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Nei giorni 26-27-28 aprile verranno presentati manufatti in seta dipinta: Kimoni, stole e opere pittoriche tutte legate a temi pucciniani , alcune già esposte alla Fondazione Puccini Festival.Lo storico Caffè di Simo, un luogo  iconico nel cuore  di Lucca  in via Fillungo riapre, per tre mesi, dopo una decennale  chiusura, nel fine settimana per ospitare eventi, conferenze, incontri per il Centenario  di Puccini. 

. . . per questo neanche alle 5. 50 prima di colazione. .....
. . . alle nove dopocena non ciai (c'hai) da far altro? .....
. . . il plenipotenziario di Fi, Tajani, ha presentato .....
Ieri 19 Marzo ci ha lasciato un Vs. concittadino Renato .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Il sole nutre
col suo splendore
il croco il bucaneve
la margherita. . .
Il cuore
cancella il dolore
se alimentato dall'amore
essenza della vita
Quando .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
IL PROVERBIO
Amore.....

7/4/2012 - 11:25

Il proverbio di oggi:

Amore
non conosce misura!
 
Il modo di dire:
Essere arrivati.
Non esprime la soddisfazione di essere finalmente giunti all’obbiettivo ma, in dialetto, il disappunto di essere alla fine, alla conclusione negativa purtroppo della vicenda.
 
Dal libro “Le parole di ieri” di G.Pardini
 
SGALEMBO
Lett: nc.
Malfermo, come un mobile con le gambe non in equilibrio, che dondola.
Anche sgangherato che però ha un significato negativo più rivolto alla funzione dell’oggetto in causa, forse meglio traducibile in malmesso, mentre sgalembo si limita ad indicare un mancato equilibrio statico.
 
SGARGE (o GARGE) MOTOSE
Lett : nc.
Modo di dire originato dal fatto che un pesce con le branchie o garge (sgarge in dialetto) motose proviene da acque fangose, probabilmente inquinate e non ha quell’apparenza di pulizia e freschezza che un pesce di qualità deve avere.
Avere le scarge motose quindi significa non essere proprio genuino, avere qualcosa che non va, qualcosa da nascondere, una storia personale non troppo limpida.
Riferito ad una terza persona indica in sostanza una mancanza di purezza senza specificarne o indicarne il motivo, una sorta di messa in guardia nei confronti dell’altro.
Non ha uno specifico significato sessuale, come invece possiamo cogliere nella curiosa espressione dialettale: “ c’ha l’orecchi polverosi” ma può, in linea generale, venir usato anche con questo intento pur avendo, solitamente, un significato più generale.
L’orecchi polverosi (l’apostrofo sul plurale è intenzionale!) stanno ad indicare invece un possibile interesse sessuale per una persona dello stesso sesso.
 
SFOROGNA
Lett : nc.
Parola dialettale di conio recente e formata dall’unione delle due parole sfortuna e scalogna a formare un unico lemma con valore rafforzativo.
Chi ha avuto sforogna ha avuto non solo sfortuna, ma anche scarogna!
 
SOTTELLERA

Lett: nc.
La sottellera o ciottellora è la comune lucertola.
Era la preda preferita dei ragazzi che avevano avuto in dono, per Natale o per essere passati alle medie, una carabina a pallini, la famosa Diana.
C’era anche il modo di catturare le sottellere senza ucciderle utilizzando per questo scopo un semplice filo di avena, quei fili di erba alti che si trovano sui cigli delle fosse e che in cima hanno una serie di piccoli fusi che si staccano tirandoli con la mano chiusa e che si possono lanciare rimanendo attaccati ai vestiti.
Tolti questi la cima flessibile viene ripiegata a formare un cappio sottile dove, con cautela, si fa passare la testa della lucertola. Quando il cappio è arrivato al collo si tira rapidamente, il nodo si stringe e la lucertola rimane imprigionata.
Le lucertole, in epoca pre-Kit-Kat, erano spesso preda dei gatti, specie quelli vecchi divenuti meno agili e poco adatti alla cattura dei topi, rappresentando però un ben misero pasto.
Da questo prende origine il detto, rivolto ad un ragazzo piccolo e magro: “Ma cosa ti dà da mangià tu mà, le sottellere?”
 
SPANNOIARE
Lett: nc.
Intraducibile in italiano, forse non esiste nemmeno un verbo che indichi la stessa identica azione del dialettale spannoiare.
Dare aria ai panni, suggerito da qualche parola similare in italiano, appare abbastanza limitativo.
In dialetto spannoiare indicava infatti essere vestiti scorrettamente, ad esempio con la camicia parzialmente fuori dai pantaloni: “se’ tutto spannoiato!”,  ma anche muoversi in modo scorretto in un letto dove è presente un’altra persona con il conseguente arruffamento di coperte e lenzuola: “un ti spannoià troppo!”.
In entrambi i casi la conseguenza è certamente il passaggio dell’aria (come dare aria ai panni), ma il significato delle frasi è molto diverso.
Altro significato, a testimonianza ulteriore della indeterminatezza di questo verbo, è il muovere il corpo con piccoli scatti rapidi, soprattutto le spalle, per il freddo.
 
SPARACIATO
Lett: nc.
Di origine incerta anche questo termine che ha il significato di scamiciato, sbottonato, con gli abiti aperti sul petto.
Più in generale : “esse’ tutto sparaciato!” stava ad indicare di non avere gli abiti in ordine.
 
 FOTO: Bocca di Serchio (Collezione Roggero)

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