Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
L'uccellino fotografato sulla quercia di casa mia è un picchio muratore (Sitta europaea, Linneo 1758).
E' un passeriforme di circa 10 cm di lunghezza per 22-25 g di peso e, al contrario di quello che può suggerire il suo nome, non appartiene alla famiglia dei picchi anche se il suo nome “sitta” è quello greco del picchio, ma non quello latino “picus”.
Il piumaggio è grigio-blu sul capo, sul dorso, le ali e la coda, mentre l'addome è color arancio. Le guance e la gola sono bianche; una striscia nera attraversa gli occhi fino ad arrivare al becco anch'esso nero, lungo, appuntito e molto robusto. La coda e le zampe sono relativamente corte.
In Italia è diffuso ovunque, tranne che in Sardegna. Vive nei parchi di latifoglie (più difficilmente nei boschi di conifere), ma è possibile incontrarlo nei giardini e frutteti in prossimità dei centri abitati.
La riproduzione inizia ad aprile ed il nido viene costruito nelle cavità resistenti di alberi o muri. Se il foro d'ingresso risulta essere troppo grande, il Picchio muratore lo riduce di dimensioni, applicando un impasto di fango e saliva che una volta secco risulta essere molto resistente (da cui deriva la seconda parte del suo nome).
Il Picchio muratore è prevalentemente insettivoro durante la primavera e l'estate. Per i restanti mesi si nutre di semi, noci, ghiande e frutta. Le noci e le ghiande vengono aperte “picchiandole” con il becco, dopo averle incastrate nella corteccia degli alberi.
Ecco perché è stato denominato picchio (il suo nome inglese è infatti Nuthatch che significa colpitore di noci).
Dopo le caratteristiche fisiche e comportamentali arriviamo a quelle particolari e alla risposta a quel "perché..." iniziale.
La particolarità del Picchio muratore consiste nell'arrampicarsi o discendere, anche a testa ingiù, sui tronchi degli alberi con rapide corse a spirale, aiutandosi con la coda ed in questo è l’unico uccello che lo sa fare!
e, come la Torre di Pisa,
....pende pende e mai non va giù!