Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Sentita a Calambrone, spiaggia libera sullo Scolmatore:
“lo sapete care, io e mè mari lo abbiamo fatto sul pràa vesin i Navigli, in una notte di luna piena, notte di fecondità, e così abbiamo chiamata la ninin Selene”
Dice una milanese alle signore vicine di ombrellone conosciute nella vacanza in Toscana.
“bello!!”, dicon tutte.
“O care siòre, io ghe l’ho fato n’una giornata di temporal e un ciaro fotio de saeten ghe abiam ciamata Fiamma la putea!”
Dice una veneziana che è a Livorno da parenti.
“bello!!!”, ridicon tutte.
“Gustavooo!... 'E sentitoo?”
Urla una livornese al marito che cerca nicchi sulla battigia.
“Io e r mi omo s’è fatto la notte di Sallorenzo, ‘n Cortano, nell’erba tutta mézza, che m’aveva detto ver brodo --vieni c’è le stelle filanti-- nato d’un cane, e ce lo filò come na ‘omèta, coda e ttutto, e allòra, come la devo chiamà la bimba vando nasce verso aprile, Guazza?”