Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
I terrazzamenti sono una antichissima pratica per la coltivazione di zone collinari.
È un semplice, ma faticoso, modo di ricavare terrazze in piano scavando strisce orizzontali sulle pendici più o meno ripide e renderle usufruibili per orti, vigne o per alberi (principalmente olivi).
Come nella vicina Liguria dove famosissime sono le terrazze di viti delle Cinque Terre, nel nostro territorio vi sono imponenti antichi “ronchi” che accolgono ancora i nostri pregiati oliveti.
Quando sentivo dire questa strana parola da vecchi nodichesi : “vado a lavorare al ronco, ho un pezzetto di ronco, pulisco il ronco”, non pensavo certo alla fattezza del terreno ma alla sua vegetazione intrigata e ritorta che mi suggeriva quella parola.
Ora che so che ronco è sinonimo di terrazzamento, torna tutto più semplice e chiaro.
Vi è una storia di paese, ma non sono riuscito a farla diventare verità, che racconta dell’immenso lavoro che i contadini della famiglia Salviati fecero a cavallo dell’800/900 per portar terra sulle terrazze dei monti vecchianesi che erano allora di proprietà.
Mi torna e non mi torna, primo perché non vi sono documenti che lo attestano, poi perché la terrazza viene livellata e riempita dallo scavo della scarpata superiore o inferiore e poi perché sul Legnaio non vi sono ulivi secolari, o perlomeno tanto vecchi e grossi.
Legnaio, facile e strano nome per questo brullo monte martoriato dalle cave, terrazzato a maestria, ricco di olivi, simbolo della roccia, erogatore di ottima acqua (polla ora disseccata), padre di ogni tipo di ghiaia sasso e sassetto che trovi nelle strade e case della Toscana tutta, ora trampolino di lancio per spericolati Icari e ultimamente ricettore dei rifiuti comunali, bocca aperta - insieme al suo rosso fratello di San Frediano – che si apre sulla verde teoria delle colline visibili da strade e autostrade fino alla cima del Monte Capanne dell’isola d’Elba.
Ora, una combinazione di aria fumo e sole lo rendono nuovamente ricco di sottili eterei terrazzamenti, fatti senza fatica, senza rumori e… senza vita.