Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
L’unione Comunale di Vecchiano esprime sconcerto per la superficialità con il quale il Presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, è intervenuto nella vicenda dell’insediamento del centro commerciale a Migliarino, di cui Ikea era solo una parte, lamentando presunte lentezze burocratiche per l’autorizzazione dell’intervento, in una zona agricola per una superficie di oltre 40 ettari, oltre 30 mila metri quadrati di superficie di vendita e un parcheggio per 7000 posti auto, al confine con un abitato di circa 3000 persone.
Facciano notare che tale intervento presentato come osservazione al Piano Strutturale in fase di adozione alla fine del 2006 richiedeva come sua condizione una variante specifica per cambiare la destinazione d’uso di 40 ettari di terreni, classificati agricoli, in edificabili e una deroga alle normative regionali sul commercio. A tale osservazione il Consiglio Comunale all’unanimità ha risposto negativamente nel marzo 2007, in circa sei mesi, ponendo come condizione un forte ridimensionamento del progetto; ridimensionamento al quale i proponenti non hanno mai dato risposta, e riproponendo lo stesso progetto modificato solo nella disposizione degli immobili di contorno allo store Ikea.
Il Partito Democratico ha sempre ritenuto il progetto originario, pur nelle sue varianti , non adeguato ai bisogni dei cittadini di Vecchiano, ma nell’ottica della creazione di posti di lavoro è stato disponibile all’insediamento del solo store Ikea nella zona industriale di Migliarino. Si sarebbe trattato per Ikea di uno spostamento di poche centinaia di metri, ma in una zona già programmata per gli insediamenti produttivi e commerciali, e di una dimensione tutto sommato compatibile con il territorio, anche se ci sarebbe stato comunque il bisogno di adeguare anche la rete infrastrutturale.
La decisione finale di Ikea di insediarsi da sola in una zona dei Navicelli a Pisa, conferma che in questi 6 anni trascorsi non si è trattato di una lentezza burocratica , ma della volontà da parte dei proponenti il progetto del mega centro commerciale, di cui Ikea era solo una parte, di fare pressione nell’opinione pubblica cercando di creare le condizioni favorevoli ad una modifica unilaterale della pianificazione urbanistica del Comune di Vecchiano, adeguandola esclusivamente ai loro interessi, con un’operazione fortemente discutibile.
La vicenda Ikea a Migliarino deve essere sicuramente presa ad esempio, ma come esempio positivo di come una comunità sia disponibile alla trattativa, ma non a subire ricatti e a svendere la propria storia e il proprio territorio. In quest’ottica l’intervento del Presidente Rossi è stato decisivo proprio per far crollare gli interessi speculativi nella zona di Migliarino e riportare la trattativa sul piano della correttezza dei rapporti istituzionali tra aziende a amministrazioni pubbliche, che ha consentito ad un nuovo progetto industriale - concreto, realistico - come quello che alla fine ha presentato la sola Ikea a Pisa, di potersi insediare in tempi brevi con sufficienti garanzie rispetto alla mobilità, e all’impatto economico e sociale del nostro territorio.
Massimo Marianetti
Segretario PD Unione Comunale
Vecchiano