È possibile dipingere il silenzio?Questa è la domanda che si poneva la nuova mostra di Gavia al Real Collegio di Lucca, cercando una risposta nelle immagini dipinte.
E la mostra ha rappresentato quello che l'artista stessa ama, uno spazio di incontro e di condivisione di un senso comune all’interno di una situazione pittorica, materiale e artistica ma anche in particolare il luogo dove possa emergere una realtà di emozioni che attingano dentro ogni nostra sensibilità intima e “silenziosa”.
Tanto gentil e tanto onesta pare
la donna mia quand'ella altrui saluta,
ch'ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l'ardiscon di guardare.
Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d'umilta' vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.
Mostrasi si' piacente a chi la mira,
che da' per li occhi una dolcezza al core,
che 'ntender non la puo' chi no la prova;
e par che de la sua labbia si mova
uno spirito soave pien d'amore,
che va dicendo a l'anima: Sospira.
Mi faccio travolgere dall’ondata politica che avvolge e stritola questo giornale nato, almeno secondo i miei intenti di coredattore e comproprietario della testata, per essere fedele al lungo sottotitolo che si presenta in alto, cioè quello di “Fatti, personaggi, cultura e tradizioni”, abbondantemente surclassati da beghe e contrasti politici locali e non.
Uso allora una bella locuzione latina anch’essa ormai usata, e addirittura classificata, come parità di accesso sui media a opposte fazioni: la par condicio!
Par condicio allora, non politica la mia, a un altro dei cantoramantavvuoto che ci hanno rotto per i lunghi anni scolastici con i loro lai di impossibil amor.
Dopo il Petrarca (il canino che correva dietro alle ombre) e la non sua Laura, ecco ora Beatrice (la gattina che dorme e se ne frega di chi la chiama) e il non suo Dante.
Par condicio quindi anche fra due opposti animaletti, che almeno loro, hanno le idee chiare sulla loro impossibilità di amarsi, anche se uniti dallo stesso colore.
Dopo più di mezzo secolo dalla disastrosa permanenza nelle aule scolastiche e la malcelata sopportazione di questo tipo di poesia, ora mi rifaccio meleggiando il “nemico” e, nello stesso tempo, apprezzandolo per la sua grandezza.
Vedi “don Francesco” cosa vuol dire essere “canuto e bianco”?
p.s: bianco non stanco!
b.b: che vuol dire bada bene!