Lettera aperta ai consiglieri del PD al comune di San Giuliano
 
 
Quando i sindaci che fanno parte dell’ Ato votarono unanimemente (ad eccezione di alcuni assenti) di prorogare per oltre 15 anni i contratti con i privati, di fatto facendo strame del risultato referendario, presentai una mozione in consiglio comunale stimmatizzando tale decisione e chiedendo che venisse rispettata la volontà popolare.
Mi fu risposto da parte d PD che tale decisione era obbligata in quanto, tra l’ altro, l’agonizzante governo Berlusconi aveva nell’ agosto del 2011 approvato una norma che escludeva la possibilità di mantener pubblica la gestione della rete idrica.
Un noto giureconsulto della maggioranza tenne una dotta dissertazione sull’ argomento ed il gruppo del PD, compatto come una falange macedone, bocciò la mia mozione e ne approvò un’ altra che sosteneva la decisione assunta dai sindaci nell’ Ato.
A nulla valse la mia flebile voce che sosteneva la illegittimità di un provvedimento legislativo assunto in spregio del risultato referendario.
Ieri la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il provvedimento del governo Berlusconi sostenendo (come sa chiunque non sia digiuno di diritto) che la volontà popolare manifestatasi mediante il voto referendario non può esser vanificata né da un provvedimento governativo né da un voto parlamentare.
A maggior ragione, dico io, da una delibera dei sindaci dell’ ATO.
Non presenterò un’ altra mozione sull’ argomento, ben coscio che di fronte elle critiche (soprattutto quando sono giustificate) la maggioranza si chiude a riccio e si compatta: non vorrei che venissero a dirci che la Corte Costituzionale sbaglia.
Voglio solo togliermi un sassolino dalle scarpe e chiedere singolarmente ai consiglieri del PD se qualcuno di loro non prova un briciolo di vergogna.
 
              Claudio Bolelli
Capogruppo di Sinistra Unita per San Giuliano