Anche per il 2024 si terrà il concorso ideato da MdS Editore dedicato al territorio e all'ambiente, attraverso le espressioni letterarie ed artistiche delle sezioni Racconto, Poesia, Pittura.tpl_page_itolo di quest'anno sarà "Area Protetta".Per questa dodicesima edizione, oltre al consueto patrocinio dell'Ente Parco Regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, che metterà a disposizione la bella sala Gronchi per la cerimonia di premiazione, partner dell'iniziativa saranno la Sezione Soci Versilia-Valdiserchio di Unicoop Firenze e l'associazione La Voce del Serchio.
Dopo un lungo viaggio di 2000 anni dalla Cina dove il suo ideogramma, un alberello in un vaso, significava l’albero per antonomasia, il nostro passa per l’Armenia, che gli darà il moderno nome scientifico prunus armeniaca, da dove arriva verso il 70-60 a.c. a Roma divenendo praecocum, o dal mondo arabo dove lo chiamano al-barquq.
Questi nomi si trasformeranno nel francese apricot e nell’italiano albicocco non senza una romantica variazione rinascimentale in armellino come riprese e cantò il Pascoli (e chi se non lui?) in La cinciallegra:
avevi i piedi nudi su la soglia,
tremavi come un armellino in fiore
che trema tutto al vento che lo spoglia.
Simbolo della bellezza femminile per la rotondità vellutata del frutto e la sua forma di due parti incise da un morbido roseo solco che una sembra sia la guancia di una donna e l’altra non sto a dire cosa, a me fa pensare e dire, al solito, un gioco di parole:
O albicocco,
di primavera sei presto in succhio,
d’estate ne fai un secchio,
che poi trasformi in succo.
L’inverno invece lo passi al secco.