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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Se oltre a combattere
quotidianamente
Con mille problematiche
legate alla salute
al reddito
al lavoro
alla burocrazia
al ladrocinio
alla frode
alla .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
piccole storie di pellicole
di Umberto Micheletti
Sahara e/o San Rossore

10/9/2012 - 20:52


55, diconsi cinquantacinque, anni che aspetto questo momento!


Cosa è? dirà qualcuno. È  arrivato il momento del trapianto tanto atteso? quello del cervello forse?
No, per quello c’è una lista d’attesa lunga secoli, io sono l’ultimo!


Come vi raccontavo nella rubrica precedente a proposito di film girati delle nostre zone, e in particolare in San Rossore, me ne ricordo uno dell’estate 1955 che trattava di arabi, palme, cammelli, cavalli e dune.
A queste riprese non potevamo avvicinarsi come a quelle della giungla nera (?) degli adoratori della drogata Kali, ma erano abbastanza visibili i finti palmeti e le finte dune sahariane.
A quel tempo non avevo ed avevamo interesse a sapere poi dove sarebbe andato a finire tale o talaltro film e solo pochi anni dopo mi scattò la molla della curiosità che ora mi sta letteralmente divorando.
Domanda alle guardie della regia tenuta, agli amici che erano o potevano essere stati presenti, leggi recensioni di giornali o riviste, indaga sul Cosmopolitan di Tirrenia, niente di niente.


Pochi giorni fa ho trovato una copia del settimanale Tempo del 25 ottobre 1956 (devo rivedere allora la data annotata sopra) che riportava un servizio titolato: “Hanno fatto il Sahara a Marina di Pisa”.
Si trattava non di Marina di Pisa-Sahara, ma di Pisorno-Sahara che solo dopo alcuni anni cambiò nome in Cosmopolitan e se alla Pisorno venivano girati gli interni, in San Rossore, a due passi dannunziani, c’era vero deserto di sabbie e di persone.


Era quello che stavo cercando da anni!

Finalmente potevo sapere il titolo del film!
Il giornale diceva:
“Si stanno girando in Italia gli ultimi telefilm di una gigantesca serie americana che ne comprende 220: l’eroe è il cinquantenne attore Buster Crabbe, un exTarzan divenuto l’invincibile Capitano Gallant della legione straniera”.
Gli attori erano ovviamente americani, ma le comparse erano baldi uomini di rena di Marina o Porta a mare, abbronzati e fieri come berberi veri (forse più barbari che berberi,  non è offesa questa) e anche qualche attore italiano era preso nel cast come la bella vera  bellezza falsa  araba Gianna Segale e il finto sergente Rousseau interpretato da un vero attore acrobatico ex campione olimpionico di pentathlon che mascherò il suo vero nome in un Jack più consono alla regia e che riconoscerete da voi abbinato al suo bellissimo figlio che ne ha seguito le orme cinematografiche.
Anche il nostro cascatore, quello che è più conosciuto da loro come stuntman, era un coraggioso italiano: Piero Ciccarelli, qui ripreso nel “fototesto” di Paolo Costa.


Il Production manager  era Alessandro Tasca, assistent  director  Piero Mussetta, studio manager Giorgio Zambon, fotography Amerigo Gengarelli, production designer Arrigo Equini e film editor Renzo Lucidi; come si vede un bel gruppetto di italiani a far lavoro importante anche se detto in americano!
Tutto questo non c’era sul giornale, ma a me è bastato Captain Gallant… ed il gioco è fatto!
Complice l’odiatamato internet c’è voluto poco che oggi, alle 12 e 45, arrivasse dall’America Buster Crabbe in versione dvd e potessi ri/vedere quello che la mia lucida mente non si era mai dimenticato di avere visto anche se gli occhi si erano annebbiati nella vista.


Foto1.   La bella finta araba Gianna Segale nella finta oasi
2.     cammelli e dune, ma non dovrebbero essere a collinetta le  dune?       
3.     cavalli al fresco
4.      il riposo del capitano Buster-Gallant
5.      carovana al Gombo
6.      facce di marinesi
7.      forza buo, passa le cee!
8.      il cascator Piero
9.      guardate il sergente a sinistra, chi è?
10.    è uno che nelle pause becca Barbara Shelley
11.    il tempo passa caro Giacomo Rossi Stuart
12.    comprate gente, comprate!

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