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Il nuovo articolo di Franco Gabbani non riguarda un personaggio o un evento in particolare, ma esamina un aspetto sociale e lavorativo che, presente da molti secoli, ebbe grande sviluppo nell'800 ( fino all'inizio del '900), ma che fortunatamente terminò relativamente presto, grazie agli sviluppi economici e scientifici.

Si tratta del baliatico, un'attività spesso vista benevolmente, ma che è stata definita "calamità occupazionale"

Comune di Vecchiano
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di Stefania Magagna
Presidente Filarmonica Senofonte Prato
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Comune di Vecchiano
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. . . che sei amico curioso, chiedi all'amico del .....
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. . . dicci ndove, il come ed il perché la minoranza .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Libero caro
mio dolce tesoro
più ti guardo, ti "esploro"
più sembri un capolavoro
Un'inesauribile fonte
di emozioni
una sorgente
un erogatore .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
SAN GIULIANO TERME - Italia 25 Aprile
Franco Marchetti: il 25 aprile andate nelle piazze e non nei centri commerciali.

24/4/2012 - 12:38

25 aprile andate nelle piazze e non nei centri commerciali.
MERCOLEDI prossimo sarà il 25 aprile, giornata della liberazione della Italia dal nazifascismo, giornata nella quale si celebrano i valori ed i principi sui quali è cresciuta l’Italia, valori e principi contemplati nella nostra carta costituzionale e che hanno permesso a milioni e milioni di cittadini di potersi elevare dalla miseria e dall’abbruttimento anche colturali in cui il fascismo li aveva relegati.
Il 25 Aprile come l° di Maggio sono date che guardano al futuro perché hanno la forza del passato del ricordo.
 Hanno la forza di tante persone che non si rassegnano all’oblio ed alla indifferenza ed ogni anno non smettono di ricordare perché non accada mai più.
Ma il 25 Aprile, nel ricordare i valori della resistenza contro le barbarie, è anche un momento di grande solidarietà, vicinanza e partecipazione, in favore di tutte quelle persone che ancora oggi sono impegnate in prima persona a lottare per riaffermare i principi costituzionali, della non violenza, della solidarietà, contro tutte le mafie e le criminalità. Penso a quei sindaci di Calabria, Sicilia che vivono sotto scorta e quotidianamente minacciati, peso a tutti quei ragazzi che ogni giorno sacrificano il loro tempo libero, lavorando nelle terre confiscate ai mafiosi, penso a tutti coloro, che spesso nella indifferenza, fanno qualcosa affinchè tutti possiamo vivere un pò più tranquilli.
 Allora se il 25 Aprile è una giornata importante, come quella del 1° di Maggio è giusto viverla cosi. Il sindaco di Milano ha detto hai propri cittadini, “non andate nei centri commerciali, andate nelle piazze perché li che si difende la libertà e i valori fondanti della nostra democrazia.”Perché questo non si può dire anche in un comune come San Giuliano e in tutti quei comuni i quali affondano le radici nell’antifascismo.
Il 25 di Aprile ci sarà una manifestazione alla Romagna poi al parco ai caduti a Pontasserchio, ed in altre realtà del Comune di San Giuliano Terme.
 Le scuole di Pontasserchio sono intitolate a Licia Gereschi, maestra martire della libertà e cosi altre piazze e lunghi.
 Insomma nel nostro comune si respira aria di libertà ed in ogni frazione si può trovare un luogo simbolo della lotta di tanti ventenni di allora che hanno sacrificato il loro futuro perché noi avessimo il nostro futuro.
 Allora diamo un segnale forte per ribadire tali principi.
 Si dica al governo che su certi principi e valori fondanti della nostra società e presenti nella carta costituzionale, non siamo d’accordo e applicheremo alla lettera la costituzione.
 Il 25 Aprile ed il 1° di Maggio che siano effettivamente giorni di festa. Si faccia una delibera con la quale tutti gli esercizi che non sono di pubblica utilità siano chiusi.
Invece nel nostro comune come in altri saranno tutti aperti.
Si facciano prevalere valori e principi rispetto al denaro e alla finanza. Si può fare basta saper guardare alla nostra storia, quando i sindaci con la fascia tricolore, occupavano le case sfitte, per darle ai senza casa o andavano nelle terre incolte insieme ai contadini, la legge non lo permetteva, la costituzione si.
Se non è in questi momenti se non è per obbiettivi come questi nei quali è giusto schierarsi e dire da che parte stiamo, allora quando? Una amministrazione dovrebbe riflettere la storia la cultura i valori di una comunità ed è chiamata a rappresentarli al più alto livello possibile. Se cosi non avessero fatto nel passato, se non avessero disobbedito, oggi non saremmo qui a discutere, se gli operai delle Fabbriche, nel 1943 sotto l’occupazione nazifascista non avessero iniziato lo sciopero con la parola d’ordine Pane e Libertà, e se i giovani ventenni non avessero rinunciato al loro futuro per il nostro, oggi la storia sarebbe diversa.
 Il sindaco di San Giuliano come quello di Pisa, come altri sindaci d’Italia, hanno detto che non applicheranno una seconda tassa decisa dal governo, perché pesante per i cittadini.
Giusto e ben fatto, facciano altrettanto dicendo che debbono essere rispettati tutti i lavoratori e cittadini, e che il 25 di Aprile ed il 1° di Maggio, siano giornate di riflessione e di festa, si deliberi in tal senso, sarebbe una cosa importante per tutta la comunità ed un grande senso di responsabilità .
Franco Marchetti
SPI-CGILSan Giuliano
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25/4/2012 - 23:14

AUTORE:
Alessio Niccolai

Inviterei il Sig. Mannocci a ristudiare, o forse sarebbe meglio dire «a studiare», un capitolo di storia che la DC ha voluto piegare alle esigenze politiche del momento, quando si tratto di dare una continuità alla neonata repubblica e alla restituita democrazia con gli interessi socio-economici preminenti del ventennio appena trascorso, salvo che per qualche ingrediente nuovo come l'escalation mafiosa.
Illustri personalità del mondo accademico-militare e di orientamento non marxista, attribuiscono la caduta del Nazismo fondamentalmente ad un errata strategia politica di Göering ed in particolare di Heidrich nel far sì che tutti i principali avversari di Hitler, di qualsiasi ispirazione ideologica, trovassero in qualche modo riparo nella Wermacht, cosicché una cospicua fetta delle forze armate tedesche avversasse il regime, sostenuto invece dai soldati di ventura scandinavi militanti nelle SS.
Tanto è vero che l'Aeronautica tedesca si ritrovò a bombardarne le postazioni in ritirata dal Fronte Orientale e non per un errore militare, ma per un mero calcolo politico.
Sempre a detta di questi autorevoli luminari della strategia bellica, la principale partita della Seconda Guerra Mondiale si è giocata in Russia e, oltre al gelido inverno, la madre di tutte le battaglie, quella che portò alla resa del Generale Von Paulus, altrimenti nota come «Battaglia di Stalingrado» ne è stato l'epilogo, il punto complessivamente di non ritorno, quello oltre il quale - nel caso di una vittoria tedesca che per fortuna non c'è stata - Hitler avrebbe potuto procedere alla conquista del mondo intero o, plausibilmente, alla sua spartizione con gli USA con cui già nel 1943 erano iniziate febbrili trattative e benché Stalin ne avesse per contro invocato l'intervento già nel 1942.
Le stime di questi esperti militari attribuiscono la sconfitta dell'impianto bellico hitleriano per un buon 60% alla Germania stessa, per un altro 30% all'eroica Resistenza Sovietica (l'URSS ha pagato il prezzo di ben 20 milioni di morti!), quasi tutto il resto alla Resistenza Partigiana d'Europa.
L'intervento anglo-americano non ha avuto alcun ragionevole rilievo militare e se Hitler avesse dato fiducia al progetto V2 non ne avrebbe avuto alcuno neanche a livello politico: gli «Alleati» hanno soltanto mostrato un po' i muscoli con quei due sbarchi a terra (più unici che rari) quando in realtà la potenza, ma soprattutto il morale tedesco erano stati neutralizzati da altri.
In termini di civili l'intervento dell'aviazione Yankee è costato all'Europa ben più della stessa presenza Nazi-Fascista (escludendo quanto è accaduto nei campi di sterminio) e come peso militare ha contribuito di più a disgregare la forza d'urto partigiana (ricordiamoci, quasi completamente presidiata dalle Forze Comuniste e del Partito di Azione) che a sgretolare la presenza tedesca.
Quando i militari americani hanno messo piede in Italia a distribuire cioccolata e a compiere i loro bravi stupri di gratitudine l'Italia era già stata liberata dai Partigiani e, al contempo, rasa al suolo dagli stramaledetti B-52.
La vicenda Dorotea è stata esemplare e liberamente ispirata alla vigliaccheria anglo-americana: connivente col Fascismo nel periodo del suo massimo splendore e poi in attesa silenziosa e pusillanime della sua caduta a spese di ben 120.000 Comunisti morti, per poi aggrapparsi al potere e non mollarlo più.
L'errore è tutto di Togliatti e di quanti hanno sostenuto la Solidarietà Nazionale: bisognava andare avanti a fianco della Volante Rossa e riscrivere un capitolo di storia che invece si rivelato uno dei peggiori dall'anno Mille.
L'Italia non doveva essere quello che è: chi ha dato la vita lo ha fatto per instaurare il Socialismo, non soltanto per liberarsi dal Nazi-Fascismo. E invece oggi dovremmo sentirci in debito di riconoscenza verso chi non ha saputo far altro che scaricare sull'Europa tonnellate di bombe (anche sulle Città Aperte e dopo l'armistizio!) e attanagliarla con il Piano Marshall? Rimandato a Settembre Mannocci, e col rischio di ripetere l'anno!

25/4/2012 - 22:07

AUTORE:
leonardo bertelli Migliarino

Mi sa che il sig.Mannocci abbia dei problemi con la storia:gli Anglo-Americani combattevano contro i suoi compari,i repubblichini e i nazisti non contro i PARTIGIANI.E poi la smetta di parificare chi conbatteva per la Libertà e chi invece lo faceva per la dittatura FASCISTA,non sta in piedi anche se da molto tempo i politici e i giornalisti di suo riferimento ci stanno provando.Pensi alla storia di S.Marco Evangelista e Ezzelino 3° da Romano lì la vedo più ferrato.Buon 25 aprile anche a lei.
P.S. Le ha comprate le salsicce come le avevo consigliato....

25/4/2012 - 20:07

AUTORE:
Magilla

E' la seconda volta che ti correggo e ancora commetti lo stesso errore. Dante dice:
"non ti curar di LOR ma guarda e passa", altrimenti fai diventare un dodecasillabo l'endecasillabo virgiliano.
Che non succeda più, altrimenti lo dico a Benigni!

25/4/2012 - 10:29

AUTORE:
Giacomo Mannocci

Caro Compagno,
capisco che la verità è dura da digerire, ma se non era gli Anglo Americani a quest'ora la guerra c'era ancora! Spero che un giorno il 25 aprile non sia più festa di odio ma festa di pacificazione nazionale ricordando tutti coloro che sono morti e hanno sofferto per un ideale: i partigiani e i combattenti della Repubblica Sociale Italiana. senza dimenticare gli alleati venuti da oltre oceano.
Comunque di gente come Lei mi vien da pensare a Dante: "Non ti curar di Loro, ma guarda e passa".
Buona Festa di San Marco Evangelista.
Con affetto. Giacomo Mannocci

25/4/2012 - 8:58

AUTORE:
Compagno Partigiano che vive in Libertà

Scrivendo il tuo progetto di memoria bis speri che noi compagni ti si mandi a cagare; da parte mia e nostra tutta (credo) è l'inverso invece, ti lascio facilmente indovinare.
Buon 25 Aprile!

24/4/2012 - 23:12

AUTORE:
Gabriele Santoni

Carissimi, con l'approssimarsi del 25 Aprile, mi pare importante ricordare uno degli ultimi discorsi che il grande Uliano Martini,pronunciò nella sala del comune di San Giuliano Terme. "...c'è da ricostruire questa nostra Italia, da ricostruire la sua identità, la sua anima, il suo volto che discendono solo dai valori permanenti della Resistenza e della Costituzione, unica base per un nuovo vero, profondo, irresistibile rinnovamento, umano, culturale, politico e morale..."

Il 25 Aprile del 1995, ero stato eletto sindaco da un giorno, mi ritrovai in una mattinata di pioggia a festeggiare il 25 aprile alla Romagna, sotto un ombrello. Eravamo in cinque: io, il Grassi mio caro indimenticabile autista, il Tonfo, Eugenio Del Genovese e il Buzzigoli. Uliano ci aveva lasciati da poco più di un mese. Lì, insieme, sotto l'acqua, quasi abbracciati, sotto un unico ombrello, decidemmo che avremmo dovuto fare un progetto con le scuole sulla memoria. Nacque così il "progetto memoria", i testimoni del tempo e il rafforzamento dell'amore per le radici di queste nostre terre, che sono la linfa del suo futuro democratico. Il mio 25 Aprile di domani, che vedrà molte bimbe e bimbi presenti alla Romagna è dedicato ad Eugenio ed al grande Tonfo, miei indimenticabili maestri di popolo Molinesi ed a Uliano, che spero domattina ci guardi da lassù.
Buon 25 Aprile a tutti voi.

24/4/2012 - 23:03

AUTORE:
Napolitano Francesco

Se devono "... prevalere valori e principi rispetto al denaro e alla finanza" bisognerebbe andare oltre ai soli 25 aprile e 1° maggio. E poi, per onestà intellettuale, si ricordi chi ha aperto la breccia alle aperture domenicali! Senza parlare delle storture successive al famoso Dlgs del 1998! Io non vado mai a fare la spesa (tantomeno vado a Navacchio, ai Gigli ecc) in un giorno festivo, non solo per principio, ma per solidarietà con chi viene obbligato a lavorare, e perchè lo ritengo inutile: infatti posso fare compere tranquillamente negli altri giorni della settimana: chi mi leggerà no?. C'è di meglio che infilarsi in un grande magazzino, o no? Quasi dieci anni fa mi sono battuto contro il lavoro festivo nel commercio, ma mi resi conto, mio malgrado, che ero solo; d'altra parte chi aveva "deciso" che i lavoratori dei supermercati dovessero andare a lavorare nei festivi, non lavorava la domenica: imprenditori, sindacalisti e politici. Ora svolgo un lavoro che mi impegna anche i festivi, ma svolgo un servizio pubblico: il supermercato e/o grande magazzino è un servizio pubblico? Per qualcuno è importante forse solo il 25 aprile e il 1° maggio, per me no.

24/4/2012 - 22:03

AUTORE:
ovidio

Il 25 aprile, 67mo anniversario della Liberazione, tutto il palinsesto di radio 3 è scandito dalle voci delle lettere.

Quest’anno radio 3 ricorderà il 25 aprile con le parole di chi ha dato la vita, con le lettere dei condannati a morte della Resistenza, piccole testimonianze di una memoria fragile.

Biografie di uomini e donne coinvolti nella Resistenza. Un testamento morale e civile prima che politico. Voci agghiaccianti e sublimi che aiutano a pensare cosa sono state quelle persone.

24/4/2012 - 21:09

AUTORE:
Controcorrente

Caro Marchetti, quei milioni e milioni di italiani che si sono sollevati dall'abbrutimento cUlturale in cui il fascismo li aveva relegati, sono tutti ultrasettantenni. Che significa, mi dirai tu, i valori devono restare e le commemorazioni devono servire a trasmettere tali valori ai giovani di oggi, e su questo non posso che essere d'accordo;
non osservare le festività del 25 aprile e del 1 maggio è come dire ad un cristiano di non osservare la Pasqua ed il Natale, nonostante che gli anni trascorsi dall'evento siano più di duemila!
Prima che questo mio intervento possa essere travisato, vengo subito al punto: oggi all'Agrifiera ho fermato alcuni giovani ed ho chiesto cosa rappresentava per loro la data del 25 aprile, così, per curiosità, faceva freddo e c'era poca gente.
La risposta più frequente è stata: è festa e non si va a scuola, per poi dare seguito a spiegazioni che non ti sto a ripetere perchè ne soffriresti troppo. I due o tre che avevano le idee più chiare mi hanno risposto: per festeggiare la fine della guerra, gli unici ad essere promossi col 6- !
Le considerazioni che ne derivano sono molteplici e non penso sia questo il luogo per farle, perchè si innescherebbe una reazione a catena senza fine, non credi?
Veniamo ora all'opportunità di fare una delibera per obbligare i pubblici esercizi a restare chiusi, per me suona come quando la Chiesa dice di confessarsi e fare la comunione almeno una volta l'anno, in molti non lo fanno e pertanto non saranno dei bravi cristiani, ma non ci sarà mai un prete che li costringerà a farla!
I valori non si impongono, prima si cerca di inculcarli e farli diventare patrimonio della collettività, lasciando sempre che in democrazia ci sia la possibilità della libera scelta: ben venga quindi l'invito ad andare nelle piazze e non nei supermercati come ha suggerito il sindaco di Milano, un pò meno bene fare una delibera che costringa a scelte non condivise.

24/4/2012 - 21:02

AUTORE:
Giacomo Mannocci

Per approfondire ulteriormente la memoria, mi permetto di segnalare altre ricorrenze importanti che cadono proprio il 25 aprile: dalla festa di san Marco alla nascita di Ezzelino III da Romano (1194) a quella di San Luigi IX di Francia (1214), per non parlare dell'anniversario del battesimo di Sant'Agostino (387) o della pace tra la Repubblica di Pisa e il regno di Aragona (1327).

24/4/2012 - 20:54

AUTORE:
FRANCO M

generalmente non rispondo ai commenti su quanto scrivo, solo 2 cose ho palato di due giornate importanti per la comunità come sono natale e pasqua per i cattolici ecc non mi sognerei mai di dire allora rimaniamo aperti anche i quei giorni. spero sia stato letto bene quanto scrivo poi si puo non condividere
sig Ristori sono d'accordo con lei io è quello che nel mio piccolo cerco di fare ogni giorno,, per una volta come dice lei facciamolo insieme di difendere i diritti di tutti e avremmo una società migliore.. con rispetto

24/4/2012 - 20:06

AUTORE:
ovidio

Il 25 aprile, alle 9:30, alla Romagna per ricordare le vittime dell'eccidio e a sentire i ragazzini delle scuole elementari e medie che hanno partecipato al Progetto memoria.

24/4/2012 - 20:03

AUTORE:
Paola Ginepico

Un'ora fa ero alla Conad a Pappiana e ho assistito ad un volantinaggio di rifondazione comunista che, saputo dell'apertura del supermercato, ha invitato i clienti a non farci più la spesa. Mi sembra un'idea buona visto che un conto sono i servizi per i cittadini (fiere, ristoranti, bus )un conto è la cassa del supermercato che se ci faccio la spesa oggi e non il 25 aprile sempre di quello ho bisogno. Ho sentito un po di gente nel parcheggio che domani mattina organizzavano un picchetto per ostacalare l'ingresso al supermercato; è possibile che ci sia il sindaco come fanno i sindaci del pontederese alla Pam insieme ai sindacati? Panattoni non mi pare di quelli, ma chissà? Marchetti perchè non lo inviti ai cancelli della Conad? la sua presenza farebbe sicuramente effetto sui cittadini.

24/4/2012 - 19:32

AUTORE:
marcello ristori

Quanta ipocrisia politica dalla SPI CGIL di San Giuliano! Perchè non si preoccupa delle commesse/i dei negozi di Pontasserchio aperti sia domani che il 1°? perchè non difende i poveri lavoratori venuti dalla provincia o anche da più lontano per vendere i loro prodotti all'agrifiera? quando lo celebrano il 25 aprile? Vivete fuori dal mondo: c'è la crisi e il 25 si lavora.

24/4/2012 - 19:15

AUTORE:
umberto

a Mannocci consiglio,di andare a Predappio a fare la spesa il 25 Aprile e se ha tempo si trettenga fino al 28,cosi celebra la ricorrenza.ps e' richiesto l'abito nero

24/4/2012 - 18:49

AUTORE:
Lavoratore

Ma cosa credete con quelle baggianatelle li di convincerci!?
Lo vediamo anche noi che il prete dall'altare dice far festa la Domenica e per lui è il giorno che lavora di più.

Andiamo al mare o a sciare e quella "povera" gente lavora per noi e quanto più la festa è importante; più lavorano per noi "sfruttatori" e la faccenda buffa sarebbe lunga ma chi vuole intendere ha inteso e non da oggi!

ps, conoscevo un frate cattivo che a dimostrazione lavorava "solo" il Primo Maggio ma...il due Maggio era pieno di galle alle mani e...la chiesa "sua" era sempre vuota.

24/4/2012 - 18:27

AUTORE:
montunos

Si, il 25 Aprile e il Primo Maggio tutti alla fiera. Tanto quelli che sono negli stand a vendere e a proporre i loro prodotti sono solo figuaranti, mica lavorano!
Qualcuno mi spiega per favore perchè alla fiera si può vendere, comprare, lavorare, produrre ecc e invece negli altri luoghi addetti a tali scopi (negozi, centri commerciali ecc)no? Alla fiera vige una esenzione dalla morale predicata dal Marchetti? Da tutto questo si può dedurre che le posizioni espresse dalla sinistra sangiulianese, vecchianese e pisana sono solo ideologiche, pregiudiziali e calcolate per il proprio tornaconto elettorale.

24/4/2012 - 15:42

AUTORE:
ovidio

Quando ero ragazzo festeggiare il 25 aprile mi sembrava importante, ma eravamo in tanti e sembrava facile.

Col passare del tempo festeggiare il 25 aprile mi è sembrato sempre più importante, ma sempre più difficile.

Eppure è facile: chi vinse erano quelli che lottavano per la libertà, i partigiani. Chi perse stava con i nazisti, i fascisti di Salò.

Mi sembra semplice, mi sembra giusto.

24/4/2012 - 15:29

AUTORE:
Giacomo Mannocci

In un periodo di crisi economica, mi sembra una posizione delirante. Ben vengano i negozi aperti. anzi la spesa e gli acquisti li vado a fare proprio domani! e il primo maggio vado a Firenze all'IKEA nell'attesa sia costruita a Pisa

24/4/2012 - 13:14

AUTORE:
Bruno Baglini

Se la Coop -Unicoop Firenze- (di Vecchiano) dove ho visto un bel manifesto a tutta porta "il 25 Aprile ed il 1° Maggio-Chiusi per scelta"
...il 25 Aprile ed il 1° Maggio la trovavo aperta; per me i prossimi giorni era chiusa 'naveppaura!