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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Lara Ceccarelli
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Sinistra italiana - Provincia di Pisa
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di Roberto Sbragia – Consigliere Provinciale Forza Italia Pisa
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di Filippo Pancrazi
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PD SGT
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
PISA- Federazione della Sinistra Pisa: petizione per difendere e per estendere l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori
Petizione a difesa e per l'estensione dell'articolo 18: Fed Sinistra Pisa

9/3/2012 - 9:19

E' ormai evidente la volontà di questo governo di “interessati” tecnici di manomettere l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, adducendo motivazioni infondate. Non è infatti vero che un’impresa realmente in crisi non possa licenziare, come sanno drammaticamente i tanti lavoratori che lo hanno sperimentato sulla propria pelle: quello che non si può fare è camuffare il licenziamento punitivo di un lavoratore con false motivazioni economiche. Non è vero che l’Italia sia un’anomalia in Europa per l’eccessiva protezione contro i licenziamenti, come dimostrano gli indici Ocse sulla “rigidità in uscita”, che collocano il nostro paese molto al di sotto della media europea. Non è vero che i problemi di produttività del nostro paese dipendano dall’articolo 18: dipendono invece dai bassissimi investimenti in Ricerca e Sviluppo ( l’Italia investe l’1% del Pil contro il quasi 3% della Germania), dalle privatizzazioni e dall’assenza più che ventennale di ogni politica industriale. Le politiche che hanno puntato a rendere “competitivo” il paese aumentando sfruttamento e precarietà, e che hanno portato i salari italiani al penultimo posto in Europa mentre il numero di ore lavorate è tra i più alti, sono state tanto inique quanto fallimentari.
In realtà l’articolo 18 è una norma elementare di civiltà che obbliga a reintegrare nel posto di lavoro chi viene licenziato ingiustamente, senza giusta causa. L’articolo 18 è per questo motivo una garanzia per ogni singolo lavoratore ed è al tempo stesso il fondamento per l’esercizio di tutti i diritti collettivi delle lavoratrici e dei lavoratori. Se fosse eliminato ogni lavoratrice ed ogni lavoratore sarebbe in una condizione di ricatto permanente: l’azienda per cui lavora potrebbe licenziarlo perché si è battuto per il proprio contratto cioè perché vuole avere condizioni di lavoro e di salario dignitose, perché ha chiesto il rispetto delle norme sulla sicurezza e la salute, perché ha scioperato, perché dopo molti anni di lavoro ha “ridotte capacità lavorative”, perché vuole fare un figlio, perché non sta simpatico al capo, per le idee politiche che ha…
Per tutti questi motivi noi sosteniamo non soltanto che l’articolo 18 vada difeso come norma elementare di democrazia e civiltà, ma vada anche esteso a tutte le lavoratrici e i lavoratori. All’opposto, va cancellato il lavoro precario che serve solo ad abbattere i diritti e a rubare il futuro delle ragazze e dei ragazzi.
Ecco perchè, come Federazione della Sinistra abbiamo deciso di promuovere una raccolta di firme per difendere e per estendere l'articolo 18. A Pisa abbiamo deciso di lanciarla oggi, otto marzo, perchè nel paese del neofamilismo e della violenza sulle donne saranno le lavoratrici a subire più di tutte sulla loro pelle la restrizione dei diritti e delle tutele del mondo del lavoro. A partire da domani saremo nelle strade e nei luoghi di lavoro della provincia pisana - cosi come alla manifestazione di domani indetta dalla FIOM - coi nostri gazebi per confrontarci e raccogliere le firme. I diritti del lavoro sono uno dei metri di civiltà di un paese democratico. Chiediamo a tutti quelli che condividono questa vertenza di impeganrsi nelle forme che ritengono più idonee, partendo dalla petizione, per raggiungere l'obbiettivo dell'estensione dell'art.18 anche nelle aziende con meno di 15 dipendenti, oggi escluse.

La petizione è possibile sostenerla con un firma all'indirizzohttp://www.federazionedellasinistra.com/federazione/?page_id=5875
Luca Barbuti
Segretario PRC Pisa
Salavatore Montano
Segretario PdCI Pisa

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9/3/2012 - 21:25

AUTORE:
massimo

la priorità nel 2012 per la sinistra è ottenere nuove tutele per gli inoccupati e i disoccupati
per questo risultato si possono negoziare nuovi sacrifici