none_o


Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.

sono borborismi -ndr: borborigmi- mantrici, piu chiaro .....
Elena Schlein:
“Bisogna abbracciare prospetti dinamici .....
come se servisse a qualcosa. . . anzi peggio
dall’interno del comune? Sono parziali e di comodo. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Non appena ci salutano le feste del Natale
lasciando una scia di pandori e dolciumi,
panettoni e e frutta secca a fiumi
Ecco affacciarsi ovunque
zeppole, .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
IL QUADRO
L'alzaia
di Telemaco Signorini

8/3/2012 - 14:52

 

 

L'alzaia, realizzato nel 1864 è sicuramente uno dei dipinti più conosciuti di Telemaco Signorini.

Rappresenta dei braccianti durante il loro lavoro, impegnati a trascinare con delle corde una chiatta, lungo l'argine dell'Arno (chiamato "alzaia").

I braccianti sono mostrati con le gambe affondate fino ai polpacci nel terreno, le braccia abbandonate lungo i fianchi, vestiti di colori scuri con solo le maniche bianche arrotolate che fanno contrasto con la carnagione, abbronzata dalla presenza costante al sole.

I visi sono girati verso davanti tranne quello dell'ultimo che è girato verso lo spettatore, l'espressione di questo è chiaramente stanca, lo sguardo volto verso il terreno a guardare quanto manca probabilmente.

La stanchezza, l'atteggiamento esausto degli uomini che si muovono solo per inerzia contrasta con il paesaggio circostante, che anche grazie ai colori chiari ci trasmette serenità, calma.

 

Questo quadro funziona come un manifesto di denuncia sociale.

 Denuncia per i contadini sfruttati contro la borghesia sfruttatrice, tematica generalmente molto affrontata e discussa all'epoca in cui anche Signorini decise di far sentire la propria opinione.

 

D.Perna

 

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

9/3/2012 - 1:33

AUTORE:
marziobaldassari

Ho avuto occasione nel 2005 di vedere la mostra dei pittori macchiaioli Fattori,Signorini, Lega ecc.nel castello Pasquini di Castiglioncello.C'era anche il dipinto che rappresentava l'alzaia di Signorini.E' un bellissimo quadro verista che illustra le differenze sociali dell'epoca. .Guardando il quadro si vedono i braccianti imbracati al petto con le funi,che trainano a piedi(sicuramente nudi) sulla via alzaia asciutta, una barca o navicello contro corrente lungo l'arno. Tutti stanno curvi a testa bassa, tranne quello di mezzo che forse per un attimo volge lo sguardo al pittore.Sullo sfondo c'è un nobile che tiene in mano una bambina, la quale sembra interessata al passaggio della comitiva, mentre l'uomo indifferente è girato di spalle. Il cane raffigurato, sembra con il suo atteggiamento minaccioso di non gradire questo passaggio. Questo quadro è trà i più quotati della pittura italiana dell'ottocento.
N.B. La pratica dell'alzaia era già presente anche nel 1500, oltre agli uomini, venivano impiegati anche, asini e cavalli..A Vecchiano l'alzaia veniva praticata nel canale barra, per trainare i navicelli carichi di pietre della cava del legnaio fino al lago, per proseguire poi o a remi oppure con la vela, fino a Viareggio.