Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Come eravamo, come siamo e come saremo è un po’ lo slogan di tutta l’umanità e oggi, lunedì 20 febbraio, lo prendiamo nel nostro piccolo comune per abbandonare, aggiustare e sognare la nuova vita di Bocca di Serchio.
Tempo permettendo, cominceranno stamani i lavori di sistemazione della sponda demaniale della riva destra del Serchio alla foce e si metterà fine ad un lungo braccio di ferro fra occupanti invadenti (non li chiamo assolutamente abusivi) e cittadini scontenti dove, nella lunga tiritera, si è finalmente intromesso un paciere e controllore.
Speriamo tutti che le cose si appianino, regolarizzino e che si possa finalmente vedere il Serchio come i sensali guardano se il cavallo è sano: in Bocca!
L’amico Bobo si è cimentato in una ripresa (complimenti, bella mano ferma!) della situazione barche passata ed io in una carrellata di foto aeree di qualche anno fa dove le barche erano “meno numerose” di quelle dell’ultimo assalto alla riva.
Le foto sono della stessa grandezza per cui, chi desidera fare un collage, potrà vedere l'effetto totale.
In apertura una foto del 1960, il famoso zeppaino, dove si vede la sponda destra come non la rivedremo mai più, ma è giusto così!
Noi si cresce e la Natura cala!