Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
Tradizione e Futuro interviene in merito alla dichiarazione critica di Barroso, presidente della commissione europea, alla quale sono seguite le repliche del governatore Rossi e del Comune di Pisa.
Proprio in merito a queste repliche bisogna evidenziare la coerenza o meno di certe posizioni nel tempo. Infatti il governatore Rossi diceva alla stampa locale a febbraio 2011 (e non a luglio come dice ora lui): "L’ho già detto e lo ripeto: ritengo che quello di Ikea sia un investimento importante, di cui non si può non tener conto. In Toscana ci sono 120.000 disoccupati, di cui 70.000 giovani.
Prima di dire di ‘no’ ad un progetto che porta mille posti di lavoro, trattandolo in maniera burocratica, sarà bene che le cose vengano approfondite.
La valutazione della Regione è positiva, naturalmente bisogna discutere, confrontarsi. Per questo offro un tavolo regionale di trattativa. Basta che i soggetti interessati, Ikea e il Comune, lo vogliano, e io sono disponibile. Io, quando ero sindaco, ho chiesto la presenza della Regione nel corso di trattative difficili... Non c’ è dubbio che Ikea debba inserirsi in un tessuto commerciale e urbano e che debba legarsi alla realtà produttiva locale, ma bisogna lavorare perché l’offerta non vada persa.
La Regione c’è anche per questo. Ed è pronta ad aprire il confronto".
Peccato che, oggi, dopo un anno lo stesso Rossi dica: “Barroso avrebbe piuttosto dovuto chiedersi come mai per anni e anni l'Ikea si sia ostinata a richiedere al comune di Vecchiano licenze non solo per il suo insediamento ma anche per quello di un centro commerciale, i cui volumi sarebbero stati in netto contrasto con le previsioni urbanistiche e con la qualità ambientale dell'area".
Qualità ambientali dell’area??? Un terreno tra l’autostrada e l’Aurelia, lungo la quale, in particolare in quel tratto, vi è una cartellonistica pubblicitaria in eccesso. Ikea si è ”ostinata” sì a chiedere quel terreno: è confinante con l’uscita Pisa Nord di ben 2 autostrade, la A11 e la A12, ed è lungo la statale Aurelia.
Previsioni urbanistiche??? C’era un documento approvato dal Consiglio Comunale di Vecchiano dal giugno 2010 trasmesso al Piano Strutturale di Area per lo sviluppo della zona dell’Ovaio, c’era il Regolamento Urbanistico adottato nel dicembre 2010 e al quale Ikea aveva presentato una delle 289 osservazioni, nella quale dimostrava la non attuabilità dell’opzione zona industriale.
A quel tempo il R.U. era ancora da approvare. Qualcosa si poteva fare!
Ma di qualità ambientali e previsioni urbanistiche un anno fa Rossi non parlava: sottolineava piuttosto l’importanza dei 1000 posti di lavoro (che solo Ikea + centro commerciale potevano dare). Si offriva come mediatore ad un tavolo regionale tra il Comune di Vecchiano e Ikea.
Poi sappiamo tutti come è andata a finire: il tavolo si è “allargato” ad altri comuni sia dell’area pisana sia di zone limitrofe e la scelta, chissà perché, è caduta sul Comune di Pisa.
E il Comune di Pisa ora ribadisce “Si è colpevolmente scambiato Pisa con Vecchiano dove Ikea aveva pensato, in un primo tempo, di potersi insediare. Ma dove non vi erano le condizioni urbanistiche favorevoli. Condizioni favorevoli che si sono invece trovate a Pisa anche di fronte a un progetto diverso e ridotto rispetto al precedente”
Peccato che si ometta di dire che i progetti presentati al Comune di Vecchiano nel corso dei sei anni sono stati diversi e di differenti dimensioni, sempre più ridotte.
A quale progetto ci si riferisce in particolare? Al primo del 2006? Eh no, non si può far riferimento a quello. E quali sarebbero le condizioni favorevoli? A Pisa sarà necessaria una variante, così come sarebbe stata necessaria a Vecchiano.
Ma allora la ragione VERA quale è? La dimensione del progetto? No. la qualità ambientale dell’area? No. Le condizioni urbanistiche più favorevoli a Pisa che a Vecchiano? No. I cittadini vogliono sapere la verità e ne hanno tutto il diritto.
Non saranno mica state logiche di partito a buttar via un’occasione di posti lavoro nel nostro comune? Non sarà mica perché Sel e Prc nel Consiglio Comunale di Pisa non sono tra i partiti di maggioranza come invece è nel Consiglio Comunale di Vecchiano? E dato che Ikea è stato anche argomento di campagna elettorale, senza Sel e Prc, a Vecchiano, il PD avrebbe vinto le elezioni? Oppure non sarà mica perché sia il governatore Rossi sia il Sindaco Filippeschi appartengono al PD? Si potrebbe rispondere che anche Pardini e Lunardi vi appartengono …. Appunto! diciamo noi.
Gruppo consiliare Tradizione e Futuro