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È possibile dipingere il silenzio?Questa è la domanda che si poneva la nuova mostra di Gavia al Real Collegio di Lucca, cercando una risposta nelle immagini dipinte. 
E la mostra ha rappresentato quello che l'artista stessa ama, uno spazio di incontro e di condivisione di un senso comune all’interno di una situazione pittorica, materiale e artistica ma anche in particolare il luogo dove possa emergere una realtà di emozioni che attingano dentro ogni nostra sensibilità intima e “silenziosa”. 

. . . i bidoni maanche i bagni chimici li trovo sulla .....
Troppe chiacchere per i mi gusti. I bidoni ci sono .....
. . . al mondo intero; però faccio notare che i bidoncini .....
nelle mie lunghe camminate sulla spiaggia ho visto .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Quest'aria frescolina allieta,
desta
gìà da quando si traffica in cucina
con la moka, primiero pensiero
dopo la sveglia mattutina
Con queste .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Bagni di Mare
Più giovani di tre anni, ma sempre grandi.

27/6/2012 - 17:10


Toh , cavalchiamo l’onda che di questi tempi anche se ci si casca male non fa, anzi, e parliamo un po’ a immagini di quello che si straparla a parole.
Era esattamente lo stesso giorno del lontano 2009, stesso luogo, stesso amico con l’ultraleggero e stesso indirizzo politico dell’amministrazione  nel nostro comune e forse forse anche la mirabile situazione di simil esoticatolliana costa di fronte alla rotonda.
Non era domenica, comunque!
Abituato a vedere, dopo Argante, provenendo da Migliarino, quella lingua di sabbia, la Spiaggia di Bocca di Serchio, quella che a nessuno di noi paesani, principalmente a me, veniva e viene in mente di chiamarla scioccamente penisola dei gabbiani, niente di strano: o a pelo acqua sulla barca o più in alto su una simil (mi piace questa parola imparata dal forum) barca con le ali, la sensazione di essere vicini a qualcosa di strabiliante era ed è la stessa.
Dopo pochi secondi, o un bel po’ di più di remate, appare veramente qualcosa di esageratamente strabiliante: la visione di una conformazione di riva che non ha uguali, un dito di rena immacolata, o un bianco velopendulo della nostra Bocca, che si protende ad indicare laggiù e, piano piano, ti rendi conto che sei capitato in quello che sognavi.
Voli con il corpo e con la fantasia, sorridi della malizia con la quale il primo bagno attrezzato ha spostato gli ombrelloni al di là della secca divenuta magicamente spiaggia, ammiri i liberi bagnanti sul primo tratto di “rena” libera, poi in sequenza l’Oasi 1 e 2 (i soli nomi adatti al posto) e la lunga spiaggia libera (notate che siamo alla fine di giugno) con un mancato sbocco a mare di un piccirillo fiumiciattoletto.


Aritò, o cosa è quel colorìo di spiaggia?
Torredellago si annuncia variopinta con un piccolissimo intervallo di mescolanze di ombrelloni che indicano “spiaggia libera”, libera ma rinchiusa; poi, come nelle riprese di Google earth dove certi siti sono off limits, si passa la Lecciona hard e si arriva allo scoppiettante carnevale di Viareggio e ricordatevi che siamo ancora alla fine di giugno, un bel giugno soleggiato.


Basta, rigiriamo, la festa è finita, il bello è lontano, la pace si è persa. Noi però andiamo  a cercarla vicino vicino,  due passi alle spalle del mare, dove l’ambiente è sereno e fantastico come quello di lontane paludi e verdi isolotti.

 

Dai dai sono ritornato in Via dei pini dove termina girata e fantasia.

Tiro la leva e scendo!


Ma l’avete notato che sotto gli ombrelloni non c’era nessuno e invece nella spiaggia libera sì?
Lo ripeto, erano altri tempi, tre anni fa, ma l’estate c’era anche allora e le macchine alla rotonda di Montioni anche!!

Fonte: foto e testo u.m.
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