del nostro Comune una comunicazione dai toni a dir poco intimidatori, con la quale si imputa loro di aver realizzato “interferenze” su beni appartenenti al demanio idrico di detta amministrazione;
Che in conseguenza di ciò viene chiesto a tali cittadini il pagamento di un esoso “canone ricognitorio” per l’ attraversamento di fossi e fossetti dei quali il nostro territorio è ricco, mediante ponticelli, callari o addirittura tubi o altri attraversamenti che nella piana sangiulianese sono necessari a costituire una continuità territoriale;
Che in moltissimi casi le opere che rendono possibile l’ attraversamento di detti fossi sono indispensabili per l’ accesso alle abitazioni ed ai campi e che sono state realizzate da secoli al fine di rendere coltivabile ed abitabile il nostro territorio;
Che, in altri casi, tali opere sono state effettuate dallo stesso Comune di San Giuliano Terme o la loro realizzazione è stata da questi imposta quale onere di urbanizzazione a chi intendeva costruire, al fine di realizzare sopra di esse marciapiedi o strade comunali;
CONSIDERATO
Che il canone ricognitorio preteso dall’ Amministrazione Provinciale è in molti casi superiore a quanto in passato è stato pagato per l’ ICI e che quindi costituisce un esoso balzello che colpisce la maggior parte delle proprietà insistenti sul nostro comune;
Che tale balzello non è finalizzato né alla manutenzione dei fossi né alla loro pulizia, come dimostra l’ arrogante risposta dell’ assessore Picchi ad una lettera del consigliere comunale Carioni, cosìcchè si appalesa come una pura e semplice tassazione delle proprietà immobiliari effettuata per rinsanguare le casse provinciali;
Che in realtà i canoni concessori sul demanio idrico, finchè questo è stato gestito dallo Stato erano in passato considerati dovuti solo da chi utilizzava porzioni di terreno golenale ai fini della propria privata utilità, mentre oggi, in ossequio di un malinteso federalismo a cui l’ Amministrazione Provinciale si è pedissequamente adeguata all’ unico fine di “far cassa” viene colpita nella totalità dei casi addirittura la possibilità di accesso alle proprietà private o quella di far accedere ai campi le macchine agricole;
Che in moltissimi casi le superfici ricavate dalla copertura dei fossi sono utilizzate quali pubbliche strade o marciapiedi a beneficio della collettività;
INVITA L’ AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE
A rivedere la normativa che si è data in tema di demanio idrico aprendo un tavolo di consultazione con i comuni interessati,
DELIBERA
Di istituire una commissione consiliare alla quale possano rivolgersi i cittadini sangiulianesi colpiti da tale esoso balzello, con il compito di esaminare caso per caso le richieste dell’ Amministrazione Provinciale al fine di fornire assistenza tecnica e legale ai cittadini che siano ingiustamente colpiti dai provvedimenti assunti dall’a Provincia
Claudio Bolelli
Marco Carioni
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