Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Sono finalmente partiti stamani, 23 febbraio, i lavori sulla sponda destra, i lavori per i pontili.
Da quello che si è potuto sentire fra gli assegnatari degli attracchi vi è un buon ottimismo sulla durata del fermo necessario e sull'effetto finale.
Una considerazione su alcune perplessità sui famosi paletti, sollevata da chi non sa e da chi crede di sapere, va detto che ad ogni piena passata negli anni passati, nessun buon serchiaiolo faceva sì che la sua barca rimanesse impalata sui monconi che, volente o nolente, ci son sempre stati intorno ai "porti", come si chiamavano prima quelli che ora son detti "approdi" e con una semplice operazione: basta levarla prima!
Io, con mio zio Luigi Faraoni, titolare della baracca e del retone dove decine e decine di miei coetanei si son ritrovati a far bisboccia di giorno e di notte e a pescare di giorno e di notte, nel 1959 fummo denunciati dalla Guardia di Finanza, che controllava a quel tempo il fiume, a pagare una salata multa per aver fatto una 'nzannella per tirar su la barca.
Le ripe son sempre franate, sia per la velocità delle acque, sia per la leggera consistenza del terreno e ora ancor di più dalle continue ondate delle scie delle barche a motore che tartassano notte e giorno i cigli e questo nessuno lo può negare.
Domandate a chi aveva la baracca sul Serchio, a dire la verità c'è poco da domandare dato che son tutti passati di là, quante lamiere e tavole e paletti e robaccia avevano inficcata in verticale di fronte al loro posto!
Cosa era quello se non una palizzata estemporanea certo, ma dello stesso senso di utilità di quella che si cerca di fare ora!
e lasciateli lavorare!!!
u.m.