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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Non cancellerò
Quella foto tua
Come la gioconda
E la rosa gialla
Sulla pelle mia
Stare insieme a te
In quest anni miei
Insieme a tutto il resto
Tu .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
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forse che sì forse che no

6/5/2012 - 8:52

Nel 1986 il pisano Fernando Vallerini pubblicò una sua opera: “I mostri di San Rossore” (Giardini editori) e che ritorna attuale oggi.


Ieri sulla spiaggia del Gombo, in san Rossore appunto, durante la grande opera di pulizia che l’Ente Parco e ASDOMAR hanno effettuato con grande spiegamento di uomini e cavalli, (vedi  nella sezione Eventi in questo giornale), è apparso questo strano mostro che a qualcuno ha fatto venire in mente il Manzoni, la data famosa, la data attuale e i primi versi dell’ode:


“Ei fu. Siccome immobile,

dato il mortal sospiro,

stette la spoglia immemore

orba di tanto spiro,

così percossa, attonita

 la terra al nunzio sta,

muta pensando all'ultima

ora….”


Ad altri potrebbe invece essere aver fatto sognare un ritrovamento eccezionale dello scheletro  di un iguanodonte, un triceratopo o un preistorico carapace dell’antenata della tartaruga, comunque qualcosa di strano e mostruoso.


Agli studiosi presenti al momento e a coloro che si professano esperti della spiaggia, l’ultima parola, ma, comunque vada, sempre “ei fu è

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6/5/2012 - 14:35

AUTORE:
Sonia

Come gemma incastonata, quell'eccentrico relitto arenato sulla spiaggia lontano da occhi indiscreti,gode finalmente la pace agognata.
Eroso, ammollato, prosciugato, spolpato, indurito... ha assunto un aspetto così bizzarro da atterrire la vista delle creature curiose. Soltanto il vento caritatevole l'ha accarezzato per dargli conforto, e forse la pietosa luna.
Mi piacerebbe conoscere la sua incredibile storia, le trasformazioni subite, le peripezie e le vicissitudini sopportate. Impressionante la nodosa sofferenza.