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Nei giorni 26-27-28 aprile verranno presentati manufatti in seta dipinta: Kimoni, stole e opere pittoriche tutte legate a temi pucciniani , alcune già esposte alla Fondazione Puccini Festival.Lo storico Caffè di Simo, un luogo  iconico nel cuore  di Lucca  in via Fillungo riapre, per tre mesi, dopo una decennale  chiusura, nel fine settimana per ospitare eventi, conferenze, incontri per il Centenario  di Puccini. 

. . . per questo neanche alle 5. 50 prima di colazione. .....
. . . alle nove dopocena non ciai (c'hai) da far altro? .....
. . . il plenipotenziario di Fi, Tajani, ha presentato .....
Ieri 19 Marzo ci ha lasciato un Vs. concittadino Renato .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Il sole nutre
col suo splendore
il croco il bucaneve
la margherita. . .
Il cuore
cancella il dolore
se alimentato dall'amore
essenza della vita
Quando .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
VECCHIANO
TeF chiede un regolamento chiaro

14/4/2012 - 23:42

   
 
L’Amministrazione Comunale di Vecchiano ha convocato per martedì 17 Aprile  alle ore 18.00  presso la Sala Consiliare  gli assegnatari come da  graduatoria definitiva per l’assegnazione dei posti barca lungo il fiume Serchio limitatamente al tratto per il quale il Comune ha ottenuto la concessione dalla Provincia di Pisa (Provv. N. 240/30 del 11/11/2011)   
      In relazione al “Progetto Esecutivo” sorge il primo interrogativo: come mai l’Amministrazione Comunale non ha mai reso pubbliche le planimetrie del Progetto?
E il secondo: come mai solamente adesso ha indicato i costi dei pontili e/o dei pali di ormeggio? Come può essere corretto  procedere alla formazione della graduatoria senza preventivamente fornire agli interessati le informazioni sul costo che ciascun assegnatario, in base alla propria richiesta, avrebbe dovuto sostenere in seguito? Il costo è una discriminante di non poco conto e sicuramente avrebbe influenzato le scelte dei cittadini portando alla costituzione di una graduatoria diversa, con un diverso rapporto tra le richieste di pali e/o pontili. Conoscere il prezzo avrebbe influenzato la scelta!
      Pali e Pontili, il nocciolo di tutta la questione, rispettivamente 350 e 900 euro più Iva (21%) sono il costo indicato per il materiale e la posa in opera:
si capisce subito che c’è una incongruenza tra i costi dei due tipi di ormeggio. Se il costo di ogni singolo pontile viene ripartito fra due assegnatari (900,00 + 21% = 1089,00 euro) con un costo a carico di ciascun assegnatario di 544,50 euro come può essere corretto che un assegnatario che ha optato per i pali debba pagare per 4 pali (350,00 + 21% = 423,50 euro)? E se sono due pali per ciascun lato,  in realtà 2 non sono in comune con l’assegnatario attiguo? Chi aveva optato per i pali lo aveva fatto sicuramente per risparmiare. Appena 121 euro che risparmio è? Qualcuno sarà costretto a rinunciare per i costi eccessivi da affrontare. E l’uso sociale della sponda destra del fiume Serchio?
      Poiché la differenza di costo tra le due opzioni, pontile o pali, è di 121 euro cosa cerca di fare l’Amministrazione? Incentivare alla realizzazione dei pontili o dissuadere dalla realizzazione di alcunché? Inoltre le prescrizioni rivolte a coloro che volessero provvedere in proprio alla realizzazione dell’ormeggio ( pali o pontile) sono talmente onerose in termini economici da scoraggiarne la realizzazione. Perché poi il tecnico  deve essere incaricato dal Comune se è il privato a realizzare il manufatto? Non lo  incarica per l’abitabilità di un fabbricato e per quattro pali è necessario addirittura questo?          
      In più ora non si sa quali azioni intraprenderà l’Amministrazione Comunale alla scadenza delle assegnazioni, fra 5 anni, se e come verranno rinnovate, quali criteri di selezione verranno adottati per l’assegnazione a coloro che sono restati esclusi alla prima assegnazione ed a quale costo,  con quali criteri verrà riconosciuta la spesa che attualmente ha l’assegnatario per la costruzione del pontile. E per eventuali danni a seguito piene del fiume, chi si farà carico del ripristino dei pontili o  degli ormeggi?
      I costi di realizzazione degli ormeggi, trattandosi di opere che cedono la loro utilità negli anni, dovrebbero essere dilazionati nel tempo dall’Amministrazione Comunale, secondo un piano di ammortamento che tenga presente anche dell’importo del canone annuo di assegnazione di 235 euro  in modo da essere di minore aggravio economico per gli assegnatari e permettere subentri alla scadenza od in itinere  secondo una logica e seguendo criteri prestabiliti, specialmente per la parte economica. Ad oggi invece l’assegnatario paga per intero il costo di realizzazione dell’ormeggio e un domani l’eventuale nuovo assegnatario che cosa dovrà pagare? Alla scadenza dell’assegnazione il pontile e/o i pali li porta via l’attuale assegnatario? Se li è pagati ma non sono suoi? L’Amministrazione, alla scadenza delle assegnazioni, e quindi al rinnovo o al subentro cosa farà? Non potrà richiedere al nuovo assegnatario l’importo richiesto per la realizzazione perché ormai l’approdo è già realizzato.
      Una cosa è certa, le richieste di pagamento in un’unica soluzione e in modo anticipato degli importi  per la realizzazione degli ormeggi lasciano intendere la volontà dell’Amministrazione Comunale di “fare cassa” subito, magari per ovviare all’errore dell’acquisto dei pali alti solo 2 metri, che oltre a non essere idonei, hanno comportato un ulteriore ritardo nei lavori al punto che nel cartello posto all’inizio del cantiere sono state apportate delle correzioni  in merito ai tempi di consegna dei lavori.  A chi è imputabile la responsabilità di questo ulteriore ritardo e dispendio economico?
      Manca un regolamento d’uso chiaro che preveda tutte le singole fattispecie che si verificheranno nel tempo in modo da evitare contenziosi futuri.
      Sollecitata da diversi assegnatari Tradizione e Futuro chiede che per il giorno 17 Aprile 2012, in sede di convocazione presso la Sala Consiliare del Comune di Vecchianon  l’Amministrazione  trovi una soluzione il più possibile condivisa alle problematiche su esposte e  giunga alla stesura di un regolamento chiaro e funzionale in un ottica di trasparenza assoluta nei confronti dei cittadini, oggi fruitori del progetto, di quelli che saranno interessati ad esserlo in futuro  e di ogni altro cittadino dei Comuni di Vecchiano e di San Giuliano Terme.
 
        
 
                                                               Tradizione e Futuro
 
 
 
P.S.      Da un conteggio fatto risulterebbe che per palificare 100 Mt. di sponda occorrono circa 330 pali di 30cm di diametro quindi per i 380 Mt.  della sponda ne occorrono circa 1250 (conteggiando solo la prima fila senza gli altri pali di rinforzo). Se questi pali avessero lo stesso costo dei pali da ormeggio il costo totale della palificata sarebbe di circa 130.000 euro. Questo per evidenziare che il costo di un palo da ormeggio  (423,50 euro diviso 4, cioè 105,00 euro) è eccessivo rispetto ai costi generali del Progetto.



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16/4/2012 - 19:02

AUTORE:
osservatore

alcuni gioni fa'ho letto sulla voce che sia da parte della provincia,sia da parte del comune si dubitava,che l'utilizzo dello scivolo fosse x il beneficio di pochi e non a scopo sociale.ma i sopra citati non diranno mica di non sapere che invece esiste proprio uno scivolo nei pressi della baracca definita dei giorgi(scivolo che doveva essere demolito come tutti gli altri abusi)quello si che è uno scivolo di pochi padroni e non a scopo sociale,qundi non vedo perche tutta quella polemica che andava a cercare di dire che lo scivolo era di pochi e non ad uso di tutti i cittadini,solo x contradizione politica?non mi sembra il sistema di lavorare x i cittadini di vecchiano. saluti

16/4/2012 - 14:29

AUTORE:
Uomo sapiens-sapiens

Gia' da te dovresti arrivare a capire il perchè dei tuoi sedici pupilli Tieffini, solo quattro sono approdati in Consiglio Comunale e se fossero state "supportate" da "donne" meno tremende, meno acazz. sempre e troppissimo sole nel proporre il nulla più zero; forse erano in maggioranza in C.C ma, c'è sempre un ma! se i quattro eletti di T&F in C.C non prendono le distanze da chi li ha aiutati a perdere sonoramente questa tornata elettorale vecchianese..le donne tremende-incazz. e sole solette, saranno la causa della liquefazione della minoranza "abbastanzina" numerosa che ancora c'è.

nb; vedi la lista Rinnovamento che doveva "rinnovare" la guida 30/40ennale del nostro Comune è ridotta ad un solo consigliere e la Lega Nord Padania di Signorini candidato anche lui a Sindaco di Vecchiano che voleva mandar via tutti si è dissolto come neve al sole; il che dimostra che non basta brontolare e dire che tutto va male perchè ci sono "loro", loro ci sono perchè sono supportati da uomini e donne con più ragioni serie di altre/altri.

16/4/2012 - 14:07

AUTORE:
Carlo

Dove i pesci grossi mangiano i pesci piccoli, i più furbi scacciano i più onesti, dove chi si appropria un bene di tutti pensa anche di avere un diritto, là le regole suscitano paura, sono tremende, appunto. Sulla base dell'esperienza la gente dice fatta la legge fatto l'inganno, anche qui l'esperienza è tremenda. I furbi la vinceranno ancora una volta? Non lo so. So che il percorso delle regole traparenti e condiviso è importante, il fatto che venga convocata un'assemblea pubblica mi sembra che deponga a favore. In quella sede lì si capiranno le regole e si costruiranno insieme, i teorici della partecipazione le dovrebbero frequentare, per imparare qualcosa. Intanto c'è chi fa bene il suo lavoro di opposizione, e vuole sapere prima cosa viene detto, in modo che in quella sede lì sono già pronti a fare l'opposizione e invece devono aspettare la comunicazione e dire dopo la posizione. Altri approfittano di chi vede nel confronto un mezzo per avere un bene comune e gli chiedono addirittura il voto. Il problema è che secondo chi si candidava a governato il problema era risolto in partenza, la sponda la frequenta e la utilizza chi ha la passione vera, anzi ai frequentatori storici, pescatori valenti, rematori eccelsi con il centocinquantino per la Meloria, a loro bisognerebbe dare un premio, e anche un contributo di soldi pubblici, per conservare le tradizioni popolari. Ma cosa si è messa in capo l'amministrazione eletta da tanti stupidi l'hanno votata, a regolare l'uso della sponda? Non era già nelle regole, accettate e condivise da tutti, ma cosa vogliono questi con le loro idee bislacche di fare regole per tutti. Il posto barca è mio e lo gestisco io, non c'è bisogno di nulla. Votatemi che vi levo la fatica della partecipazione e di tutti i calcoli e da tutte le spese. Anzi se mi voterete vi pagherò perchè con noi sì che il fiume è di tutti, e anche più sicuro, perché i veri conoscitori del Serchio sanno che se viene una piena noi la fermaiamo come Mosé. Tagliandola prima, che ci vuole, si va a Filettole, in Avane, A Vecchiano, a Nodica hai voglia di posti da far uscire il Serchio. Ma guai a toccare i posti dei nostri amici elettori e sostenitori. Tremendo affrettati che un posto non te lo leva nessuno con il voto giusto, ma fra quattro anni, preparati, il santino te lo diamo noi, dove siamo lo sai.

16/4/2012 - 12:57

AUTORE:
donna

Tremendo....ti potevi risparmiare l'ultima frase.....almeno Tf mette alla luce tutte le cretinate che questo comune ha fatto e sta facendo.....continuate a votarli, così tra un poco diranno che anche le abitazioni sn loro.....

15/4/2012 - 18:48

AUTORE:
Luce

potresti almeno smettere di votare chi hai sempre votato se non lavora bene

15/4/2012 - 12:59

AUTORE:
tremendo

C'è da riflettere e non poco.
Condivido molte delle osservazioni, e per chiarire tutti gli aspetti (ci saranno anche le spese contrattuali? E ci saranno le spese per l'acqua?) sarebbe necessario che prima delle assegnazioni definitive tutti coloro che hanno presentato la richiesta di assegnazione, fossero messi a conoscenza di ogni implicazione econimica e burocratica.
Credo che in vita mia mai voterò per tradizione e futuro, tuttavia condividere con avversari politici alune questioni sia motivo di crescita sociale e di riflessione collettiva.