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Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.

Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.

Quando si recrimina a Prodi e Ciampi di aver accettato .....
. . . v'ha fregato anda e rianda con il no all'Europa .....
Dinno a Livorno : Con leuri e cianno assistemato
. . . gredigi🤔 con la vecchia lira ora una pizza .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Lentamente, gradatamente
mi affiorano i ricordi.
La tua testimonianza,
mamma carissima,
e non la donna
cinica e prepotente
ormai assente
e così .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
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RUGIADA

3/10/2012 - 7:57




Sentita a Calambrone, spiaggia libera sullo Scolmatore:


“lo sapete care,  io e mè mari lo abbiamo fatto sul pràa vesin i Navigli, in una notte di luna piena, notte di fecondità, e così abbiamo chiamata la ninin Selene

 

Dice una milanese alle signore vicine di ombrellone conosciute nella vacanza in Toscana.


“bello!!”,  dicon tutte.


“O care siòre, io ghe l’ho fato n’una giornata di temporal e un ciaro fotio de saeten ghe abiam ciamata Fiamma la putea!


Dice una veneziana che è a Livorno da parenti.


“bello!!!”,   ridicon tutte.


“Gustavooo!... 'E sentitoo?”


Urla una livornese al marito che cerca nicchi sulla battigia.


“Io e  r mi omo s’è fatto la notte di Sallorenzo, ‘n Cortano, nell’erba tutta mézza, che m’aveva detto ver brodo --vieni c’è le stelle filanti-- nato d’un cane, e ce lo filò come na ‘omèta, coda e ttutto, e allòra, come la devo chiamà la bimba vando nasce verso aprile, Guazza?”
 
 

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3/10/2012 - 9:23

AUTORE:
Ritorno

Il piccolo indiano si lamenta col padre del proprio nome.
Vedi figlio mio è la tradizione di noi indiani. Quando é nata tua sorella siamo usciti dal tee-pee e la prima cosa che ci ha colpito le ha fornito il nome: luna rossa splendente nel mattino, lo stesso per tuo fratello: corvo nero che batte le ali. E' la nostra tradizione millenaria, che dobbiamo sempre salvaguardare, hai capito Piccolo cane che lo prende nel c...o?

3/10/2012 - 8:41

AUTORE:
Ultimo

......... in modo un pò più originale ad esempio a letto ....... e le dessero un nome altrecchettanto originale ...... ad esempio Maria ....... dimostrerebbero, almeno, di avere un pò di fantasia e starebbero più all'asciutto e più comodi. ....... Ultimo.