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Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente  alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava. 

CERTO CHE E UN PARADISO PER I CANI, MA ESSENDO PARCO .....
esiste un luogo meraviglioso dove i cani possono esprimere .....
Fino ad adesso non mi sono espresso sulla "svolta" .....
Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dal Wueb
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
IL PROVERBIO
Il buon nocchiero....

28/3/2012 - 15:08

Il proverbio di oggi:

Il buon nocchiero muta vela,
non tramontana.
 
Il modo di dire:
Il troppo stroppia!
Quando è troppo, questo può causare anche dei danni!
E’ un invito alla moderazione, al sapersi accontentare.
Anche la fine di una sopportazione.
 
Dal libro “Le parole di ieri” di G.Pardini
 
RIMPANNUCCIASSI
Lett: nc.
Verbo straordinario, con nessun riferimento in lingua italiana, indicante il riprendersi da una brutta situazione, da un periodo di momentanea difficoltà.
Il coprirsi di nuovo con i panni, difendendosi così dalle intemperie, viene preso come simbolo di uscita da una situazione non felice, da una perdita di qualcosa di materiale.
Si, mi sono un po’ rimpannucciato!” indica un parziale recupero di beni, di cose, di denaro che per qualche ragione erano venuti a mancare.
Si usa ancora oggi ed ha una grande forza espressiva, superando il semplice concetto e fonema di “ripreso”.
 
RINCAPPELLATO
Lett: RINCAPPELLATO.
Participio passato del verbo rincappellare, presente in italiano e con il preciso significato di incappare di nuovo, di più.
E’ verbo non più in uso nel parlare corrente ma un tempo si usava soprattutto riferito alle malattie, ai comuni malanni indicando con questo il fatto di essersi ammalati di nuovo dopo una recente malattia.
L’ho rincappellata” : mi sono riammalato!
 
RINGALLUZZITO
Lett: RINGALLUZZITO.  [Mostrarsi fiero e animoso come i galletti quando si preparano a combattere fra loro, o quando hanno vinto].
La definizione italiana esprime in maniera precisa il significato di questo termine, quindi non esclusivamente dialettale, tuttavia curioso ed utilizzato molto nel parlare comune per indicare la presenza di una vivacità ed una vitalità impreviste, inattese.
“E’ proprio ringalluzzito!” : ha ritrovato una vitalità eccezionale! Frase contenente un senso di ammirazione per una ripresa stupefacente, superiore a quanto atteso, talvolta usato anche con una lieve sfumatura sessuale.
S’è’ ‘n po’ ringalluzzito!” ha invece il significato di prendere coraggio, rialzare un po’ la testa,  dopo un periodo non favorevole, sfortunato, con qualche difficoltà.
 
RINGHIANDOLITO

Lett: nc.
Rattrappito, raggrinzito, rintorcinato, comunque rimpiccolito in maniera sgraziata. 
 
RINVENIRE
Lett: RINVENIRE.
Anche nel vocabolario della lingua italiana, oltre che [ritrovare] e [recuperare i sensi], si trova il significato di [dilatarsi per acqua].
In questo senso, di far dilatare con acqua, si utilizzava rivolto alle bigongie, i recipienti dove si ammostava il vino.
Le bigongie erano grossi recipienti formati da tante liste di legno, di solito castagno, unite tra loro in cerchio e tenute insieme da file di cerchi metallici che le avvolgevano. In esse si vuotavano i panieri e i corbelli riempiti di pigne d’uva durante la vendemmia e dove venivano schiacciate con l’ammostatoio, uno strumento rappresentato da un grosso palo a fondo allargato, tipo clava, che da noi prendeva semplicemente il nome di pigio, visto che la sua funzione era proprio quella di pigiare l’uva.   
 
 FOTO: Passo di barca in Bocca con Pattana (collezione Roggero)
 

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30/3/2012 - 12:33

AUTORE:
fabio

...anche per RICORDARE....ora che mi rinvengo..ora che mi viene a mente...ora che ricordo