Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Il detto “chi ha fatto trenta può fare anche trentuno“ deriva da una frase attribuita a Papa Leone X, nato Giovanni De’ Medici, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini. Eletto nel 1513, è il 217° papa della Chiesa Cattolica.
Il 1° luglio 1517 durante il concistoro (dal latino consistorium: seduta, assemblea, consiglio: è una riunione formale del collegio consultivo di un sovrano) il Papa nomina trenta cardinali.
Dopo aver annunciato i loro nomi, si accorge di aver escluso un religioso a suo parere degno anch’egli di quella nomina. Lo aggiunge così alla lista di seguito agli altri, come trentunesimo. La sua frase per smorzare i toni di meraviglia dei presenti è: “chi ha fatto trenta può fare anche trentuno”.
Questo modo di dire sta ad indicare che, dopo essersi dati molto da fare per portare a termine un lavoro, con un piccolo sforzo in più si può svolgere senza troppi problemi anche qualcosa di imprevisto.