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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani viene trattato un argomento basilare per la società dell'epoca, la crescita culturale della popolazione e dei lavoratori, destinati nella stragrande maggioranza ad un completo analfabetismo, e, anzi, il progresso culturale, peraltro ancora a livelli infinitesimali, era totalmente avversato dalle classi governanti e abbienti, per le quali la popolazione delle campagne era destinata esclusivamente ai lavori agricoli, ed inoltre la cultura era vista come strumento rivoluzionario. 

Sei fuori tema. Ma sappiamo per chi parli. . .
. . . non so se sono in tema; ma però partito vuol .....
Quelle sono opinioni contrastanti, il sale della democrazia, .....
. . . non siamo sui canali Mediaset del dopodesinare .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Stefano Ceccanti (a cura di Bruno Baglini, red VdS)
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di Mario Lavia (a cura di Bruno Baglini, red VdS)
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Di Emiliano Liberatì
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di Umberto Mosso
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di Mario Lavia (a cura di Bruno Baglini, red VdS)
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Nei tuoi occhi languidi
profondi, lucenti
piccolo mio
inestimabile tesoro
vedo il futuro
il tuo
il presente
quello del tuo babbo
il passato
quello .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Cronaca di un prof. tifoso
Pisa-Reggiana 2-1
di Arbauz

18/3/2012 - 17:23

Un secondo tempo d’altri tempi!

Oggi, finalmente, dopo varie influenze, ritorno all’arena Garibaldi. C’è Pisa-Reggiana, e i miei ricordi non possono non andare al giugno 1982, alla famosa ultima partita della stagione che ci portò in serie A, mentre loro si salvarono dalla retrocessione; l’allenatore era Agroppi e naturalmente nessuno dei 22 azzardò un tiro in porta, con l’eccezione del nostro Gozzoli che, non avendo forse ben compreso la situazione, ebbe un improvviso raptus di follia, puntando deciso la porta avversaria e sparacchiando un tiraccio anche pericoloso, tra gli insulti del pubblico. Altri tempi.

 

Si cerca di capire qualcosa sulla formazione del Pisa, ma come al solito Paradossi non viene supportato dall'impianto audio (ma quanti anni sono che va avanti così?). Ma oggi, a parte le travolgenti vittorie in coppa Italia e le notizie non proprio entusiasmanti sulla Fidelity Card, bisogna vincere, c’è poco da fare. Subito all’inizio ci mangiamo un’occasione niente male, poi la partita scorre sonnacchiosa, fino al goal di Favasuli su punizione, che mi è sembrato un discreto regalo del portiere. E insomma il tempo finisce uno a zero per noi, ma senza troppi entusiasmi; francamente la Reggiana non è sembrata una squadra proprio irresistibile.

Ci si aspetta un secondo tempo simile al primo, e invece no. Il Pisa attacca con buone azioni e si mangia diverse palle goal, anche perché il loro portiere riscatta ampiamente le incertezze del primo tempo e para di tutto. Ma proprio sul più bello, quando il raddoppio sembra vicino, l’unico contropiede della Reggiana viene concretizzato (si dice così, credo) dal loro centrattacco che pareggia; l’autore del goal è peraltro il ben noto livornese Matteini, che si mette a provocare il pubblico (tra l’altro si toglie la maglia, sotto la quale deve aver esibito una qualche frase poco felice, che però non sono riuscito a decifrare) con gesti e risatine varie. L’arena, nonostante il pubblico non strabocchevole e gli scioperi del tifo, si infiamma: piovono insulti di vario tipo nei confronti del livornese (e di Livorno). Comunque nella bolgia che si è venuta a creare il Pisa riprende a giocare e costruisce un gran numero di occasioni: clamoroso un colpo di testa di Perna a un metro dalla porta, che non si sa come faccia a non entrare. L’arrembaggio finale è veemente, le emozioni non si contano, ma non si riesce a sfondare. Arriva però il 96°: il loro portiere non trattiene l’ennesimo tiro e il falco Perez, appena entrato, fa esplodere lo stadio.

Francamente se non avessimo vinto sarebbe stata un’ingiustizia (e poi, via, il Pisa mi sembra indiscutibilmente più forte della Reggiana). Tra l’altro alcuni dei nostri hanno giocato meglio del solito: ad esempio Tulli è apparso irresistibile in certi momenti e Gatto è stato sorprendentemente molto più ficcante di altre volte. Insomma una vittoria meritata ed emozionante. E ora col Foligno completare la Mission!

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19/3/2012 - 17:14

AUTORE:
Massimiliano

Era un pò che all'Arena non si respirava questa aria di vecchio e sano campanilismo...Ci mancava a noi pisani inveire contro qualche labronico e il "grande" Matteini ci ha in questo rinfrancato..L'unico neo è stato che hanno fermato troppo presto Perez dopo il goal perchè se arrivava una ventina di metri più avanti magari ci si divertiva ancora di più... Ciao Arbauz e complimenti per i commenti

19/3/2012 - 12:18

AUTORE:
Stefano

Un grazie di cuore a Matteini che con la provocazione della maglia inneggiante alla città labronica, ha risvegliato il pubblico dal torpore e ha spinto la squadra a dare l'anima.
Grazie Matteini continua così!!!
Che altro dire.. gli odiati cugini viola si prendono una scoppola dalla Juve.. gli altri cuginetti di secondo grado amaranto danno il peggio di loro, e non ci vuole tanto, nell'altra Reggio.. quella del Sud.
Restano una domenica e un sabato di calcio da circoletto rosso sul calendario.. come avrebbe detto il buon Rino Tommasi nel commentare una volée di Boris Becker.
Alla prossima.

18/3/2012 - 21:04

AUTORE:
acab

ha ragione Arbauz ( a proposito ma da che deriva questo nomignolo?) perdere sarebbe stata una grande ingiustizia. e ora sotto col foligno!!!

18/3/2012 - 20:53

AUTORE:
Salmantino

Chiedo venia, sì, i punti dalla quintultima sono otto e non sei. Ho pensato otto e scritto sei, come se il Pisa avesse pareggiato

18/3/2012 - 19:36

AUTORE:
Cervetto

Lucca: ora canonica del fine partita. Cervetto & consorte davanti a un bar.
Cervetto: "Sa mica cos'ha fatto il Pisa?"
Rubizzo avventore lucchese: "Mah, ha pareggiato!"
Ira funesta di Cervetto. Pomeriggio rovinato. Temporale in testa. L'arrivo a casa. Il provvidenziale verbo di Arbauz rasserena Cervetto.
Ben gli sta al neghittoso Cervetto che non va a vedere il Pisa...
Però, sempre soffrire!

18/3/2012 - 18:33

AUTORE:
ch 52

Caro Salmantino, guarda che i punti sulla quintultima sono otto. È la nemesi del Televideo che all'andaza mi fece credere a un pareggio mentre la Reggiana c'infilzò proprio alla fine

18/3/2012 - 18:21

AUTORE:
ch52

Lo confesso, costretto dalla lontananza a seguire la partita sugli avari messaggi Twitter del sito della squadra e sulle scarne notazioni de "Il Pisa siamo noi", mi ero fatto un'idea sbagliata della partita. Mi immaginavo il solito Pisa abulico che trova un golletto e si fa raggiungere alla prima occasione (e questo mi sa che è vero). Poi più nulla e Twitter a dirti solo che ogni tanto veniva sostituito qualcuno. Allora lo ammetto, sono incorso nel peccato più tremendo per un tifoso: la mancanza di fede, non ci ho più creduto e ho cominciato a vedermi davanti i fantasmi di uno spareggio playout col Monza o col Pavia.
Ora la vera cronaca di chi c'era ristabilisce la verità e col capo umilmente coperto di cenere chiedo di essere riammesso nel mondo dei credenti. Orsù, ancora uno sforzo e ce la sfanghiamo un'altra volta in attesa di un altro Pisa-Reggiana come quello di trent'anni fa. Però ha ragione Michele Serra: accidenti a Twitter!

18/3/2012 - 18:03

AUTORE:
odc

Finalmente arbauz e il Pisa sono tornati in forma!

18/3/2012 - 17:57

AUTORE:
Salmantino

Stavo accingendomi a commentare un deludente 1-1, complice la errata lettura della pagina 209 di Televideo che, quasi allo scadere, segnava 1-1 (ma il risultato era scritto in rosso, il che significa partita non terminata). E commentando appunto un finale di campionato che si sarebbe preannunciato al cardiopalma. E invece apprendo or ora la verità, grazie all'impeccabile cronaca dell'altrettanto impeccabile Arbauz (cui devo un solo appunto, in nome della precisione: non inserisce il minuto dei vari goal)e mi trovo qui a commentare una vittoria, (anche se giunta ben oltre la fatidica zona Cesarini), che rassenera un po' gli animi, e fa guardare verso l'epilogo del campionato con una maggiore tranquillità: in fondo sei punti dalla quintultima sono un patrimonio non trascurabile