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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Non cancellerò
Quella foto tua
Come la gioconda
E la rosa gialla
Sulla pelle mia
Stare insieme a te
In quest anni miei
Insieme a tutto il resto
Tu .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
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DEFCON 1

7/10/2012 - 11:31

Ogni tanto noi sfortunati cittadini di questo Paese da decenni alla deriva pensiamo di avere toccato il fondo, profondo e oscuro, da cui si pensa e si spera si possa finalmente solo risalire. Poi sempre nuove vicende, sempre più incredibili e vergognose ci disilludono e ci fanno capire che non è così e che veniamo spinti  ancora più in profondità, ancora più in basso fino ad un punto così profondo da mettere a rischio la possibilità di riuscire a risalire alla luce, di poter respirare e salvarci.
 
Due elementi possono almeno mitigare il nostro profondo sconcerto derivato dalle ultime vergognose vicende.
Il primo è che quello che è successo alla regione Lazio sia solo lo scoppio del bubbone di maggiori dimensioni, una vicenda grottesca che solo in quel caso ha potuto raggiungere, a causa della personalità invadente dell’imputato, tali enormi dimensioni.
In ogni classe sociale purtroppo si possono annodare personaggi senza scrupoli che dequalificano poi anche coloro che hanno comportamenti diversi e più responsabili (e che speriamo vivamente siano ancora la maggioranza).
 
Il secondo è che finalmente dietro la gravità di questi scandali vengono varate  leggi capaci di salvaguardare noi cittadini da questi personaggi squallidi e cialtroneschi che intendono la politica non come una missione o una passione civile ma solo come un'opportunità.

Opportunità di potere, di privilegi, di denaro, di una vita sopra le righe che permette tutto, senza freni, senza limiti, senza controlli. Perché fino ad oggi nessuno ha avuto l’obbligo del controllo sui conti e se qualcuno arrivasse a tanto questo sarà sempre se non un tuo compagno di merende almeno il capogruppo del tuo partito o il Presidente dell’Assemblea della tua corrente, personaggi che godono dei tuoi stessi privilegi e della stessa immunità sia pure non eguagliandone, magari, gli eccessi.
 
Per alcuni è' come salire su un treno di lusso e vedere oltre i vetri della cabina dove vivi a ostriche, champagne, feste e bagordi scorrere brandelli della vita vera dei poveri cristi a cui tu non appartieni fortunatamente più. Senti  la sera alla TV le loro voci ovattate lamentarsi che non arrivano alla fine del mese, li vedi in cima alle gru delle loro fabbriche per difendere un posto di lavoro spesso già perduto da anni di mancata innovazione tecnologica, di mancato progetto industriale, di mancati investimenti per la stretta del credito delle banche, vedi la disperazione e la rabbia nei loro volti scavati dalla durezza della vita e del lavoro ma tu sei dietro al vetro blindato del vagone e il tuo problema non è più il loro ma è quello tuo personale di accumulare benefit e consenso per non dover mai scendere da quel treno. Magari ricordi il giorno in cui hai murato il primo mattone di un progetto che ti ha portato voti e consenso ma si è arenato, come al solito e come sapevi bene, prima di portare anche posti di lavoro.
 
Le leggi quindi avrebbero aiutato ma nè il Governo n'è il Parlamento hanno avuto la volontà e l’interesse in questi anni di affrontare il problema, impegnati continuamente fra le beghe personali del Presidente e il precipitare di una situazione economica mai sotto controllo che ha rischiato di farci cadere In un baratro economico dalla conseguenze disastrose.
 
Una legge quindi avrebbe aiutato ma non avrebbe risolto. La semplice presenza di una legge non avrebbe rappresentato comunque di per sè la soluzione.
Non dico che anche la legge anticorruzione allo studio in Parlamento non avrebbe aiutato (è da molto che è lì ma difficile far passare una buona legge quando questa deve trovare il consenso di un numero significativo di indagati e condannati: 82 del centro destra, 18 del centro sinistra, 8 di centro e 12 del gruppo misto –aggiornati al 2012) ma il vero problema è purtroppo la mancanza di un’etica pubblica, di onestà intellettuale, di rigore morale.

Elementi sempre più difficili da reperire dopo decenni di malapolitica, di cattivi esempi, di finanza allegra, di superficialità, di mancanza di responsabilità, di ricerca della sistemazione personale e familiare che ha determinato uno scollamento costante e progressivo dei cittadini dalla politica, specie dai governi in carica.


Una lontananza che si avvertita molto meno per alcuni partiti (non tutti naturalmente, il PDL è in uno stadio preagonico dopo le vicende laziali), partiti che rimangono forse l’unico collante, sia pure sfilacciato, con la gente.
E forse la soluzione è proprio quella di ridare valore e fiducia ai partiti, a cui si deve chiedere chiarezza e rigore nelle scelte, come rappresentanti diretti delle esigenze della gente e non coinvolgerli in questo  decadimento generale in cui pare niente debba salvarsi.


E ai partiti chiedere prima di tutto attenzione e rigore nelle scelte delle persone da indicare per le cariche istituzionali e amministrative. Rifiutare i vecchi schemi di attribuzione di incarichi per “continuità politica” contro ogni logica di interessi e competenze (a seconda cioè della disponibilità del momento) ma scegliere sempre in base alle competenze e alla levatura morale.


Perché quando un assessore alla cultura accetta di partecipare ad una “festa della merda”, organizzata e pagata dal suo partito e non se ne vergogna ma anzi ritiene che sia semplicemente una festa come un’altra, forse non è proprio adatta al suo ruolo e chi l’ha scelta dovrebbe fare una seria riflessione sui criteri di valutazione con cui sceglie i propri collaboratori. 
 
 
 

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10/10/2012 - 16:17

AUTORE:
Battigia

Non mi sembra ci sia molto da scrivere, è inquisito e fa parte di quella caterva di inquisiti che ogni giorno aumenta di numero. Mi pare che nella giunta Formigoni siamo arrivati a quota 13. Sembrebbe che il maggior impegno dei partiti ultimamente sia stato quello di selezionare i peggiori per mandare in Parlamneteo o nelle amministrazioni locali. O forse è l'occasione (ed il sistema) a rendere l'uomo ladro, come dice il proverbio e con il rispetto che si deve a chi è solamente inquisito e quindi ancora presunto innocente.
La cosa è piuttosto trasversale e con qualche distinzione di stile (che esiste e va riconosciuta) la sinistra sta piano piano perdendo quella che si vantava essere la sua diversità, e forse anche la sua caratteristica migliore.

9/10/2012 - 23:43

AUTORE:
Napolitano Francesco

... scriverà qualcosa su Penati, sig. Battigia?