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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Lara Ceccarelli
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Sinistra italiana - Provincia di Pisa
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di Roberto Sbragia – Consigliere Provinciale Forza Italia Pisa
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di Filippo Pancrazi
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PD SGT
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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C'è qualcosa, un tesoro
che tutti cercano.
Non è pietra preziosa
ne' scrigno d'oro:
si chiama semplicemente
LAVORO
Se poi al lavoro
si aggiunge .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
VECCHIANO
PD Vecchiano: contro la barbarie mafiosa

20/5/2012 - 0:48

L'attentato di questa mattina alle 7:15 nel Professionale Morvillo Falcone di Brindisi, il giorno in cui arriva la Carovana della legalità è una barbarie inaccettabile in un Paese democratico.

La mafia e il terrorismo colpiscono la scuola, colpiscono il futuro dei giovani e della democrazia. Ma il tempo della mafia è finito, l'illegalità diffusa non sarà più consentita.

Un riscossa civile è necessaria e noi del Partito Democratico siamo insieme a tutti i democratici per denuciare l'attentato e chiedere un impegno totale di lotta che dovrà essere culturale, politica e giudiziaria contro il cancro della mafia terrorista.
Lunedì alle 11 al Consiglio Comunale aperto alla Scuola Media di Vecchiano invitiamo tutti i democratici a partecipare e a portare la solidarietà alle vittime e  alle loro famiglie e ci stringeremo intorno ai nostri giovani, che sono il nostro futuro, per dire no alla mafia e all'illegalità.

 
Massimo Marianetti
Segretario PD Unione Comunale
Vecchiano

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23/5/2012 - 18:40

AUTORE:
leonardo bertelli Migliarino

Inquietante è leggere quello che scrive tal "profondo sud" :"Condannare l'atto è doveroso, ma condannare le mafie no...".E che vorresti fargli alla mafia..un monumento?Che è il cancro della tua terra e forse di tutto il Paese lo sai?
E poi scusate,anche se fosse stato un criminale qualsiasi sempre di terrorismo si tratta.
O forse per avere la patente di terrorista bisogna essere iscritti ad un apposito albo?
Se siamo arrivati a fare queste distinzioni e parlare di propaganda la vedo dura per questo paese....

23/5/2012 - 12:54

AUTORE:
b.b.

... avesse ancora capito perchè viene dal profondo Sud(?)

20/5/2012 - 11:41
Copio ed incollo da Facebook
AUTORE: b.b.

Fabiano Corsini:
Si è quando rapirono Moro dovevamo aspettare di sapere chi era stato.
E quando misero le bombe alla banca della agricoltura, e sull' italicus , e quando misero le bombe sui treni per Reggio Calabria...

23/5/2012 - 11:44

AUTORE:
Profondo Sud

Condannare l'atto è doveroso, ma condannare le mafie no.....solo per il semplice fatto che gli inquirenti brancolano nel buio, anche la mafia locale di mesagne è alla ricerca dei o del colpevole, e se la trovano loro non rimarrà nulla di colui o coloro che hanno fatto ciò, allora al quel punto ci sarà un delitto di mafia locale, ma a nessuno e mai venuto in mente che ci possa essere ben altro che associazioni terroristiche, mafiose, anarchiche o altro?
I giudizi affrettati, come le condanne affrettate anche nelle scuole davanti a centinaia di persone non sono di buon esempio x i nostri figli, io spero che il Pd prima o poi rettifichi questo comunicato xchè leggendolo dà a poche ore dai fatti accaduti una distolta versione locale.

21/5/2012 - 20:45

AUTORE:
Napolitano Francesco

... rappresenta quella scuola fa pensare ad un attacco mafioso (in senso lato), ma non è detto.
Comunque sia, in merito a quanto accaduto, mi domando come si può pensare che questo/i criminali possano essere "rieducati" da un lunga o definitiva detenzione!
Certo, parlarne nelle scuole è giusto e doveroso, ma quando questi ragazzi si affacceranno alla vita adulta che cosa troveranno? Gli adulti (compreso io, ci mancherebbe) siano sempre da esempio, altrimenti non ci sarà futuro per la legalità: ricordiamoci che i giovani ci guardano con le lenti di ingrandimento.

21/5/2012 - 19:19

AUTORE:
Enrico

Siccome l'uccisione di una giovane ragazza ha creato l'occasione al Pd locale, e a quello nazionale, di prendere la parola, stiamo attenti a dare giudizi affrettati, siamo sicuri che sia stata la mafia il giorno in cui arrivava a Brindisi la carovana antimafia, siamo sicuri che sia stato un pazzo, un buon avvocato dirà che in quel momento dopo avere preso le bombole, preparato l'innesco, inserito il timer, era in una fase di non piena coscienza, l'ha bruciate così inconsapevolemete, come un sonnambulo, non l'ha fatto apposta. Ma quanta false verità raccontano questi del Pd. La verità non esiste, stiamo attenti, è tutta propaganda. Fonti bene informate mi dicono che non sia morto nessuno, sono pazzi quelli del Pd ha chiedere la legalità. La legalità c'è già in Italia, fate come vi pare, più legale di così si muore.

20/5/2012 - 19:24

AUTORE:
Una cittadina

Sono dispiaciuta che un fatto grave, barbaro e ingiustificabile diventi per l’ennesima volta occasione di dibattito sterile ed inconcludente.
E’ vero, alla luce delle notizie di oggi diventa complicato individuare chi abbia potuto compiere questo gravissimo atto di violenza.
Il fatto è che una studentessa è morta e altre sono state ferite anche in modo grave.
Il fatto è che l’obiettivo scelto è stata una scuola e dei giovani inermi.
Il fatto è che un atto di violenza come questo, qualunque sia stata la mano che l’ha compiuto, debba risvegliare le coscienze individuali e collettive.
Il fatto è che il clima generale e il crescente disagio sociale non possono che creare un terreno fertile alla violenza e ad azioni deprecabili.
Non sappiamo ancora qual è la verità dietro la bomba all’Istituto Professionale di Brindisi ma come cittadini siamo chiamati a tenere gli occhi ben aperti ed alla consapevolezza che il nostro paese sta attraversando un momento di grande disagio e paura per il futuro.
Oggi il nostro pensiero deve andare a Melissa, alle studentesse ferite, alle loro famiglie e ad una comunità colpita nei propri valori più sacri.
Alimentare una discussione come quella che sto leggendo è solo la dimostrazione che noi italiani, invece di unirci e di gridare il nostro No alla violenza, continuiamo a rintuzzare le contrapposizioni e a morderci l’un l’altro come cani rabbiosi dimenticando che la carne in cui i denti vengono affondati è quella di ognuno di noi.

20/5/2012 - 14:41

AUTORE:
Certe volte

a Vecchiano i giovani si colpiscono in maniera più subdola. Gli si tolgono gli spazi che gli sono dovuti in nome dell'Esperienza

20/5/2012 - 14:06

AUTORE:
dubbioso

dalla velocità con cui buona parte delle istituzioni hanno dato la colpa alla mafia o al terrorismo mi pare ci sia quasi "voglia" di gesti del genere per poter stornare l'attenzione della gente da altro...

20/5/2012 - 13:23

AUTORE:
Lettore della Voce del Serchio

..tenuta dal prof. Ovidio Della Croce su questo giornale online: è un invito ad altri lettori come me ed a una riflessione profonda e razionale della reale realtà.
....................................

Sabato mattina nella mia scuola, quando è arrivata la notizia del terribile fatto di Brindisi, ci si è detti: “No le scuole no, i ragazzi no. E invece sì…”. Una bomba feroce, uno stupido strumento di morte ha ucciso senza sapere perché. E i ragazzi e le ragazze innocenti hanno sgranato gli occhi quando hanno saputo della bomba alla scuola e i loro sguardi erano atterriti quando hanno saputo della morte di Melissa Bassi. È arrivata viva all’ospedale, aveva detto ai medici “Salvatemi”. Aveva 16 anni.

Frequentava la scuola intitolata a “Morvillo-Falcone”. È successo nell’anniversario della strage di Capaci del 23 maggio 1992. Me li ricordo bene quei giorni, poco dopo nacque mia figlia. È successo nel giorno dell’arrivo della carovana antimafia di Libera. Don Ciotti si tappa gli occhi dal dolore. Poi si fa forte, parla alla manifestazione e trova le parole per trasformare le paure in speranza e conclude: “Questi ragazzi sono meravigliosi non prendiamoli in giro”. La settimana scorsa anche i miei ragazzi avevano partecipato a una assemblea per la legalità, l’auditorium era affollato e si loro passavano di mano in mano il microfono per fare domande al magistrato sulla mafia, sui mafiosi, chiedevano di Falcone, Borsellino, Peppino Impastato… Ora guardano dritto negli occhi e chiedono: cosa diavolo ci fanno tre bombe alle 7:42 di mattina all’entrata di una scuola? Chi sono quelle carogne che ce le hanno messe? Chi ce li ha mandati?

Ieri le mani dei ragazzi e ragazze di tutta Italia tenevano i loro striscioni: "Siamo cittadini di un Paese che si ricorda di stare uniti solo quando si muore" “E adesso ammazzateci tutti”, “Vigliacchi! Non abbiamo paura”, “Ciao Veronica, non mollare”. E hanno fischiato i discorsi dei politici collusi e pure quello del vescovo di Brindisi.
Non vogliono solo sapere il numero di scarpe che portava Melissa, né il colore del suo zainetto, né leggere il suo diario, né guardare l’album di famiglia, né vedere i cuoricini per il suo ragazzo. Vogliono sapere chi è stato e perché. “Sarebbe da stupidi, non credi? Passare una vita intera a desiderare qualcosa senza mai agire!”, dicono.

I ragazzi non accettano che le istituzioni non reagiscano. Ieri è successo un fatto terribile e
l’Italia ha dato una lezione straordinaria di resistenza democratica.
Ce la danno i ragazzi e le ragazze prima di tutto. E noi li seguiamo e pensiamo a quando avevamo vent’anni noi. Quando imparammo queste parole: “strategia della tensione”, convivenza tra criminalità organizzata e istituzioni. Allora ci prese un’adolescente furia di resistere, accanto a quella di esistere. Ogni tanto ci prende anche ora. Raccogliamo quelle scarpe trovate per terra, guardiamo quelle foto private che non volevamo diventassero pubbliche, leggiamo qualche frase del diario, qualche bigliettino d’’amore per il suo ragazzo, pensiamo ai padri, alle madri e alle famiglie colpite, non troviamo parole davanti alla morte. Stanotte c'è stato anche un forte terremoto nel nord.est e in Emilia Romagna, si è sentito anche qui. Sono morte altre persone. Guardiamo i ragazzi negli occhi e pensiamo alla vita, sì alla vita, che è tutto.

20/5/2012 - 12:50

AUTORE:
Uno

...la penso come commenta " Donna ". Un atto che presenta evidenti anomalie sopratutto nell'obiettivo.Presto e da soloni definirne la matrice, dare paternità affrettate è sbagliato

20/5/2012 - 12:36

AUTORE:
propaganda

Prima di scrivere per far propaganda facciamo accertare se è la mafia o qualche pazzo!

20/5/2012 - 12:02

AUTORE:
DONNA

MA NEANCHE SI PUO' DARE LA COLPA SEMPRE ALLE STESSE PERSONE.....SCUSATE E COME SE VENGO DA TE CHE NON RUBI E TI DICO CHE HAI RUBATO LA MELA, E TU MI DIRAI CHE PROVE HAI? IO E CHE TI RISPONDO........LE MELE, SCUSATE, PRIMA FACCIAMO LAVORARE GLI INQUIRENTI E POI PARLIAMO DI MAFIA, TERRORISMO ECC.....SARO' IO LA PRIMA A SCENDERE IN PIAZZA A FARE CASINO.

20/5/2012 - 11:41

AUTORE:
b.b.

Fabiano Corsini:
Si è quando rapirono moro dovevamo aspettare di sapere chi era stato. E quando misero le bombe alla banca della agricoltura, e sull' italicus , e quando misero le bombe sui treni per Reggio Calabria...

20/5/2012 - 11:30

AUTORE:
donna

Correggete il tiro di questo trafilo, per caso qualcuno ha detto che sia stata la mafia o qualche terrorista, ma a nessuno viene in mente che un balordo o dei balordi facciano queste cose, nessuno difende il terrorismo o le mafie, ma cerchiamo di non essere precipitosi con i dscorsi, prima di fare accuse accertiamo i fatti e poi si accusa.
Pensate prima di scrivere, mi meraviglio molto che leggo scritte queste cose su questo giornale on line che ho sempre letto e commentato con molta simpatia.
Solidarietà alla Puglia, nessuno tocchi i ragazzi e i bambini, sono sacri e i mafiosi lo sanno!