none_o


L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Di Gavia
none_a
di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
none_a
di Mollica's
none_a
Di Siciliainprogress
none_a
Non cancellerò
Quella foto tua
Come la gioconda
E la rosa gialla
Sulla pelle mia
Stare insieme a te
In quest anni miei
Insieme a tutto il resto
Tu .....
La Proloco di San Giuliano Terme, attenta alla promozione e alla valorizzazione dell'ambiente indice il concorso "il giardino e il terrazzo più bello" .....
ACCADDE OGGI
Reinhold Messner

16/10/2012 - 12:28


Il 16 ottobre 1986 in Nepal Reinhold Messner raggiunge la vetta del Lhotse: diventa così il primo uomo al mondo ad aver scalato tutte le vette del pianeta (14) che superano gli 8.000 metri.

Reinhold Messner, alpinista e scrittore nato il 17 settembre 1944 a Bressanone, è il secondogenito di nove fratelli. Dopo gli studi di geometra e la frequentazione dell'Università a Padova, ha iniziato giovanissimo la sua attività di scalatore, divenendo noto negli anni Sessanta per una serie di rischiose ascensioni solitarie.

 

Da almeno trent'anni è uno dei grandi protagonisti dell'alpinismo mondiale: tra le 3500 scalate da lui effettuate, circa 100 sono prime assolute, aprendo itinerari nuovi, d'inverno e in solitaria (alcuni non ancora ripetuti) e limitando al minimo indispensabile l'uso di mezzi artificiali.

 

La sua infanzia è segnata dalle prime scalate effettuate a soli cinque anni insieme al padre sulle "Odle", un gruppo montuoso nei pressi del suo logo di nascita, Bressanone. In seguito, intraprende una serie di ascensioni sulle Dolomiti insieme al fratello Guenther. Da tutto questo prende il via la sua grande passione per la montagna, che lo ha porta in seguito a "scoprire" il ghiaccio con le prime ascensioni sul monte Bianco, ad effettuare uscite in altri continenti, oltre che a sperimentare ascese di 6.000 metri di altitudine sulle cime delle Ande.

 

Quando il suo nome comincia ormai a circolare fra gli addetti ai lavori, ecco che riceve, assieme al fratello Guenther, la sua prima chiamata per aggregarsi ad una spedizione, quella del Nanga Parbat, un massiccio montuoso che farebbe tremare le vene a chiunque. E' per Messner la prima grande avventura alla scoperta degli 8.000 metri, la quota che lo renderà famoso negli annali dell'alpinismo.

 

Messner, infatti, ha scalato alcune fra le pareti più lunghe del mondo, nonché tutte le quattordici cime sopra gli 8000 metri presenti sul globo terracqueo. Un inizio però oltremodo drammatico, una scalata, quella del Nanga Parbat, tragica, che ha visto la morte di Guenther al ritorno della salita, e la traumatica amputazione delle dita dei piedi a seguito di un grave congelamento. Naturale dunque in Reinhold la voglia di lasciare, un desiderio che avrebbe colpito chiunque. Ma Messner non è "chiunque" e, oltre al suo grande amore per la montagna, una cosa lo ha sempre caratterizzato: la grande volontà e determinazione d'animo, messa anche al servizio di battaglie politiche a fianco dei Verdi per la salvaguardia e tutela dell'ambiente (tristemente celebri sono, ad esempio, gli scempi perpetrati ai danni delle grandi montagne indiane).

 

Poi la grande e sofferta decisione di continuare con la sua vita di avventura. Ecco allora che si getta nell'impresa più rischiosa, la scalata dell'Everest in stile alpino, ossia senza l'ausilio dell'ossigeno. In seguito, dopo il successo clamoroso di questa impresa, ne tenta un'altra ancora più temeraria: la scalata dell'Everest in solitaria. Reinhold Messner perviene a questi risultati anche grazie allo studio dei grandi alpinisti del passato, dove nel suo museo a Solda ha raccolto di ognuno di essi oggetti che raccontano della loro vita. E' talmente legato alla loro memoria e a quello che rappresentano che lo stesso Messner ha confessato di programmare le sue spedizioni attraverso lo studio delle loro avventure.

 

Altra impresa eccezionale di questo personaggio è stata poi la prima traversata del continente antartico passando per il polo Sud (insieme a Arven Fuchs), compiuta senza motori o cani, ma solo con la forza muscolare o con la spinta del vento; analogamente, nel 1993, con il secondo fratello Hubert, ha attraversato la Groenlandia. Messner vanta anche la conoscenza fisica completa della sua terra, avendo più volte effettuato il giro dei confini del Sudtirolo con Hans Kammerlander, scalando non solo cime ma fermandosi anche a parlare e a discutere con i contadini e con chi si trova ad abitare in posti disagevoli, cercando di capire i loro bisogni.

 

Personaggio noto internazionalmente, ha tenuto conferenze in Giappone, Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Austria, Svizzera, Olanda, Argentina e Spagna; è stato collaboratore di centinaia di documentari ed ha al suo attivo decine di pubblicazioni sulle riviste più disparate (Epoca, Atlante, Jonathan, Stern, Bunte, Geo, National Geographic ...).

Fra i premi letterari che ha ricevuto vi sono il premio "ITAS" (1975), "Primi Monti" (1968), "Dav" (1976/1979); numerose anche le onorificenze ottenute in Italia, Stati Uniti, Nepal e Pakistan.

 

All'età di 60 anni Messner ha compiuto l'ennesima impresa attraversando a piedi il deserto asiatico del Gobi. Ha impiegato otto mesi per percorrere 2000 km, realizzando il suo viaggio in solitaria, trasportando uno zaino di oltre 40 kg con una riserva d'acqua di 25 litri.

 

Eletto come indipendente nella lista dei Verdi italiani, è stato membro del Parlamento Europeo dal 1999 al 2004.

La sua ultima pubblicazione è "Tutte le mie cime" (Corbaccio), pubblicato alla fine di novembre 2011, che riassume sessant’anni di vita attraverso le fotografie delle sue più grandi avventure.

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

18/10/2012 - 17:03

AUTORE:
Lò Giavvisto

pressappoco

17/10/2012 - 11:40

AUTORE:
Chillo Sà

Il 16 ottobre 1986,
è anche la data della foto?