Se sul campo la guerra continua con le solite nefandezze sui nostri media nazionali appare sbiadita, superata da altri e più urgenti problemi, vecchi come il Covid e nuovi come la recente crisi politica. Oramai è un sottofondo e tranne per il pericolo Zaporizhzhia i nuovi morti e le nuove devastazioni attirano sempre meno l’attenzione dei media nazionali. Come i media anche la nostra psiche si adatta.
"Fra gli alberi" Opera pittorica di Patrizia Falconetti
La Natura, come dice Sonia, crea e distrugge, muore e rinasce in un eterno ciclo.
Niente è lasciato al caso, tutto è ben predefinito e scritto nei geni dei suoi figli… ma…
Questo piccolo cerambice che non ho catturato per verificarne la specie, se ne va in giro sullo stelo secco di una verga d’oro e si sente al pari della fama del suo sostegno, ”solidago virga aurea”, tanto da essere eccitato dalla massiccia presenza di femmine coinquiline.
“Belle antennine mie” dice il maschietto, “belle cerambicine con le elitrine a mandolino” sussurra infoiato l’insetto, e si getta su quelle prominenze dure e nere e ricciolute che stazionano sulla frasca.
Zac! Ohi!
Zaczac! Ohiohi!
Rizacchete! Rioioioi!
Uno, due, tre quattro colpi dati di foga e il cerambice, con l’affarino dolorante, decide che per quel giorno la nuova futura generazione aspetterà!
Tanto, prima o poi, qualcuna che l’abbia tenera la troverà!
Mai scambiare nido con nodi!