Una serata di storie, sapori e voci.
Abbiamo scelto un gustoso menù vegetariano e un filo rosso di racconti: Silvia Belli condurrà l’incontro, presentandoci alcuni autori MdS; Daniela Bertini darà voce a brani tratti dai loro libri.
Con il biglietto è incluso un libro MdS a scelta dal catalogo: lo scegliete voi, al tavolo.

Anche in questo 2012, per il sesto anno consecutivo, alla scuola secondaria “E. Fermi” di Pontasserchio i volontari della Pubblica Assistenza, sezione Valdiserchio, e gli alunni delle classi terze hanno dato vita ad esperienze formative di Educazione alla Cittadinanza Attiva, volte a sensibilizzare e responsabilizzare i giovani utenti della strada. Non è infatti sufficiente conoscere il Codice stradale per essere competenti ciclisti o motociclisti, è indispensabile anche saper riconoscere quanto rilevante può diventare, in alcune circostanze, il soffermarsi e prestare soccorso: l’adeguato soccorso.
È in questo contesto che si è svolta l’attività dei volontari della Pubblica Assistenza.
Gli appuntamenti sono stati tre: nel primo incontro il dott. Carmignani, medico del 118, ha fornito le “regole del buon soccorritore” ed ha illustrato “le cose da non fare” in caso di primo soccorso. Nel secondo incontro gli alunni hanno fatto pratica, su manichini, di quali siano le operazioni riguardanti il soccorso di base (valutare lo stato di coscienza, controllare le vie aeree e la respirazione, saper effettuare la rianimazione cardiopolmonare). Nell’ultimo incontro, infine, i volontari Ilaria, Giacomo, Stefano, Nikola, Francesco e Alfiero, coordinati dal sig. Giordani Bruno (coordinatore della sez. di Pontasserchio), attraverso la simulazione di un incidente con ciclomotore e intervento dell’ambulanza, hanno mostrato quali devono essere i primi interventi di soccorso: estrazione del casco, posizionamento del collare cervicale e immobilizzazione della tavola spinale.
Quando gli obiettivi formativi della scuola coincidono con quelli delle agenzie educative del territorio, l’aspettativa che i ragazzi diventino cittadini consapevoli si fa realtà: “consapevolezza” significa infatti “saper con”, sapere insieme con gli altri. Ed è per questo che possiamo ringraziare la Pubblica Assistenza e i suoi volontari.