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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani viene trattato un argomento basilare per la società dell'epoca, la crescita culturale della popolazione e dei lavoratori, destinati nella stragrande maggioranza ad un completo analfabetismo, e, anzi, il progresso culturale, peraltro ancora a livelli infinitesimali, era totalmente avversato dalle classi governanti e abbienti, per le quali la popolazione delle campagne era destinata esclusivamente ai lavori agricoli, ed inoltre la cultura era vista come strumento rivoluzionario. 

Sei fuori tema. Ma sappiamo per chi parli. . .
. . . non so se sono in tema; ma però partito vuol .....
Quelle sono opinioni contrastanti, il sale della democrazia, .....
. . . non siamo sui canali Mediaset del dopodesinare .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Pensiero Prismatico
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di Riccardo Maini
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Credevo di riuscirci mare
Ma non ti potei solcare
Ma è vero giuro è vero
Pur cambiando la vela e mura
Se gira il vento dritta
Al cuore
Per amarti .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
ANNIVERSARIO
Pio La Torre

30/4/2012 - 15:32


Il 30 aprile 1982 fu assassinato Pio La Torre,

a causa del suo forte impegno contro le mafie.

Sono passati quindi 30 anni. I giovani probabilmente nemmeno lo conoscono e i meno giovani, almeno una parte, se lo sono dimenticati. Per questo ritengo opportuno ricordarlo e questo è anche il mio modo di festeggiare il 1° maggio, poiché La Torre è stato anche un dirigente della Cgil e fu molto attivo nel movimento dei contadini che, agli inizi degli anni ’50 si battè, in Sicilia, per l’occupazione delle terre, con l’obiettivo di costituire delle cooperative agricole, tanto attivo che fu arrestato, rimanendo in carcere per circa un anno e mezzo: dall’11 marzo 1950 al 23 agosto 1951.
di P. Borrello da AGORAVOX

“Nacque il 24 dicembre del 1927 nella frazione di Altarello di Baida del comune di Palermo in una famiglia di contadini molto povera.
Sin da giovane si impegnò nella lotta a favore dei braccianti, finendo anche in carcere, prima nella Confederterra, poi nella Cgil (come segretario regionale della Sicilia) e, infine, aderendo al Partito comunista italiano….
Nel 1960 entrò nel Comitato centrale del PCI e, nel 1962 fu eletto segretario regionale, succedendo a Emanuele Macaluso.
Nel 1969 si trasferì a Roma per dirigere prima la direzione della commissione agraria e poi di quella meridionale.
Messosi in luce per le sue doti politiche, Enrico Berlinguer lo fece entrare nella segreteria nazionale di Botteghe Oscure. Nel 1972 venne eletto deputato, e subito in Parlamento si occupò di agricoltura.

Propose una legge che introduceva il reato di associazione mafiosa (Legge Rognoni-La Torre) ed una norma che prevedeva la confisca dei beni ai mafiosi (scopo poi raggiunto dall’associazione Libera, che raccolse un milione di firme al fine di presentare una proposta di legge, che si concretizzò poi nella legge 109/96).
Nel 1981 decise di tornare in Sicilia per assumere la carica di segretario regionale del partito. Svolse la sua maggiore battaglia contro la costruzione della base missilistica NATO a Comiso che, secondo La Torre, rappresentava una minaccia per la pace nel Mar Mediterraneo e per la stessa Sicilia…

Alle 9,20 del 30 aprile 1982, con una Fiat 131 guidata da Rosario Di Salvo, Pio La Torre stava raggiungendo la sede del partito.
Quando la macchina si trovò in una strada stretta, una moto di grossa cilindrata obbligò Di Salvo, che guidava, ad uno stop, immediatamente seguito da raffiche di proiettili. Da un’auto scesero altri killer a completare il duplice omicidio.
Pio La Torre morì all’istante mentre Di Salvo ebbe il tempo per estrarre una pistola e sparare alcuni colpi, prima di soccombere…

Al funerale presero parte centomila persone tra cui Enrico Berlinguer, il quale fece un discorso.
Poco dopo l’omicidio fu rivendicato dai Gruppi proletari organizzati.

 

Dopo nove anni di indagini, nel 1991, i giudici del tribunale di Palermo chiusero l’istruttoria rinviando a giudizio nove boss mafiosi aderenti alla Cupola mafiosa di Cosa Nostra.
Per quanto riguarda il movente si fecero varie ipotesi, ma nessuna di queste ottenne riscontri effettivi.

Nel 1992, un mafioso pentito, Leonardo Messina, rivelò che Pio La Torre fu ucciso su ordine di Totò Riina, capo dei corleonesi, a causa della sua proposta di legge riguardante i patrimoni dei mafiosi….”.

 

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1/5/2012 - 10:34

AUTORE:
Gabriele S.

grazie per il consiglio.
Se hai tempo e passi dalla provincia il 2 maggio alle 17.00, ci sarà una iniziativa su Pio La Torre. un saluto.

30/4/2012 - 22:05

AUTORE:
Napolitano Francesco

di rivedere la puntata di "La storia siamo noi" in cui si parla di Pio La Torre:
http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=702