Nei suoi numerosi articoli sulla storia del territorio, Franco Gabbani ha finora preso come riferimento, personaggi o avvenimenti storici, inquadrandoli nella cornice degli usi e delle norme dell'epoca.
Questa volta prende spunto da situazioni e argomenti curiosi, spigolature come le chiama.
Al di là dei fatti precisi, quello che colpisce particolarmente, è il linguaggio usato nei documenti, non solo formale e involuto, come da sempre ci ha abituato la burocrazia, ma spesso anche di difficile comprensione, esplicitando l'evoluzione continua della lingua e dei termini.
Come previsto, il bilancio 2012 del comune di San Giuliano Terme è stato approvato con il voto favorevole dei consiglieri del PD e IDV, ma molte ed importanti sono state le conseguenze che ha causato.
Il consigliere Cini ha ufficializzato l'uscita dal partito e dal gruppo consiliare del PSI, non condividendo le scelte fatte dal suo ex partito di votare a favore del bilancio così come proposto.
Le opposizioni sia di centrodestra che di sinistra, come mai era successo prima, hanno contestato all'unisono il progetto di risanamento proposto dal sindaco, ritenendolo vessatorio nei confronti dei cittadini per le troppe tasse a loro carico e per l'azione scellerata di vendere/svendere il poco patrimonio edilizio ancora del comune.
Vi è poi la netta presa di posizione dei rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil che hanno dichiarato che “le scelte che l'amministrazione comunale si apprestava a compiere con il bilancio 2012 non potevano essere condivisibili” facendo venire a mancare, alla maggioranza, un importantissimo consenso.
Giudizio negativo anche da Confcommercio che ha pesantemente criticato la volontà di Sindaco e Giunta di istituire la tassa di soggiorno.
Il giudizio di moltissimi cittadini su quanto sta accadendo è decisamente negativo.
Ormai è chiaro a tutti che un buco di bilancio di tre milioni e mezzo di euro nel 2011, non può essere attribuito esclusivamente, come cerca di fare il Sindaco ormai quotidianamente, al governo Berlusconi o al governo Monti.
Anche i più strenui difensori di questa traballante maggioranza devono convenire che il solo fallimento di un' operazione di sale and lease back non può aver causato un tale disastro, ma le responsabilità vanno ricercate nell'insieme di operazioni fallimentari fatte dal Comune quali la Cerratelli, le Terme, GESTE che lo hanno portato sul ciglio del burrone questa amministrazione di sinistra.
Divertente, per non definirlo drammatico, l'ultimo atto del consiglio.
Nel momento in cui il Presidente del Consiglio ha messo in votazione un ordine del giorno di accompagnamento al bilancio, presentato dai consiglieri Bolelli e Carioni, in cui si chiedeva al Sindaco e alla Giunta di avere un sussulto di dignità e di fare un passo in dietro, presentando le proprie dimissioni, il Sindaco ha dichiarato la propria volontà di uscire dal Consiglio per non partecipare al voto, in contemporanea uno ad uno, in fila, come tante monachine che si recano alla funzione del vespero, tutti gli assessori ed assessore, a testa china, hanno seguito il padre campanaro ed hanno abbandonato i loro scranni e per solidarietà, almeno così è stato detto, sono usciti dal consiglio.
Una scena che definirla penosa è un offesa al buon senso, più simile ad un film del grande Fantozzi.
Questa, purtroppo, è la classe politica che governa San Giuliano Terme.
Cons. Riccardo Maini (Indipendente)