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Il nuovo articolo di Franco Gabbani non riguarda un personaggio o un evento in particolare, ma esamina un aspetto sociale e lavorativo che, presente da molti secoli, ebbe grande sviluppo nell'800 ( fino all'inizio del '900), ma che fortunatamente terminò relativamente presto, grazie agli sviluppi economici e scientifici.

Si tratta del baliatico, un'attività spesso vista benevolmente, ma che è stata definita "calamità occupazionale"

Comune di Vecchiano
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di Stefania Magagna
Presidente Filarmonica Senofonte Prato
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Comune di Vecchiano
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. . . che sei amico curioso, chiedi all'amico del .....
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. . . dicci ndove, il come ed il perché la minoranza .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Libero caro
mio dolce tesoro
più ti guardo, ti "esploro"
più sembri un capolavoro
Un'inesauribile fonte
di emozioni
una sorgente
un erogatore .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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Una storia...

30/3/2012 - 7:42

C’era una volta un popolo, non importa formato da chi, che viveva nelle acque del padule di Maciuccoli che piano piano diventavano più scure e malsicure e quindi decise di migrare un po’ verso sud-est.

 

C’era una volta un popolo, anche questo non importa sapere chi fosse, che viveva anch’esso nelle limpide acque del padule di Asciano che erano però troppo basse e  stavano ritirandosi, tanto da far migrare gli abitanti verso nord-ovest.

 

Questi due “popoli” si ritrovarono sulle rive di un fiume, l’Ausercolo, ricco di acque perenni e di cibo e decisero di fermarsi sulle opposte sponde.
Sebbene la vicinanza all’acqua li facesse contenti e prosperi, cominciarono, come succede in tutti i confini del mondo, a guardare in malo modo chi stesse “di là”, perché di là valeva per entrambi, e il fiume era un vero confine naturale.


Non si arrivò mai alla vera lotta, le scaramucce rimasero verbali tanto che quel luogo di “contatto”, dove avvenivano le chiassate, fu chiamato “Baccanella”.


Tutto torna? o almeno a metà? o per niente?

 

non importa, tanto il finale è lo stesso!


Ora non si vola più con le ali, nacque anche  una barca traiettizia e un ponte poi, ma i due popoli, che hanno cambiato aspetto, non hanno mutato lo stile di vita e continuano a “baccagliare” pacificamente non più sulle scalette della ripa, ma sulla tastiera del computer, aiutati però sempre dal Serchio che da loro la sua Voce.

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30/3/2012 - 14:14

AUTORE:
umberto

Sì, è vera la storia delle sassate fra due opposte bande di bambinotti su opposte rive. Nel e sul Versilia ci potevano scappare delle ferite, ma sul Serchio era difficile data la larghezza che però non frenava la voglia di cogliere quelli di là, come si faceva fra metatesi e malaventrini con i sassi di fiume o fra nodichesi e migliarinesi con le palle di sterco (siamo tutti e due sulla stessa sponda!) sul confine fra Ponte a luccio e Borgogna.
Ho giocato a "toponomastica" con il nome della località vicina al ponte di Pontasserchio, luogo dal nome che evoca una "baccanella" che un vocabolario etimologico dice essere: "luogo dove concorrono molti del popolo per fare baccano".
Io sono un sostenitore del sano campanilismo, non quello che sfocia nelle liti estive a Marina di Pisa e Tirrenia d'estate fra pisani e livornesi, ma lo sfottò fra rioni dello stesso paese, fra paesi vicini, fra città confinanti e fra campanili diversi.
Ultimo hai perfettamente ragione, dovevo dire "baccanellare" e non baccagliare, era più appropriato, mi è sfuggito, e non certo per paura di creare un nuovo vocabolo, che in quello ci godo!
Non penso ci sia bisogno di dire che è tutto uno scherzoso modo di commentare una strana foto.

30/3/2012 - 12:25

AUTORE:
Sonia

Se il Serchio divide due popolazioni, che dire dell'Arno che divide la città in Tramontana e Mezzogiorno e "se le danno di santa ragione" durante i tornei.
In un'ansa del fiume, ricordi di bambina, c'erano le sassaiole estive tra i ragazzi di due paesi contrapposti che andavano a fare il bagno nelle acque limpide del Versilia...e qualcuno si ritrovava inevitabilmente con la testa rotta. Con il turnover delle generazioni, l'inquinamento dell'acqua e l'accesso al mare questa barbara usanza è finita e non la rimpiange, credo, nessuno.
Fino a quando il sano campanilismo con altrettanta misurata partecipazione permette alle due opposte fazioni uno scambio di vedute costruttivo...tutto è ok, ma se si passa dall'isulto a qualcosa d'altro, allora che sia fiume giornale o piazza urge un ripensamento.

30/3/2012 - 11:29

AUTORE:
Ultimo

......... con il foto-commentatore(Umberto?) poi faccio piccole osservazioni. Mi sembra che invece del termine "baccagliare" sarebbe stato meglio usare la parola "baccanella-re" ........ poi l’Ausercolo invece di un confine lo considero il collante naturale fra quelli di "la" ..... e lo spirito campanilistico, che si esalta dalle nostre parti, ....... più che dividere unisce. Inoltre il "baccanella-re" nel forum mi sembra che sia soprattutto fra quelli di la ...... e molto meno fra gli abitanti delle opposte sponde. ........ Ultimo.