Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Si riparte vincendo!
E rieccoci al campionato del Pisa, puntuali come un canguro nelle praterie australiane. Il prepartita lasciò annichiliti i (non molti) presenti: prima di tutto l’altoparlante non saltava più le parole, ma in compenso le amplificava in suoni incomprensibili e grotteschi; non si compresero mai i nomi dei giocatori e tanto meno le sostituzioni). Poi suscitò il giusto sdegno del pubblico l’esecuzione del micidiale inno di Lega Pro scritto addirittura da Mogol; ho anche cercato il testo in rete ma non l’ho trovato. In ogni caso sarebbe stato di gran lunga meglio “Glory days” di Bruce Springsteen.
A parte ciò, la partita cominciò tra i peggiori auspici: subito all’inizio si fece male uno dei nuovi difensori, Suagher (subito sostituito), e dopo una ventina di minuti fu espulso ingenerosamente il nostro Mingazzini (tra le proteste del pubblico che al massimo pensava a un giallo). Insomma, 10 contro 11 e contro una squadra arcigna e cattivella, si pensò a un inizio di campionato funesto. Ma come si sa, a volte proprio dai momenti di difficoltà nascono i grandi riscatti sportivi (e non solo quelli). E così, quasi all’improvviso, Tulli, dopo aver preso la mira in un paio di occasioni, inventò un goal sensazionale con un tiro bellissimo appena fuori area (no, non userò la parola eurogoal neppure sotto tortura). Entusiasmo!
Nel secondo tempo il Pisa, nonostante l’arbitraggio abissale del direttore di gara (che ammonì quasi tutta la nostra squadra), continuò a giocare gagliardamente, tenendo eroicamente il campo e segnando su rigore con l’immenso Favasuli. Entrò a un certo punto un biondino forte e sveglio, un certo Barberis, che mi impressionò subito. E giuro che (non imbroglio!) mi venne quasi per scherzo di dire all’amico ingegner Fusarpoli: adesso Barberis segna. Detto fatto e gran goal di testa! Capperi! Insomma fu una fausta giornata e non ci fregò molto del goal della bandiera del Latina (complice una posizione scriteriata del nostro portiere).
Beh, le prossime partite ci diranno più chiaramente se davvero il Pisa può aspirare a un buon campionato: intanto godiamoci questo buon inizio, via.